




















27 Ottobre 2009
200 g di farina 00
50 g di farina Manitoba
100 g di patata (cotta al vapore e ridotta in purea)
80 g di yogurt naturale
50 g circa di acqua tiepida
10 g di lievito di birra
1 cucchiaio di olio extravergine
1 cucchiaino di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
Per il ripieno: 150 g di olive nere denocciolate, 4 falde di peperone grigliato, 8 filetti di acciuga
Sciogliere il lievito e lo zucchero in un dito di acqua tiepida. Setacciare le farine e versarle nel recipiente dell'impastatrice (munita di gancio). Unire la purea di patata e l'olio, cominciando ad impastare a bassa velocità. Aggiungere il lievito e lo yogurt, infine il sale e il resto dell'acqua tenuta da parte. Lavorare l'impasto per una decina di minuti; si dovrà ottenere una pasta molto morbida. Formare una palla e porla a lievitare in una ciotola, sigillata con pellicola, per circa 1 ora. Riprendere l'impasto, stenderlo sulla spianatoia infarinata e ricavarne un rettangolo sottile. Disporvi sopra le falde di peperone tagliate a striscette, le olive divise a metà e i filetti di acciuga. Arrotolare dal lato più lungo e tagliare a fette dello spessor. Disporre le roselline su placche ricoperte da carta forno e laciar lievitare una quarantina di minuti. Cuocerle in forno caldo a 190°C per circa 15-20 minuti.
Annota bene: per facilitare l'operazione di stenditura (la pasta è abbastanza appiccicosa e potrebbe attaccarsi alla spianatoia), consiglio di appoggiare l'impasto su carta forno infarinata e stenderlo con l'aiuto del matterello o delle mani.
La ricetta di Alessandra
ROSELLINE SAPORITE (2/12/04)
250 gr di farina 0, 250 gr di farina 00, 1 patata (200 gr circa) cotta al vapore e ridotta in purea, 1 vasetto di yogurt bianco, 100 gr circa di acqua tiepida o latte, 25 gr di lievito di birra, 3 cucchiai di olio, 2 cucchiaini di zucchero, 1 cucchiaino di sale.
Ripieno: pasta d'acciughe, olive nere denocciolate a pezzettini, peperoni sott'aceto scolati benissimo e tamponati su carta da cucina.
Sciogliere il lievito e lo zucchero nell’acqua (o latte), mescolando bene. Setacciare le farine e fare la fontana. Mettere al centro della fontana la patata intiepidita, l’olio, e cominciare ad impastare aggiungendo il lievito sciolto e lo yogurt. Alla fine aggiungere il sale. Si otterrà una pasta molto morbida e un po’ appiccicosa: non aggiungere altra farina!! (Al contrario, se la pasta fosse un po' duretta, aggiungere altro liquido. Formare una palla e porre a lievitare in una ciotola per 1 h, coprendo con un canovaccio.
Riprendere la pasta e dividerla in due parti, formando due rettangoli sottili: spalmare cisacun rettangolo con la pasta d'acciughe, cospargere con le olive e i peperoni spezzettati e arrotolare dal lato lungo. Tagliare quini delle fettine alte un paio di dita, più o meno, e porre a lievitare per un'altra ora, coperte. Infornare a 200° per 15-20 minuti. Buon appetito!!
Alessandra C - Osimo (An)
1 chilo e 200 grammi circa di pere cotogne
succo di 1 limone
2 bicchieri d'acqua
1 bicchiere di vino bianco secco
1 pezzetto di radice di zenzero
1 cucchiaino di pepe di Sechuan
1 cucchiaino di grani del paradiso
5 capsule di cardamomo
1 bastoncino di cannella
400 g di cassonade (zucchero di canna)
buccia grattugiata di 1/2 limone
60 g di uvetta sultanina
olio essenziale di senape q.b.
Lavare sotto acqua corrente l'uvetta e tenerla da parte. Lavare, asciugare, sbucciare le pere cotogne, tagliarle a pezzetti e gettarle, man mano che vengono pronte, in una casseruola (io uso il wok) dal fondo pesante, riempita con i due bicchieri d'acqua, il vino, il succo di limone. Sbucciare lo zenzero, grattugiarlo sopra le pere. A parte, ammaccare nel mortaio i semi di pepe Sechuan, grani del paradiso e capsule di cardamomo. Avvolgere le spezie (unire anche la cannella) in un tulle, legare con uno spaghino e unire il sacchetto al resto degli ingredienti. Portare a bollore e cuocere una ventina di minuti o finché le pere saranno sfatte e il liquido quasi tutto evaporato. A questo punto, aggiungere la cassonade e proseguire la cottura per qualche minuto. Verificare la densità della salsa con la prova piattino. Completare con l'uvetta, lasciando sul fuoco ancora un paio di minuti. Profumare, infine, con la scorza di limone grattugiata. Versare il composto nei vasi sterilizzati e ancora caldi, unire 5 o 6 gocce di olio essenziale di senape per vaso, tappare, capovolgere fino a raffreddamento.
Per due persone:
3 pere williams
una noce di burro
2 cucchiai di zucchero di canna
1/2 bicchiere di vino Marsala (o Porto)
semi di zucca e girasole tostati (o gherigli di noce)
formaggio bleu
Sbucciare le pere e tagliarle a metà. Prelevare il torsolo con l'aiuto di uno scavino ma lasciare il picciolo. Fondere il burro in una padella antiaderente, unire lo zucchero a farlo sciogliere. Quando avrà raggiunto un colore appena dorato, unire le pere, facendole insaporire su entrambi i lati. Sfumare con il Marsala e lasciar ridurre. Cospargere con i semi, precedentemente tostati a secco in un padellino antiaderente. Servire con il formaggio.
Ingredienti per 4 persone:
300 g di spaghettini De Cecco
500 g di gamberi
50 g di mandorle sbucciate
un mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
succo e buccia grattugiata di 1/2 limone (non trattato)
olio extravergine siciliano q.b.
un pizzico di fleur de sel
pepe bianco del mulinello
Privare i gamberi del carapace e del budellino nero (lasciare la coda). Risciacquarli sotto acqua corrente, tamponarli con carta da cucina. Tostare a secco, in un padellino antiaderente, le mandorle, finché diventeranno di un bel colore dorato. Lasciarle raffreddare. Mondare il prezzemolo, lavando ed asciugando molto bene le foglie. Mettere nel boccale del mixer il prezzemolo, le mandorle, l'aglio, la scorza di limone. Frullare ad intermittenza fino a ridurre tutto in granella. Unire l'olio e un paio di cucchiaini di succo di limone. Condire con un pizzico di sale e una macinata di pepe. Nel frattempo, lessare gli spaghetti al dente. Versare un filo d'olio nel wok e farvi saltare rapidissimamente i gamberi. Salare. Scolare gli spaghetti, buttarli nel wok, mescolare rapidamente. Versare sopra la pasta il pesto di mandorle, allungato con due cucchiai dell'acqua di cottura. Far saltare in padella per qualche secondo tutti gli ingredienti e servire caldissimo.
175 g di burro morbido
85 g di miele (millefiori o acacia) + 4 cucchiai extra
85 g di zucchero semolato
85 g di farina di mandorle
200 g di farina 00
1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino colmo di lievito per dolci
100 g di yogurt naturale
2 uova grandi + 1 albume
50 g di mandorle a fette
Imburrare il fondo e i bordi di uno stampo da cake. Adagiare sul fondo una striscia di carta forno che rivesta anche le due pareti più corte (lasciare che la carta sporga di almeno 4 cm); questo stratagemma aiuterà a sollevare la torta e a toglierla dallo stampo una volta cotta. Accendere il forno e portarlo a 180°C. Battere, con le fruste elettriche, il burro con lo zucchero e il miele. Quando il composto sarà soffice e ben amalgamato, unire 1 uovo intero e 1 tuorlo, sempre battendo con le fruste. Successivamente, aggiungere lo yogurt, la farina di mandorle e la farina 00 (setacciata con un pizzico di sale, il bicarbonato e il lievito). Battere a neve i due albumi rimasti e amalgamarli al composto con l'aiuto di una spatola flessibile. Versare il preparato nello stampo, cospargere la sommità con le mandorle a fette e cuocere per circa 55'.Fare la prova stecchino per verificare la perfetta cottura. Estrarre il dolce, colare sulla superficie 2 cucchiai di miele, rimettere in forno per 5'. Finalmente, estrarre lo stampo versare a filo ancora 2 cucchiai di miele. Lasciar raffreddare nella teglia. Estrarre il dolce con precauzione, aiutandosi con le due maniglie di carta forno.
Annota bene: ho rifatto il dolce altre volte e, per semplificare un po' le cose, anziché il misto lievito+bicarbonato, ho usato farina autolievitante. Inoltre, ho messo 3 uova (1 uovo intero+2 tuorli nel primo impasto e 2 albumi in finale di preparazione). Il risultato, a parer mio, è di una ancor maggiore sofficità del dolce.
Fonte: GoodFood - ottobre 2009. Ho solo modificato il procedimento perché, nell'originale, si prevedeva di mescolare tutti insieme gli ingredienti (albumi a parte) e versarli, senza troppe cerimonie, nello stampo.
125 g di burro morbido
125 g di zucchero di canna (grana fine)
1 uovo (freddo di frigo)
1 cucchiaino di pasta di vaniglia (o semi di vaniglia o vanillina)
125 g di cioccolato fondente (al 70%)
150 g di farina 00
30 g di cacao amaro
un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
150 g di gocce di cioccolato
Fondere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde. Mettere il burro in una ciotola e batterlo con le fruste, unendo la pasta di vaniglia e lo zucchero. Aggiungere l'uovo e continuare a montare. Setacciare la farina con il pizzico di sale, il cacao e il bicarbonato. Unire al composto di burro il cioccolato fuso (fatto intiepidire), poi la miscela secca, lavorando con una spatola flessibile. Completare con le gocce di cioccolato. Aiutandosi con due cucchiai, deporre sulle lastre da forno, ricoperte dell'apposita carta, dei mucchietti di impasto. Cuocere a forno moderato (160-170°C) per circa 15'. Temperature e tempi sono piuttosto soggettivi, regolarsi con il proprio forno. Far intiepidire i biscotti sulla placca.