Mi sono accorta di non aver mai pubblicato la ricetta della focaccia al formaggio; non la chiamo di Recco perché la mia e' solo una versione casalinga della celeberrima specialità ligure. Devo dire che da quando, qualche Natale fa, mia figlia mi ha regalato il testo di rame stagnato, la mia focaccia si e' alzata di livello. Come potete notare dalla foto qui sotto, con il testo di rame non si attacca niente e la pasta cuoce in maniera perfetta. Dopo aver provato tutti gli stracchini in commercio, la mia preferenza va a quello di Nonno Nanni.
FOCACCIA AL FORMAGGIO
Ingredienti per una teglia di 30 cm di diametro
200 g di farina 0 o speciale per focaccia
un pizzicone di sale
100 g circa di acqua tiepida
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
250 g di stracchino
olio per pennellare la superficie della focaccia
qualche granello di sale
Procedimento
Faccio tutto nel robot. Metto nel boccale la farina e il sale e faccio andare ad intermittenza per qualche secondo. Unisco l'acqua, un po' alla volta, e l'olio. Lavoro a media velocità per un minuto circa. L'impasto deve avere la consistenza del lobo dell'orecchio. Faccio riposare sotto una ciotola per una mezz'ora, minimo. Trascorso questo tempo, infarino il piano di lavoro e stacco metà dell'impasto, mantenendo l'altro pezzo sempre coperto, per non far seccare la pasta. Stendo con il matterello (infarinato)i in un disco sottilissimo, il più sottile che posso. Adagio il disco nella teglia (di rame stagnato) ben unta d'olio. Distribuisco sopra i bocconcini di stracchino. Stendo il secondo disco e con questo ricopro il formaggio, sigillando i bordi. Ungo la superficie con un po' d'olio e cospargo con qualche granello di sale Maldon. Con le forbici, faccio qualche buchetto sulla pasta, in modo da non farla gonfiare quando cuocerà. Porto il forno a 210 gradi, ventilato. Cuocio la focaccia per circa 15-20 minuti, fino a doratura.
Annota bene: un'altra ricetta con la pasta abbastanza simile ma con un ripieno un po' insolito e' questa
Annota bene: un'altra ricetta con la pasta abbastanza simile ma con un ripieno un po' insolito e' questa
La focaccia di Recco mi piace tantissimissimo ! Non mi sono mai avventurata. Ho visto farla da genovesi doc che riuscivano a tirare la pasta sottilissima e la sventolavano come se fosse un lenzuolo con una tale maestria e senza strapparla minimamente. E nel guardarli pensavo che io al loro posto avrei sicuramente strappato la pasta. Chiamala pure focaccia al formaggio ma a vederla si direbbe sottile ed eguale a quella genovese. Ciao Eugenia
RispondiEliminaGrazie, Cristina. Anch'io avevo fatto numerosi tentativi di tarare la pasta un po' con il matterello e un po' a mano, lavorando da sotto con le nocche infarinate, ma sul più bello mi veniva sempre qualche strappo. Stendendola sul piano di lavoro leggermente infarinato, viene sottilissima lo stesso (magari non strasottilissima ma mi accontento).
EliminaLa scelta della farina è importante oggi è diventato più semplice la lavorazione si fa per dire grazie ai robot
RispondiEliminaE' vero, Carmine, ho notato anch'io una leggera ma significativa differenza di gusto e croccantezza.
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