L'originale porta il nome di "Timballo di pere alla piemontese" e prevede, tra gli ingredienti, le pere martine. Avendo apportato qualche modifica alla ricetta, vedi aggiunta di cannella nella pasta frolla, trito di biscotti sul fondo della crostata, pere di varietà williams e vino Cabernet sauvignon , ho dovuto necessariamente accorciarne il titolo. Il timballo è così chiamato perché, la pasta di base, molto morbida, a cottura avvenuta forma un tutt'uno con le pere.Per chi volesse seguire pedissequamente la ricetta, dovrà cercare (in cantina o solaio) la rivista La Cucina Italiana del dicembre 1993. Buona lettura.
Per la pasta:
200 g di farina bianca
150 g di farina gialla *
150 g di burro
150 g di zucchero fine
3 tuorli
un cucchiaino di cannella in polvere
un pizzico di sale
Per il ripieno:
5 pere williams (mature ma sode)
100 g di zucchero
4 dl di vino rosso
1 dl di acqua
qualche pezzetto di cannella
1 chiodo di garofano
30 g di biscotti secchi (tipo Pain Croûte)
un pizzico di cannella in polvere
Ho preparato la frolla e il ripieno la sera prima, lasciando riposare in frigo fino all'indomani.
Sbucciare le pere, tagliarle a metà, togliere loro il torsolo e i semi, adagiarle in una casseruola che le contenga a misura, coprirle con il vino, l'acqua, lo zucchero e le spezie. Portare a bollore e cuocere, con coperchio, per circa 20 minuti o finché le pere saranno morbide ma non sfatte. Estrarle dal vino e disporle in una piccola terrina. Far restringere il liquido fino a densità sciropposa (occorreranno ancora 20' circa), versarlo sopra le pere. Raffreddare e conservare in frigo. Preparare la frolla nel solito modo, avvolgerla in pellicola e tenere in frigo per qualche tempo. A tempo debito, stendere 2/3 di impasto in una sfoglia larga abbastanza da rivestire fondo e bordi di uno stampo per crostate, dal fondo mobile, di cm 22 di diametro, rivestito di carta forno ritagliata a misura. La pasta non è molto maneggevole e conviene stenderla tra due fogli di pellicola. Punzecchiare il fondo con i rebbi di una forchetta. Ridurre in polvere grossolana i biscotti secchi, profumarli con un po' di cannella e cospargerli sul fondo della crostata. Sistemarvi sopra le pere sgocciolate, coprire con la pasta rimasta, tirata in sfoglia sottile. Chiudere bene i bordi, bucherellare la superficie del dolce con uno spiedino di legno e infornare a 190°C per 25' circa.
* ho usato una farina gialla a grana fine ma non finissima.
quanto è bella, com'è del tipo che piace a me, piena di rosseggiante, fondente frutta impregnata di vino e spezie :)
RispondiEliminami piacciono anche le gobbette...
tiepida? fredda?
Tiepida è il massimo.
RispondiEliminaLa farina di mais dona una certa croccantezza, che contrasta amabilmente con il fondente delle pere.
un abbraccio
eu
Bella la frolla con la fairna di mais...ma si sente poi qualche differenza una volta cotta?
RispondiEliminaCi piacciono anche le pere cotte nel vino!
bacioni
mmmmm!Invece che menare la polenta mi sa che mi impegnerò con questa eccezionale ricetta!Le pere poi mmmmm!!!
RispondiEliminaAnch'io, avendo la farina di mais... so ora come la utilizzerò: grazie è davvero invitante!
RispondiEliminaStupenda..sembra la torta di Nonna papera.
RispondiEliminaIntendi la fioretto vero?
Una ricetta veramente interessante...
RispondiEliminae complimenti per il tuo blog
Grazie a tutte. La farina di mais fioretto andrà benissimo. Un caro saluto. Benvenuta, Maya! Saretta, non ricordo se hai già commentato su questo blog, in ogni caso un Benvenuta in più non fa mai male.
RispondiEliminaCiao
eu
Carissima Eugenia, ho avuto una specie di sobbalzo sulla sedia, in un primo momento ho temuto che qualcuno ti avesse clonato, poi ho visto il nuovo look. Sinceramente devo dirti, e voterò, era meglio prima. Non mi piacciono i cambiamenti, di nessun genere, dato che sono poco fisionomista, preferisco che le cose non cambino mai. Ma questo giudizio,sia chiaro, vale solo per me. L'importante, però, non è mai la veste (ogni tanto ci si deve rinnovare) ma i contenuti che trovo sempre piacevoli.
RispondiEliminaComplimenti per il nuovo BBQ. Spero che abbia il cassettino per affumicare!
un abbraccio.
santi numi, si mangia con gli occhi...e basta leggere, per far arrivare il diabete fin sulla luna....mmhhh che meravigliaaaa...!!!
RispondiEliminaLuciana - www.comoinpoesia.com
bella eu,
RispondiEliminafrollosa e ricca di pere profumata.
la provo presto.
mamma mia che bella e che bei colori per nn parlare del sapore!!bravissima come sempre,baci imma
RispondiEliminabuonissimo e complimenti anche per la presentazione ;)
RispondiEliminaa costo di sembrare ripetitivo: ma quanto mi piacciono le tue ricette!
RispondiEliminasaluti golosi, cat
@Sergio: credo che darò retta al sondaggio (e a te) e tornerò a far indossare al blog il suo vecchio vestito, anche se ormai stavo facendo l'occhio al nuovo look.Cassettino per affumicare? Mannaggia, non ce l'ha! Di tempo, però, ne abbiamo tanto e studieremo qualcosa per ovviare alla mancanza. Approfitterò di te per consigli e ricette. Un abbraccio
RispondiElimina@luciana: Benvenuta! Mi fa tanto piacere la tua visita.
a presto
@ erika: è davvero frollosa e burrosa questa crostata, al punto che pensavo, la prossima volta, di ridurre il burro a 100g e integrare con un sorso di vino Marsala secco. Che ne pensi?
un abbraccio
@dolci a gogo: grazie, Imma. Sei sempre tanto cara
un saluto affettuoso
@ mirtilla: ciao, Mirtilla, benvenuta! Ho dato un'occhiata al tuo blog e lo trovo veramente frizzante. Spero di venirti a trovare spesso.
@ cat: grazie, carissimo. Vengo spesso a leggere il tuo blog ma, ahimé, non avendo niente di interessante da commentare, mi limito a leggerne i contenuti. E' vero che un salutino potrei anche lasciartelo, vero? Che maleducata sono!
Un caro saluto a tutti
eugenia
non trovo sia troppo burrosa dagli ingredienti.
RispondiEliminala farina di mais regala umidità e consistenza differente e, credo sia questo il buono.
aggiungere marsala? io sono una a cui non piace. :-)
la faccio!!!!