Mai come quest'anno ho avuto in giardino una borragine così rigogliosa. L'ho usata (e la sto usando) un po' dappertutto: nelle minestre, nelle frittate, nelle torte salate, per rendere verdi le tagliatelle e le crespelle e, naturalmente, nel ripieno dei ravioli. I suoi splendidi fiori hanno ingentilito le mie insalate, apportando un tocco di colore molto gradevole.
RAVOLI ALLA BORRAGINE
Per la sfoglia:
400 g di farina 00
4 uova
un pizzico di sale
Preparare la pasta nel solito modo, coprirla e lasciarla riposare una mezz'oretta, prima di tirare le sfoglie.
Per il ripieno:
500-600 g di borragine
Per condire:
una noce di burro
1 cipollotto tritato
qualche rametto di maggiorana fresca
500 g abbondanti di ricotta di pecora
40 g di parmigiano grattugiato
pepe, sale, noce moscata
burro
un cucchiaio di olio extravergine
pinoli
foglioline di maggiorana fresca
parmigiano grattugiato
Scottare, per 3 o 4 minuti, le foglie di borragine in acqua bollente leggermente salata. Scolarle, raffreddarle, strizzarle, tritarle finemente al coltello. Far sudare, in una noce di burro, il cipollotto tritato, aggiungendo eventualmente qualche cucchiaio di acqua bollente per non farlo colorire; unire la verdura e far insaporire per 10' circa. Salare, profumare con un trito di maggiorana fresca. Mettere il preparato nel colapasta, in modo da far perdere ogni umidita' residua, e lasciar raffreddare. Setacciare la ricotta; unirla alla borragine, aggiungere il parmigiano, sale, pepe e noce moscata. Coprire e tenere in frigo a rassodare per un paio d'ore.
Trascorso questo tempo, stendere la pasta in sfoglie sottili, distribuire il ripieno, coprire e ritagliare i ravioloni. Con queste dosi si ottengono 60-65 ravioloni da 13 g cadauno, sufficienti per 6 persone.
Lessare la pasta ripiena in abbondante acqua salata a leggera ebollizione. Scolarla con cura e versarla in una terrina riscaldata. Spolverare con il parmigiano e condire con il burro e l'olio fusi a calore moderato e profumati con le foglie di maggiorana. Guarnire con i pinoli, precedentemente tostati in padella antiaderente e, avendoli a disposizione, con i fiori della borragine.
Sono solo le sei ma mi hai fatto venire una fame...
RispondiEliminaDue commenti....due liguri e pure...a pochi metri di distanza, diciamo pure vicine di casa, oltre che di blog!!!
RispondiEliminaD'altro canto se parli di borragine era chiaro che sbucavamo noi!!!!
Magnifico risultato....magnifico!!
davvero belli! complimenti :)
RispondiEliminaadesso che la pioggia è arrivata chi sa che un po di borragine non esce la testa prima del freddo che dovrebbe primo o poi arrivare? Ricetta bellissima! abbracci da ponente, P
RispondiEliminaAd averne di borragine! Quindi mi consolo con l'incanto delle tue foto. Buona domenica carissima!
RispondiEliminache tecnica...molto graziosi, chissà che delizia!
RispondiEliminache invidia che invidia che invidia, vorrei la borragine e per bellezza e per buonezza; ho una ricetta di gnocchi che non mi riesce mai di fare...(mi sa che la farò disegnare da Artè ;-))
RispondiEliminaPS: anche questa estate ho trovato una locanda con ristorante per noi, in Norvegia :DDD
la borragine è buonissima, e questi ravioloni mi fanno una gran voglia... sempre bravissima tu!
RispondiEliminaCarissimi, grazie a tutti. Quest'anno, nel mio giardino, la borragine si è inaspettatamente riprodotta da sé e, lasciata fare, ha alzato la cresta ed è arrivata a raggiungere quasi il metro d'altezza.Son dovuta correre ai ripari con le cesoie e proprio quel gigantesco mazzo, debitamente mondato, è diventato ripieno dei ravioli. Artemisia, mandami qualche foto, dai!
RispondiEliminaVI abbraccio tutti con affetto; grazie di essere passati di qui
eugenia
Come sempre bravissima!!
RispondiEliminaGrazie mille.
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