Una della minestre più gradite in famiglia. La ricetta risale ai tempi che Berta filava. La nonna metteva l'aglio nel trito di prezzemolo, mia madre (per idiosincrasia alle gigliacee) no. Io ce lo metto e, anche se la versione milanese del ris ed erburin ne è priva, trovo ci stia bene.
Minestra di riso e prezzemolo
per quattro persone
brodo di carne o acqua e dado q.b.
una grossa patata farinosa
2 porretti
4 pugni di riso originario
un bel mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
una noce di burro
formaggio grana grattugiato
Lavare e affettare sottile il porro. Sbucciare, lavare e tagliare in quarti la patata. Versare gli ortaggi nella pentola contenente il brodo e portare a bollore. Cuocere finché la patata sarà sfatta, raccoglierla con la ramina e schiacciarla con una forchetta. Rimetterla nella pentola e aggiungere il riso. Nel frattempo, mondare e lavare il prezzemolo. Asciugarlo e tritarlo con la mezzaluna, in compagnia dell'aglio (se piace). Quando anche il riso sarà cotto, spegnere il fornello, aggiungere il trito aromatico e una noce di burro. Versare nelle fondine e servire con il grana a parte.
Cara Eugenia,
RispondiEliminail tuo blog è sempre una miniera. Io adoro ris ed erburin. Mia mamma e mia nonna usano l'aglio anche se sono entrambe milanesi.
Un caro abbraccio.
Francesca (quella del fugasciolo di Porlezza)
Ciao, Francesca, bentornata. La faccenda dell'aglio mi conforta; secondo me, la minestra di riso e prezzemolo non sarebbe la stessa senza il suo bel trito d'aglio.
RispondiEliminaun abbraccio a te e al papà (estimatore del paradell)
eugenia