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venerdì 13 novembre 2009

La piadina contaminata

Dopo aver visto Nigella Lawson prepararsi una quesadilla ripiena di ogni ben di dio, tutte le mie remore sono crollate e mi sono detta: se può farlo lei, perché non io? Mal che vada, continuando su questa strada, assumerò le fattezze di un parallelepipedo rettangolo parlante. Bando agli indugi, ecco la mia versione italianizzata. Vi assicuro: è una vera goduria.




Per ogni piadina (io uso quelle bio):
50 g di prosciutto di Parma
1/2 cipollotto tritatissimo
qualche sottile fettina di formaggio fondente (latteria)
tre o quattro pezzi di jalapeño (peperoncino verde piccante sott'aceto)

Scaldare una padella antiaderente, adagiarvi la piadina, farla lievemente scaldare da un lato; girarla e disporre su una metà le fette di prosciutto, il formaggio a fettine, il cipollotto e i jalapeños. Piegare la piadina a mo' di mezzaluna e chiuderne bene i bordi con i rebbi di una forchetta. Tostare su ambo i lati per pochi minuti, in modo da far fondere il formaggio all'interno. Deporre su un piatto e tagliare in tre pezzi. Servire caldissimo. Accompagnare con una bottiglia di Corona. Le sette bellezze!


6 commenti:

  1. quanto ti capisco...però dai, una piadina è piatto unico...poi ci facciamo una bella passeggiata e riduciamo le controindicazioni ;-))

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  2. Ciao! wow..ma è ottimo il condimento di questa piadina!! davvero gustoso!!
    bacioni

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  3. Carissima A.

    Primo, complimenti.
    Frequento leggo e (molto piu' raramente) tenoto le ricette che vedo.
    L'altro giorno gironzolando per il web m isono posta la domanda su chi preferissi, nella mia lugna lista di visitati. Ecco, se dovvessi andere a cena da qualcuno busserei alla tua porta.
    Tra tutte le cucine la tua rimane al tempo stesso raffinata, rustica, quotidiana e complessa, lenta e semplice.

    e dopo tutti sti complimenti (che da tempo dovevo farti), ti bastono: ma come compri la piada???? Fai cose complicatissime, e compri un impasto di acqua e farina?? , ma hai provato a vedere quanto costa al kilo? Allora, da brava riccionese ti dico: lascia stare, gli ingredienti bio ce li hai già.
    prendi una buona farina, facci un buchetto, riempilo di acqua calda, sale (un cucchiaino e 1/2 per kilo), olio 8 cucchiai, oppure olio e strutto, oppure a naso.
    Impasta e aggiungi acqua, quando avrai fatto una palla soda e non appiccicosa. dividi in tante palline, assottigliale e cuoci! Come vedi e è tanto banale da non avre neanche delle dosi, e putre io che cucino poco, ongi tanto metto il tagliere sul tavolo, la faccio la scotto e poi la congelo. perchè ognuno rende onore alle propria terra come può.
    Ma quella robaccia compra, dà retta, lasciala nel banco frigo...

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  4. @ Rosetta: ciao! i peperoncini jalapeños li trovi alla Slunga. Perché non ci mettiamo d'accordo e ci troviamo là una mattina, per un caffè e la spesa?
    @ astrofiammante: ciao! E' vero, per fortuna anch'io lo considero un piatto unico e mi limito a quello. Le scorribande notturne dentro il frigo di casa le lascio alla bella Biancaneve anglosassone; solo lei riesce a portare con disinvoltura quei golfini attillati e quelle gonne fascianti, nonostante il fisico non proprio all'altezza della situazione :DDDD
    @manu e silvia: bentornate, carissime.Vi consiglio caldamente questa ricetta; è davvero stuzzicante e quei peperoncini fanno la differenza.
    @anonimo: ti ringrazio dei complimenti, innanzitutto. Come aveva acutamente notato Papavero, un'amica blogger, la mia (lo dico senza falsa modestia) è una cucina vera, onesta, che non rincorre le mode e gli artifici. Proprio per questo, eheheh, non ho il complesso della wonderwoman, non mi interessa dimostrare a chicchessia che so fare tutto, non mi piego ai diktat dei maestri del pensiero gastronomico, non fingo di utilizzare solo prodotti dell'orto domestico o dell'allevatore certificato. E' vero, potrei fare la piadina in casa, non fosse altro che per un discorso economico, ma comprandola non credo di fare un grosso danno. Capisco che tu, essendo romagnola, rabbrividisca al solo pensiero, come io, da comasca, non riesco nemmeno a nominare il pesce persico africano (figuriamoci a mangiarlo), ma cerchiamo di non essere così rigidi. Mi aspettavo che qualcuno me lo facesse notare, dico la verità, e un po’ per provocazione ho scritto che compro la piadina già fatta e il cous-cous precotto ;)
    Comunque, giusto perché mi piace sperimentare, ti prometto che proverò a farmela in casa, anche perché, da quello che hai scritto, vedo che non occorre usare lo strutto, prodotto che non amo molto. Grazie della visita e a presto.

    Uu abbraccio a tutti
    eugenia

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  5. siamo tutte delle Nigella (io le piadine non le compro più le faccio)

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