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venerdì 8 febbraio 2008

Minestra di lenticchie e verza

Ovvero: come riciclare il cuore della verza avanzato dagli involtini. Queste minestre, per fortuna, conservano ancora il sapore del tempo antico e saziano senza appesantire.




Un cuore di verza (300 g circa)
150 g di lenticchie di piccolo calibro
1 porro
½ carota
½ gambo di sedano
1 cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro
aromi freschi: rosmarino, salvia, santoreggia
sale o dado
grana

Lavare le lenticchie e tenerle a bagno per un’oretta. Scottare il cuore di verza, gia tagliato a listerelle, in acqua bollente salata per cinque minuti. Questo accorgimento mi sembra renda la verza più digeribile. Scolarla bene e tagliarla ancora più fine. In una pentola adatta, far soffriggere in poco olio extravergine il porro tagliato a rondelle, carota e sedano a dadolini e gli aromi, tritati finemente. Unire le lenticchie ben scolate e la verza, lasciando insaporire per qualche minuto. Aggiungere un cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro e bagnare con tanta acqua bollente quanta ne servirà per la minestra. Si può insaporire con dado da brodo o sale. Cuocere per una mezz’ora e servire la minestra ben informaggiata (se piace, ovvio).




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