Il turista che, ignaro, percorre in automobile la strada panoramica che congiunge Tremezzo a Rogaro, ammirerà sicuramente le graziose ville moderne, dai giardini ben curati, che costellano detta strada ma non potrà mai accorgersi del tesoro che nasconde il nucleo antico dell’abitato. Per vederlo, occorre parcheggiare la macchina nei pressi del ristorante "Bel Sit" e farsi indicare la stradina che porta al centro storico del paese, costituito da case di epoca sei-settecentesca, riunite intorno alla chiesetta di stile barocco, antistante la quale si apre una piazzetta che ha le caratteristiche di un campiello veneziano.
Sull'antica terrazza, ora quasi sommersa dai rampicanti (vedere la foto qui sopra), erano apparecchiati i tavoli della trattoria "da Bernardo", purtroppo chiusa da decenni, ove solevano pranzare i buongustai, con portate a base di salumi nostrani, pulenta uncia, stufato con polenta, polli ruspanti e, a maggio, i famosi asparagi di vigna.
Nella chiesa, dedicata a Santa Maria, è custodita una meravigliosa Madonna nera. La statua, in legno di tiglio, misura circa un metro d’altezza e la cosa che più colpisce nell’ammirarla è il singolare taglio orientale degli occhi. Secondo la leggenda, il simulacro proviene dal celebre santuario svizzero di Einsiedeln e si narra venne trafugato in Italia, nel 1517, da una famiglia di cattolici svizzeri,in fuga dalle feroci persecuzioni protestanti avvenute dopo la riforma luterana.
Ricerche più accurate, forniscono una diversa versione. Ecco cosa si legge sul sito del Comune di Tremezzo: "Posta nella frazione di Rogaro (dal dialetto Rugul=quercia), l'Oratorio dedicato alla Madonna di Einsiedlen fu edificato nel 1733 su richiesta dei fratelli Tommaso e Bernardo Magnino, con decreto datato 27 febbraio, firmato da Monsignor Durini, Vicario generale della Curia Vescovile di Como. I Magnino, come i Brentano ed altre famiglie del luogo avevano interessi in Svizzera nella città di Rapperswill, dove vi era una vera e propria colonia di mercanti del lago di Como, e da dove proviene l'antica statua in legno di tiglio, non anteriore al 1680 inizio 1700, opera di uno scultore svizzero o tedesco, riproducente la Madonna miracolosa di Einsiedlen, la cui statua tardo-gotica originale risale alla metà del 1400. Nel suo testamento del 1759, il signor Bernardo Magnino istituì una Cappellania di giuspatronato laico trasmissibile in linea maschile nella sua famiglia, che però si estinse nel 1827, quando fu nominata erede universale delle sostanze Magnino e quindi anche dell'Oratorio, la signora Francesca Achler moglie del signor Luigi Grandi, domiciliati a Lenno, purchè portasse il nome di Grandi-Magnino. La famiglia Grandi usò privatamente la chiesa fino a circa il 1929, quando prese contatti con l'allora arciprete don Rocco Invernizzi, e la donò alla parrocchia. Le ricerche effettuate dal parroco presso l'Abbazia di Einsiedlen confermarono essere la statua una copia come se ne producevano in quella zona nei secoli passati, per essere poste in cappelle o oratori privati come quelli di Wiblingen (1681) e Rastadt (1715).".
Percorrendo le strette stradine di Rogaro e ammirando, nel frattempo, i meravigliosi alberi di limone che, grazie al favorevole microclima, crescono all'aperto, si arriva ad un altro ristorante rinomato: "La Fagurida".
Leggiamone il menu
All'interno, una serie di salette (molto bella quella con il caratteristico camino accanto al quale, in anni lontani, si sedeva sempre la mia famiglia), una veranda e una terrazza da cui si gode una suggestiva veduta.
Chef-patron de "La Fagurida" è il bravo e schivo Giovanni, coadiuvato in sala dalla sorella e dalla nipote.
Ristorante "LA FAGURIDA"
Via San Martino, 17
fraz. Rogaro di Tremezzo
(Como)
tel 0344/40676
All'uscita del piccolo borgo si estende la piana di Rogaro, una distesa di prati a conduzione agricola posta in un luogo particolarmente luminoso e panoramico. E' stata scelta dal famoso regista George Lucas per girarvi alcune scene di un film della serie "Guerre Stellari".
eugenia! rileva "da bernardo"!
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