Quando, nell'agosto del 1983, partorii la mia primogenita Alessia all'ospedale dei bambini "Vittore Buzzi" di Milano, la città era deserta, svuotata dalle vacanze e dall'imminente Ferragosto. Mia madre, sul lago, appresa la notizia, il giorno dopo salì sul pullman che portava a Como, giusto in tempo per la coincidenza con il treno per Milano. Tra una tappa e l'altra del viaggio, riuscì ad entrare alla Pasticceria Monti, all'epoca tempio di raffinate preparazioni dolciarie, e acquistò per me un vassoio di savoiardi appena sfornati. Quando la vidi entrare nella stanza dell'ospedale, con un mazzo di rose rosa in una mano e il pacchetto del Monti nell'altra, mi vennero le lacrime agli occhi. Pensai al mio papà, mancato pochissimi anni prima, e a quanto avrebbe gioito con noi per la nascita di quella bella bambina. Ora che anch'io sono diventata nonna, non ho voluto mancare a questa bella tradizione e, appena tornati da Londra, sono andata in cucina, mi sono allacciata il grembiule e ho messo in preparazione i miei savoiardi, il perfetto regalo per una puerpera. Negli anni ho provato tante ricette, con alterni risultati. Dall'anno scorso, traendo ispirazione dal sito di Pinella e da alcuni blog francesi, sono arrivata a questa formulazione definitiva che, per i miei gusti, è quella che più mi soddisfa e che si è meritata di entrare nel mio ricettario di famiglia.
E visto che oggi è il compleanno della bis-nonna Laura: TANTI AUGURI!!! Ottantatre anni portati alla grande!
5 uova, separate, a temperatura ambiente
125 g di zucchero semolato
120 g di farina 00
40 g di fecola di patate
scorza grattugiata di un limone, ovviamente non trattato
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
un pizzico di sale
zucchero a velo q.b.
Accendere il forno ventilato a 150°C (forno SMEG termoventilato), inserendo uno spessore nello sportello per aiutare la fuoriuscita di umidità dall'impasto. Preparare due placche rivestite di carta forno. Setacciare tre volte la farina con la fecola di patate. In una bacinella, montare i 5 tuorli con 75 g di zucchero, un pizzico di sale e gli aromi. Frullare a lungo, fino ad ottenere una massa chiara e soffice. Montare a neve i 5 albumi, aggiungendo 50 g di zucchero poco alla volta. Prendere due cucchiai di meringa e unirli, con una spatola di silicone, alla montata di tuorli, in maniera da ammorbidire l'impasto. Incorporare anche il resto degli albumi, usando una "decisa delicatezza". Aggiungere le polveri, unendole in tre riprese, mescolando con delicatezza, dal basso verso l'alto, con la spatola. Prendere una grande sac-à-poche dotata di beccuccio liscio, diametro 18mm, e riempirla con il composto. Sprizzare dei piccoli bastoncini sulle placche. Spolverizzare i biscotti con lo zucchero a velo fatto scendere da un setaccino. Una volta assorbito, ripetere di nuovo l'operazione. Cuocere per circa 15 minuti, fino a leggera doratura.
Auguri a tutti! Alla bis-nonna, a tua figlia, alla piccola!! Che bella sorpresa per tua figlia!!
RispondiEliminaUn bacione!!
Grazie degli auguri, Silvia, li presentero' alle interessate! La figlia ha gradito, dato che il cibo dell'ospedale era alquanto scialbo :-)
RispondiEliminaauguri Eu, che bei ricordi e che dolcezze !
RispondiEliminaGrazie. Baci!
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