Dopo la visita in macelleria, impostiamo il navigatore su Valle San Giovanni, una frazione di Calamandrana, per raggiungere il ristorante che ci hanno consigliato. Veniamo accolti dal proprietario,Carlo Lovisolo, che con un sorriso di signorile e cerimonioso invito ci guida al nostro tavolo. La sala è arredata con mobili classici e tovagliato bianco; spicca una deliziosa angoliera dai vetri molati, ricolma di bottiglie di distillati di indubbia qualità. Il menu è recitato a voce dalla gentilissima signora Silvana, consorte di Carlo, ed è un compendio della migliore tradizione gastronomica piemontese. Scegliamo: carne di fassone piemontese battuta al coltello; cardi gobbi con fonduta; gnocchi con sugo di salsiccia; agnolotti in brodo e al burro versato; faraona ripiena; il tutto accompagnato da una bottiglia di Barbera d'Asti "I Röc", come consigliato dal signor Carlo. Non voglio sprecare aggettivi: era tutto squisito. Complimenti vivissimi all'ottuagenaria signora Maria Lovisolo (la mamma di Carlo) che, con mano esperta e sicura, dirige la cucina. Il pranzo si conclude con un trionfo di dolci: semifreddo al torrone, panna cotta al caffè, bonet. Si brinda con un Moscato D'Asti Nivole. Caffè e dolcetti per chiudere in bellezza. Conto più che onesto, da far desiderare di tornarci quanto prima. Questi sono i ristoranti che piacciono a me e non posso che trovarmi d'accordo con la signora Maria quando dice: "Io credo che chi viene a mangiare da queste parti voglia ritrovare i nostri piatti tipici, che sono tanti e molto vari. Non abbiamo bisogno di inventarci nulla né di cercare materie prime che non appartengono alla nostra storia. E quanto al pesce, oggi tanto di moda, ci fermiamo alle acciughe sotto sale e al merluzzo".
RISTORANTE VIOLETTA
Frazione Valle S. Giovanni 1
Calamandrana (Asti)
Tel. e Fax +39 0141 769011
La schiettezza piemontese è tutta lì, racchiusa tra agnolotti&brasato, ed un buon Barbera.Me lo segno da segnalare ;)Buona settimana
RispondiEliminaA Calamandrana il mio babbo andava tutti gli anni a prendere le damigiane di barbera che poi imbottigliava lui.
RispondiEliminaDa quelle parti si mangia veramente bene e si beve ancora meglio.
Mandi
@Saretta: se ne avessi l'occasione, ci tornerei anche oggi. Che giornata! Pensa che la signora Silvana mi ha anche svelato gli ingredienti del ripieno della faraona ;))
RispondiElimina@Rosetta: ma dai! è proprio vero che il mondo è piccolo. Io non sapevo nemmeno dell'esistenza di questo paese; non fosse per il mio caro e fraterno amico Francesco me ne starei ancora nella beata ignoranza.
Un abbraccio e buona giornata
Mandi