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martedì 2 marzo 2010

Pastina in brodo di pollo

Uno di quei "mangiarini" che, infallibilmente, mi propinava mia madre ad ogni accenno di influenza o malanno stagionale. Pollo lessato con puré di patate e carote a mezzogiorno, pastina in brodo la sera; questo il menu del primo giorno a letto della mia infanzia, cascasse il mondo. Era quasi una gioia ammalarmi: qualche giorno di riposo al calduccio, niente scuola, cucina leggera ma prelibata, giornalini a gogo...i fastidi di una bronchite erano ampiamente ripagati dai vantaggi delle coccole materne L'imprinting dev'essere stato efficace, perché mi sono comportata esattamente nello stesso modo con le mie figlie. E così, quando il termometro sale sopra i 38°, scatta la corsa all'acquisto delle cosce di pollo ;)

Per quattro persone:
3 cosce di pollo
un pezzetto di sedano
una carota
qualche gambo di prezzemolo
il bianco di un porro
sale
150 g di pastina
una noce di burro
parmigiano grattugiato

Privare della pelle le cosce di pollo, lavarle sotto un getto d'acqua, disporle in una pentola con tutti gli odori da brodo. Versare acqua quanto basta, portare a bollore, salare. Schiumare le eventuali impurità. Cuocere per una quarantina di minuti. A tempo debito, scolare le verdure e la carne, unire al brodo la pastina e proseguire la cottura. Nel frattempo, disossare le cosce e tagliare minutamente la polpa del pollo, versando il preparato nella minestra. Una volta spento il fornello, unire una noce di burro e un paio di cucchiaini di parmigiano grattugiato.

4 commenti:

  1. Croce e delizia dell'infanzia,la mia minestrina era molto meno affascinante:farfalline in brodino di pollo,senza alcuna aggiunta,neppure una spolveratina di grana....ma anche qui l'imprintig ha funzionato perchè la procedura è stata rigorosamente applicata a figli e,adesso,a nipoti!!

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  2. che belli questi ricordi e imprinting in comune, Annamaria!
    un abbraccio
    eu

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  3. eugenia, con me una porta aperta, sono stata moooltoo coccolata e la malattia è rimasta quale modalità e sotterfugio persino di magnifica regressione fusionale! la fuga nel beneficio del malanno! ancor'oggi vorrei che così fosse, è un imprinting e sarei portata a regredire in quella beata condizione..il brodo di pollo con gli sfilangini di carne così li definiva mamma e la pastina a semi di melone oppure quella a chiccolini hai presente? è uno dei mangiari più buoni in assoluto, si sfiora il sublime sopprattutto per la densità emotiva che vi è racchiusa,
    ti ringrazio di aver suscitato ricordi così forti!

    ps: tu sei una mamma come si deve, mi piace molto questa tua caratteristica, per una figlia - e sto parlando da figlia- è la rassicurazione di "una base sicura" che viene interiorizzata per sempre

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  4. Papavero: a volte penso a quanto siamo state fortunate ad avere avuto in sorte delle mamme vecchio stampo come le nostre. Ho molti ricordi infantili legati al cibo e sono sempre associati all'intima consapevolezza del bel clima affettuoso che mi circondava.

    grazie
    un grande abbraccio
    eugenia

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