Anche questa è una ricetta di famiglia, precisamente della zia Assunta.
Si eviscerano i pesci semplicemente facendo pressione vicino alla coda. Lavati e asciugati che siano si mettono in una terrina, spolverandoli di sale grosso. Si lasciano così, al fresco, per una notte. Il giorno dopo si scuotono dal sale e si cuociono sulle braci, prima da una parte e poi dall'altra, facendo attenzione, quando si girano,a non romperli. Si mettono in un recipiente che possa andare in tavola coprendoli di una salsa verde profumata, preparata con le foglie di un mazzetto di prezzemolo, finemente tritate con uno spicchio d'aglio, sale,pepe, olio extravergine di oliva e aceto. Lasciar riposare i pesci in frigorifero per una giornata, prima di servirli.
buonissimi, il nome tradizionale è agoni in navet.
RispondiEliminaciao
Per quelli semplici, cotti sulla graticola, il nome è corretto ma ho qualche dubbio che sul navet i pescatori si portassero dietro la salsa verde. A meno che delle mogli premurose provvedessero ad equipaggiarli di barattoli contenenti il profumato intingolo.
RispondiEliminaGrazie per aver postato il commento. A presto