Giovedì, al mercato, alla mia richiesta di lenticchie che tenessero la cottura, il venditore di legumi e frutta secca di fiducia mi ha consigliato quelle di Ventotene. Sono lenticchie piuttosto piccole, non richiedono ammollo e hanno un buon sapore. Le ho cucinate domenica nel modo in cui solitamente preparo quelle di calibro normale e le ho servite con un salame da pentola cremonese. Me ne sono avanzate una scodella e credo che stasera le riciclerò come zuppa, unitamente a della scarola.
500 g di lenticchie
olio extravergine q.b.
40 g di pancetta tesa dolce
1 piccola cipolla
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 foglia di alloro
facoltativamente, a volte aggiungo un cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro
In una casseruola scaldo un poco di olio, aggiungo la pancetta (passata al mixer) e un trito fine di aglio, cipolla e aghi di rosmarino. Lascio soffriggere per qualche minuto, aggiungo le lenticchie, ben risciacquate sotto acqua corrente, faccio insaporire. Sfumo con mezzo bicchiere di vino bianco secco e quando questo si è ben asciugato, unisco (un cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro, facoltativo) tanta acqua bollente da ricoprire le lenticchie. Aggiungo una foglia di alloro, incoperchio e porto a cottura.
naturalmente conoscerai la famose lenticchie di Castelluccio (Umbria), 20' di cottura senza ammollo e senza spappolamenti; dei concorrenti in zona (Visso) mi hanno consigliato quelle della vicina Colfiorito (Marche), che hanno identico comportamento; ho scoperto, successivamente, quelle di Santo Stefano Sessanio (Abruzzo)... tutte lenticchie di alta quota (sui 1500) e per ciò con tali caratteristiche. Mò vedi un po' Ventotene che ti combina!
RispondiEliminaHo sentito parlare delle lenticchie di Colfiorito da Bigazzi (snort!), ma non le ho mai assaggiate. Ricordo di aver comprato solo alcune volte (dato il costo proibitivo) quelle di Castelluccio, ottime senza dubbio. Normalmente, utilizzo spesso per le zuppe un tipo di lenticchia molto piccola e saporita, di coltivazione biologica, di costo contenuto e di buon sapore. Le lenticchie classiche, da servire sotto le feste natalizie in compagnia di zamponi e cotechini (articoli, questi ultimi, che non amo molto e che preparo solo in questa occasione) preferisco farle acquistare da mia mamma, presso un suo fornitore di fiducia. Sono lenticchie che tengono ottimamente la cottura, non si spappolano dopo dieci minuti ma, in questo momento, non ricordo il nome dell'azienda che le confeziona.
RispondiEliminaun caro saluto
eugenia