Facendo ordine tra le bozze in attesa di essere pubblicate sul blog, ho ritrovato un post del 2013 con la ricetta dei cantucci che l'amico Stefano Spilli aveva condiviso tanti anni fa sul forum della rivista La Cucina Italiana. Stefano, toscano verace, per la sua ricetta si era ispirato a quella di Paolo Petroni, (stimato autore di tanti libri sulla cucina italiana, toscana e fiorentina in particolare), introducendo alcuni accorgimenti e consigli personali. Ero convinta di averla gia' pubblicata ma, evidentemente, l'avevo solo stampata a uso e consumo mio e di mia madre. Secondo me, tra quelle provate, e' la migliore ricetta per fare questo biscotto. Un grazie di cuore a Stefano.
CANTUCCINI DI PRATO
da una ricetta di Stefano Spilli
CANTUCCINI DI PRATO
Ingredienti:
450g. di farina 00, 350gr. di zucchero, 2 uova intere e 3 tuorli + 1 uovo
intero per spennellare i biscotti, 1 bustina di lievito per dolci, 50g. di
burro fuso tiepido, scorza grattugiata di ca. un arancio, un pizzico di sale,
250g. di mandorle sgusciate (ma non spellate).
Tostare
leggermente le mandorle nel forno caldo.
Montare bene
con le fruste o con lo sbattitore elettrico 2 uova intere e 3 tuorli con lo
zucchero (aggiungere alle uova un pizzico di sale) finché non diventano
bianche; aromatizzare con la scorza d’arancio grattugiata e aggiungere il burro
fuso e tiepido.
Lavorare
con un mestolo di legno e, una volta incorporato il burro, aggiungere la farina
setacciata e poi il lievito in polvere.
Unire le
mandorle e, se necessario, infarinandosi le mani perché il composto è
appiccicoso, fare 3 filoncini larghi ca. 3 dita e spessi uno e disporli sulla
placca del forno ricoperta di carta forno (oppure imburrata e infarinata).
Spennellarli
con l’uovo intero sbattuto e cuocerli in forno caldo a 180°C per circa
mezz’ora. Farli raffreddare un po’ (altrimenti è difficile tagliarli perché si
spaccano) e ridisporli distesi di fianco sulla placca del forno. Rimetterli in
forno a biscottare sui due lati, facendo attenzione a non lasciarli dorare
altrimenti diventano troppo duri, anche se questi biscotti DEVONO essere duri,
perché sono nati per essere inzuppati nel vino o, meglio ancora nel Vinsanto o
altro passito. Bisogna tenere presente che finché sono caldi la superficie risulta
ancora un po’ morbida, ma indurisce rapidamente raffreddandosi.
Stefano consiglia: "Per evitare che i filoncini, allargandosi, si attacchino fra di loro, è utile creare dei divisori facendo delle pieghe nella carta forno (un po' come si fa con la stoffa quando si mettono a lievitare i filoncini di pane uno accanto all'altro).".
Note di
Eugenia: metto circa 400 g di mandorle (300g con la buccia e 100 spellate) e
riduco di 30 g la dose dello zucchero, che poi rimpiazzo con una spolverata di
zucchero a velo messa per maneggiare meglio i 3 filoni. Poi metto la scorza d'arancia grattugiata (un cucchiaino) in infusione nel burro fuso, perché mi sembra che il suo aroma venga meglio assorbito.
Importante:
probabilmente, se hai gia' preparato i cantucci, saprai che e' consigliabile
aspettare che i filoncini siano completamente freddi prima di tagliarli a
fettine: il taglio riesce più preciso e non si corre il rischio di
sbriciolarli. L'ideale sarebbe cuocere i filoni un giorno e biscottarli l'indomani.
Non sapevo come si facevano, grazie magari ci provo a farli
RispondiEliminaGrazie Carmine del gentile commento. Questa e' una ricetta da conservare con cura.
RispondiEliminaHo trovato una ricetta simile su un gruppo fb e l'ho fatta varie volte prima dell'inverno. Sono biscotti buonissimi e non stucchevoli, quindi moooolto pericolosi😂😂
RispondiEliminaMi fa piacere leggere la tua esperienza. Grazie.
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