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lunedì 19 febbraio 2007

Quelle sirene a due code

"Le sirene bifide (a due code) sono simboli di femminilità e costellano i capitelli di varie chiese, sino a divenire una specie di marchio di fabbrica della scultura romanica, a Pavia, a Como e in diversi altri luoghi, in tutta l'Europa. Oltre alla doppia natura donna-pesce, la doppia coda contribuisce a sottolinearne l'ambiguità e ad apparentarle al segno astrologico dei Pesci. Esse sono simbolo di fertilità e di eterna generazione, ma la forma le rende simili anche alla lettera "omega" dell'alfabeto greco (l'ultima lettera, che può rappresentare la fine di tutte le cose): un'ulteriore ambiguità, il principio e la fine riassunti nello stesso segno.". Alberto Arecchi - dal sito mia pavia

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Una di queste misteriose sirene la si può ancora vedere a Bolvedro di Tremezzo, sul lago di Como.



Nel piccolo borgo lariano, in piazza Roma all'angolo con via Monte Grappa, si trova un capitello, murato lungo lo spigolo di un edificio.



La faccia anteriore, integralmente visibile, rappresenta una sirena, dal busto nudo, che regge con entrambe le mani le estremità, provocantemente divaricate, della coda biforcuta.



La parte laterale presenta una figura antropomorfa maschile con la coda.



A Como, arrivando in Piazza San Fedele, imboccate la via Odescalchi, che inizia all'angolo di questa caratteristica casa di epoca medioevale.



Fatti pochi passi, sulla destra della via, all'altezza di una farmacia, alzate gli occhi: in un bassorilievo lapideo, che orna la chiave di volta di un arco dell'edificio, scoprirete un'altra sirena bicaudata.




La storia di queste sirene e altri racconti di borghi, di lago e di monti si possono trovare nel libro di Natale Gagliardi "Quelle sirene con due code" Editoriale Lombarda.

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