La ricetta è anzianotta (40 anni) ma ancora valida. La fonte è la rivista La Cucina Italiana, precisamente il numero di aprile 1969. Ho apportato qualche modifica ai quantitativi del ripieno poiché il composto mi sembrava eccessivamente ricco e zuccherino.
Per la frolla:
200 g di farina 00
100 g di burro
100 g di zucchero
2 tuorli
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di pasta di vaniglia (o i semi di 1/2 baccello)
Per il ripieno:
50 g di burro
50 g di fecola di patate
400 g di latte intero fresco
150 g di cioccolato fondente
200 g di farina di mandorle
1/2 cucchiaino di pasta di vaniglia
150 g di zucchero
4 tuorli
1 cucchiaiata di Rhum
6 o 7 savoiardi ridotti in polvere
Preparare la frolla nel solito modo. Foderare con essa uno stampo da crostate con il fondo mobile, rivestito di carta forno tagliata a misura. Riservare in frigo per almeno 1 ora.* Nel frattempo, far sciogliere in una casseruola il burro. Unire la fecola, mescolando con un cucchiaio di legno. Quando sarà ben amalgamata, versarvi sopra, poco alla volta, il latte caldo. Cuocere il composto finché starà per spiccare il bollore; unire allora la polvere di mandorle, il cioccolato fatto a pezzetti, la vaniglia e lo zucchero. Lasciare sul fuoco finché il cioccolato sarà sciolto perfettamente (basterà un minuto)e tutti gli ingredienti ben amalgamati. Versare il tutto dentro una ciotola e lasciar raffreddare, mescolando spesso. Unire i tuorli, uno alla volta, all'impasto freddo. Profumare con il liquore. Estrarre lo stampo dal frigo,bucherellarne il fondo con i rebbi di una forchetta, spolverizzarlo con le briciole di savoiardo. Riempirlo con il composto, livellando la superficie. Cuocere in forno a 180°C per circa 50 minuti.
200 g di farina 00
100 g di burro
100 g di zucchero
2 tuorli
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di pasta di vaniglia (o i semi di 1/2 baccello)
Per il ripieno:
50 g di burro
50 g di fecola di patate
400 g di latte intero fresco
150 g di cioccolato fondente
200 g di farina di mandorle
1/2 cucchiaino di pasta di vaniglia
150 g di zucchero
4 tuorli
1 cucchiaiata di Rhum
6 o 7 savoiardi ridotti in polvere
Preparare la frolla nel solito modo. Foderare con essa uno stampo da crostate con il fondo mobile, rivestito di carta forno tagliata a misura. Riservare in frigo per almeno 1 ora.* Nel frattempo, far sciogliere in una casseruola il burro. Unire la fecola, mescolando con un cucchiaio di legno. Quando sarà ben amalgamata, versarvi sopra, poco alla volta, il latte caldo. Cuocere il composto finché starà per spiccare il bollore; unire allora la polvere di mandorle, il cioccolato fatto a pezzetti, la vaniglia e lo zucchero. Lasciare sul fuoco finché il cioccolato sarà sciolto perfettamente (basterà un minuto)e tutti gli ingredienti ben amalgamati. Versare il tutto dentro una ciotola e lasciar raffreddare, mescolando spesso. Unire i tuorli, uno alla volta, all'impasto freddo. Profumare con il liquore. Estrarre lo stampo dal frigo,bucherellarne il fondo con i rebbi di una forchetta, spolverizzarlo con le briciole di savoiardo. Riempirlo con il composto, livellando la superficie. Cuocere in forno a 180°C per circa 50 minuti.
* non faccio più riposare la pasta frolla in frigo, prima di stenderla, da quando ho avuto conferma,da signore più esperte di me, che l'operazione è superflua. Leggere qui
Beh sarà anche vecchia come ricetta ma fa una gola solo a vederla!
RispondiEliminaE poi ti dirò che me la segno!! ciao
Formidabile ! al mio Pargolo piacerà senz'altro.
RispondiEliminaMandi
grazie, ragazze! Tra l'altro, ho trovato ottime le proporzioni per la frolla e credo che la userò spesso per le mie crostate.
RispondiEliminaabbraccio
eu
santa rivista, specie in quel periodo antico, copio, copio :))
RispondiEliminaaggiungo. come mi piace "spiccare il bollore"!
RispondiEliminaUn tuffo nel passato, vero Artemisia? Avevo tredici anni e la mia nonna, in quel periodo, grazie a La Cucina Italiana, aveva scoperto le "coviglie al caffè" e ne aveva fatto un suo cavallo di battaglia. Molto bella anche l'espressione, riferita alla torta: "accomodatela su un piatto".
RispondiEliminaSe vuoi usare le esatte dosi della ricetta, clicca sull'immaginetta in alto e ti apparirà la pagina a caratteri leggibili".
A presto
eu