Corsi e ricorsi delle ricette. Parecchi anni fa, la sbrisolona semplice, quella con la farina gialla e le mandorle, era uno dei dolci che preparavo più spesso, stante anche la rapidità di esecuzione. Poi, come a volte succede, cadde nel dimenticatoio, pronta a risorgere in nuova veste nel 2020, dopo aver letto la ricetta sul blog "Coccole di dolcezza" della bravissima Cristina. Ho fatto un paio di varianti alla sua. La prima e' stata quella di aumentare lievemente la dose del cacao in polvere, avendo sottomano solo del cioccolato fondente con 54,5% di cacao (Cristina ne usa uno al 70%) ; la seconda di allungare il tempo di cottura, poiché ogni forno ha le sue prestazioni e io conosco bene il mio. Risultato ottimo. Una sbrisolona irresistibile, che si fa mangiare un pezzetto dopo l'altro con tanta soddisfazione per il palato.
SBRISOLONA AL CIOCCOLATO E CACAO
da una ricetta di Cristina del blog Coccole di dolcezza
Ingredienti per 2 teglie da 20 cm di diametro
165 g di burro, freddo e tagliato a dadini
50 g di cioccolato fondente (io ho usato Callebaut al 54,5% di cacao)
85 g di mandorle spellate (o farina di mandorle)
50 g di farina di mais fioretto
150 g di farina 00
20 g di cacao in polvere
2,5 g di lievito per dolci
un pizzico di sale
un pizzico di sale
125 g di zucchero di canna
1 uovo di medie dimensioni
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia (io uso quello di Nielsen-Massey)
Procedimento
Foderare due teglie con della carta forno tagliata a misura.
La lavorazione si può fare in ciotola, a mano, oppure - come ho fatto io - nel robot da cucina con montate le lame di acciaio. Sciogliere il cioccolato e lasciarlo leggermente intiepidire. Poiché avevo della farina fioretto di volumetria un po' grossa, ho messo nel boccale la farina di mais e le mandorle e le ho tritate fino ad ottenere una polvere sottile. Ho poi aggiunto la farina 00, il cacao, il lievito, un generoso pizzico di sale e lo zucchero di canna. Ho dato qualche colpo ad intermittenza, per miscelare tutto. Ho poi aggiunto, con le lame in movimento a velocità 4, il burro, l'uovo (precedentemente battuto giusto per slegarlo), il cioccolato fuso e l'estratto di vaniglia, lavorando per pochi secondi. Ho poi versato il composto, alquanto sbriciolato, su un foglio di carta forno e l'ho messo in freezer per una mezz'ora. A tempo debito, ho acceso il forno a 170°C, statico. Ho tolto l'impasto dal freezer e, con le dita, ho formato dei grossi bricioloni, ponendoli via via dentro le teglie. Ho poi cotto i dolci per circa 45 minuti. Ognuno conosce il suo forno; valutare temperatura e tempi di conseguenza. I dolci con il cioccolato richiedono una cottura a calore dolce o prenderanno un gusto amaro.
Una volta fredda, la sbisolona non si taglia con il coltello ma si rompe in pezzi, piccoli o grandi secondo la golosità dei presenti.
La lavorazione si può fare in ciotola, a mano, oppure - come ho fatto io - nel robot da cucina con montate le lame di acciaio. Sciogliere il cioccolato e lasciarlo leggermente intiepidire. Poiché avevo della farina fioretto di volumetria un po' grossa, ho messo nel boccale la farina di mais e le mandorle e le ho tritate fino ad ottenere una polvere sottile. Ho poi aggiunto la farina 00, il cacao, il lievito, un generoso pizzico di sale e lo zucchero di canna. Ho dato qualche colpo ad intermittenza, per miscelare tutto. Ho poi aggiunto, con le lame in movimento a velocità 4, il burro, l'uovo (precedentemente battuto giusto per slegarlo), il cioccolato fuso e l'estratto di vaniglia, lavorando per pochi secondi. Ho poi versato il composto, alquanto sbriciolato, su un foglio di carta forno e l'ho messo in freezer per una mezz'ora. A tempo debito, ho acceso il forno a 170°C, statico. Ho tolto l'impasto dal freezer e, con le dita, ho formato dei grossi bricioloni, ponendoli via via dentro le teglie. Ho poi cotto i dolci per circa 45 minuti. Ognuno conosce il suo forno; valutare temperatura e tempi di conseguenza. I dolci con il cioccolato richiedono una cottura a calore dolce o prenderanno un gusto amaro.
Una volta fredda, la sbisolona non si taglia con il coltello ma si rompe in pezzi, piccoli o grandi secondo la golosità dei presenti.