per due persone:
300 g di fegato di vitello
una noce di burro freschissimo
un cucchiaio d'olio
2 foglioline di erba salvia
farina di semola rimacinata (rende la panatura più croccante)
sale Maldon
pepe nero del mulinello
latte
Mondare il fegato da ogni pellicina, tagliarlo a pezzi e immergerlo in una fondina colma di latte. Qualcuno si chiederà: "Che d'è 'sta novità del latte?". Francamente, non so rispondere in maniera scientifica, ma ho la sensazione che questo procedimento renda la frattaglia più gradevole al palato. A tempo debito, asciugare accuratamente il fegato nella carta da cucina, passarlo in un velo di farina, scuotendolo per farne scendere l'eccedenza. Scaldare, in una larga padella, burro e olio, aromatizzando con le foglie di salvia. Quando il grasso sarà spumeggiante, immergervi le fettine di fegato, facendole cuocere brevemente su ambo i lati. Adagiarle sul piatto di portata, salarle e peparle. Ho servito il fegato con un'insalata di lattuga e rucola, condita con una vinaigrette arricchita da un po' di senape e scalogno tritato fine.
una pietanza che apprezzo molto!
RispondiEliminauna volta il fegato non era il mio forte ma col tempo si cambia persino gusti,
anch'io lo preparo uguale (non dispiace neanche quello più scuro)
imbattibile il semplice accostamento fegato-farina di grano duro-salvia-olio!
forse Bressanini ci farà scoprire più arditi accostamenti, per ora è perfetto così!
un caro ciao eu!
Che bel modo di preparare questo fegato...oseremmodire che rislta anche quasi quasi dolce vero?
RispondiEliminaCi segnamo la ricetta!
baci
Ciao bella signora!
RispondiEliminaMa quanto deve stare il fegato immerso nel latte?
Baci
io non sono una mangiona di carne ma una fettina di questo fegato lo assaggerei molto volentieri!
RispondiEliminairene
sul fegato niente da dire, mi piace moltissimo e lo mangerei in tutte le salse, adesso però devo fare i complimenti al nuovo make up
RispondiEliminasbaglio.. abbiamo cambiato casa? bella e accogliente.....credo che il fegato in questa maniera mi gusta per benino.
RispondiEliminaCari visitatori, mi scuso veramente tanto del ritardo con cui rispondo a questi ultimi post. Abbiate pazienza e non vogliatemene.Con la ripresa autunnale, ricominciano gli impegni nel volontariato (raddoppiati, quest'anno) e il tempo libero si fa molto risicato. Se poi aggiungiamo la mia cronica lentezza nel formulare frasi di senso compiuto che vadano un po' al di là dei soliti convenevoli, si ha il quadro reale della situazione. Vi abbraccio con molto affetto
RispondiEliminaa presto
eugenia
Papavero: fegato, animelle, cervello e rognone li ho apprezzati fin da bambina e non riesco a capire come mai le mie figlie non vogliano nemmeno assaggiare queste prelibatezze.Misteri gastronomici...
Manu e Silvia: complimenti, ragazze! Così giovani e già così esperte in cucina.
Pimpi: il fegato lo lascio a mollo nel latte per una ventina di minuti.
Irene: grazie. Sono contenta di averti stuzzicato l'appetito.
Dede e Astro: Dopo due anni di candore quasi monastico, avevo voglia di dare una verniciata alla casa. :))
Un abbraccio
eu