LAVARELLI ALLA SALVIA della nonna Eugenia
(con la stessa ricetta si preparano anche gli squisiti salmerini)
4 lavarelli (250 g cad)
latte, sale, farina, burro, foglie di erba salvia, spicchi di limone
Dopo aver eviscerato e sciacquato i lavarelli, metterli a mollo nel latte per qualche ora, al fresco. Sgocciolarli, asciugarli, salarli all’interno, infarinarli. Scuotere l’eccedenza di farina e adagiare i pesci in una padella dove sfrigolerà del burro (è ammessa la compagnia di un po’ d’olio) con le foglie di salvia. Cuocere senza fretta e a fuoco moderato su entrambi i lati. Asciugare l’eccesso d’unto con un po’ di carta da cucina e servire guarnendo con spicchi di limone. Ci sta bene un’insalatina di pomodori, poca cipollina fresca e cetrioli.


LAVARELLI ALLA LIVORNESE della zia Rina
(chiaramente ispirata alla ricetta toscana, li preparava negli anni '40 la zia Rina, nella sua trattoria affacciata sul lago)

4 lavarelli (250 g cad)
farina bianca
olio d'oliva
un calice di vino bianco secco
1 cipollina
1 spicchio d'aglio
1 foglia di alloro
1/2 kg di pomodori maturi
prezzemolo tritato finissimo
sale, pepe
Eviscerare, sciacquare e asciugare i lavarelli. Passarli nella farina, scuoterli e metterli in una larga casseruola dove ci sarà dell'olio di oliva caldo. Farli colorire, girarli delicatamente, salarli, peparli, sfumare con il vino bianco. Nel frattempo, si sarà preparata a parte una salsa con i pomodori, scottati, spellati e passati al passaverdure, olio, la cipollina tritata finissima e e la foglia di alloro. Cospargere la salsa sui lavarelli rosolati, dare ancora qualche minuto di cottura e completare il piatto con un trito finissimo di prezzemolo e aglio.
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