Una decina di giorni fa ho avuto il
piacere di fare un viaggetto a Parigi con mio marito. Mentre lui era
impegnato a visitare una delle più importanti fiere mondiali dedicate al
cibo (SIAL), io ho avuto modo di gironzolare a piedi nei dintorni del
nostro albergo e, in qualche maniera, di ripercorrere i passi di Amélie Poulin nel quartiere di Montmartre.
Ed è proprio in rue Lepic, dove
esiste ancora il Café des 2 Moulins, il caffè-brasserie dove venne ambientato il film "Il favoloso mondo di Amélie" e dove io ho fatto
una doverosa pausa, che mi sono imbattuta in questo luogo delle
meraviglie, una fornitissima drogheria colma di spezie, tè, vini, frutta
candita, paté, terrine e tutto quello che un appassionato foodblogger può desiderare di
incontrare.
Le Comptoir Colonial è solo uno dei diversi negozietti che gravitano nella zona (ognuno di essi rappresenta una tentazione a cui è difficile resistere). La proprietaria, un po' smorfiosa ma competente, mi ha aiutata nella scelta di alcune varietà di pepe , tra cui il "famoso" Malaguetta, altrimenti noto come Grani del Paradiso, spezia molto amata dalla mia amica Artemisia.
Una volta tornati a casa, ho pensato bene di stappare i profumati boccettini e di utilizzare una piccola parte del contenuto in questo piatto dal caldo sapore autunnale.
ZUCCA AL FORNO AI QUATTRO PEPI
1/2 zucca mantovana
1 filetto d'acciuga sott'olio
1 grosso scalogno
1 ciuffo di rosmarino
1 cucchiaino di pepe nero Tellicherry
1 cucchiaino di pepe nero di Sarawak
1 cucchiaino di pepe Voantsy Perifery
1 cucchiaino di pepe Malaguetta
2 cucchiai di olio extravergine di Canino
sale
1 cucchiaio di pangrattato
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
In un padellino antiaderente, precedentemente riscaldato, far tostare la miscela di pepi per qualche minuto (attenzione: mettere sopra un coperchio o verrete bersagliati dai chicchi impazziti). Travasare tutto in un mortaio e ridurre in polvere con il pestello. Conservare in un vasetto di vetro a chiusura ermetica: vi servirà per parecchie preparazioni.
Privare la zucca della scorza, dei semi e dei filamenti. Lavarla, scolarla e tagliarla in grossi dadi. Disporla in una teglia ricoperta di carta forno inumidita; condirla con sale, due cucchiaini da caffè della miscela di pepi preparata, due cucchiai di olio. Cospargerla con lo scalogno a fettine, l'acciuga fatta a pezzetti, alcuni ciuffi di rosmarino. Rimescolare tutto con le dita e cuocere in forno a 180°C per circa 30 minuti o finché la zucca sarà tenera al tatto. Poco prima di estrarla dal forno, cospargerla con un misto di pangrattato e grana, facendola brevemente gratinare.
Adoro Parigi, adoro montmartre, adoro Amelie e adoro queste tue foto che mi hanno fatto e evadere seppur brevemente.
RispondiEliminaInteressante anche questa zucca au quattro pepi!
Buona domenica
Grazie, Vaty. Sono ritornata a Parigi dopo tantissimi anni, probabilmente non ci andavo dal '96. Appena scesi dall'aereo abbiamo preso un taxi e ci siamo recati immediatamente in fiera dove, poco dopo, ci siamo divisi: mio marito e' andato ai suoi appuntamenti mentre io ho girato un po' negli stand. Non so se hai mai visitato il SIAL, ma e' come fare un giro del mondo delle specialita' gastronomichei. A me e' sembrato un po' un supplizio di Tantalo poiche' vedere tante cose buone e non poter comprare nulla...non so se mi spiego. Il giorno dopo mi sono rifiutata di ripetere l'esperienza e ho cosi'potuto dar sfogo a qualche acquisto ben mirato. Sono arrivata alla collina di Montmartre quando ancora il quartiere era addormentato (mi sa che da quelle parti si fa tardi la sera) e sulla scalinata che porta al Sacro Cuore c'era solo un nutrito drappello di atleti che salivano e scendevano le scale a passo di corsa. Dopo una sosta nel luogo sacro ho iniziato la mia passeggiata per raggiungere la rue Lepic, che e' una via lunghissima e che conserva ancora un'atmosfera di paese. Moltissimi negozietti di generi alimentari, alcuni di vera eccellenza, tra i quali un fenomenale formaggiaio la cui vetrina farebbe cadere in deliquio chiunque.
EliminaVeramente affascinante il bar di Amelie; non so quante volte ho visto il film e ti assicuro che mi aspettavo di trovare la cassiera seduta al suo posto (invece la cassa e' accanto alla macchina per gli espressi e paghi direttamente al barista) o di scorgere lo spasimante della medesima seduto su uno dei divanetti :))
Wow! immagino che bello perdersi in quel negozio e poi io adoro le spezie, i sali! E che dire della zucca? Gustosa! Un bacio
RispondiEliminaGrazie, Paola, sono contenta di condividere il tuo stesso interesse per il mondo delle spezie. A presto
EliminaMeravigliosi luoghi, poetici e fatati......chi non vorrebbe respirare e vivere quella magia??
RispondiEliminaBella la "faccenda" del pepe impazzito, la rivolta del pepe...succede ogni volta che si tosta una spezia in grani!;))
Un saluto
Fabi
Cara Fabi, davvero bella l'atmosfera che si respira in quelle stradine. Poco prima di arrivare in rue Lepic c'e' una via (mi sembra si chiami rue Gabrielle) dove c'e' un atelier d'arte dove insegnano a dipingere anche ai bambini. Non hai idea di che tenerezza mi ha fatto vedere tanti piccoli, tutti con il loro grembiulino, intenti a disegnare o a passare il pennello sulle tele. Un quadretto vivente!
EliminaMamma che meraviglia!!!Io mi ci trasferirei a Paris!Questi negozi sono il paese dei balocchi ...non conoscvo tutte queste varietà di pepe sai?
RispondiEliminaCiao, Saretta. Questo negozio e' davvero fornito, magari anche di cose che noi guardiamo con un po' di sufficienza, tipo i vari olii aromatizzati. Prima di me c'era un cliente che non doveva avere le idee molto chiare su cosa comprare, perche' ha fatto tante di quelle domande alla povera donna su come impiegare questi olii che stavo meditando di girare sui tacchi e andare a bermi un altro caffe' da Amelie. Anche alle Galeries Lafayette , reparto Gourmet, c'e' un buon assortimento, ma bisogna fare attenzione alle scadenze perche', su certi articoli, sono abbastanza ravvicinate. Ho notato che in questo emporio le spezie sono molto piu' fresche.
Eliminach bello che bello!!!! io lo adoro quel film e mi sarebbe piaciuto molto vedere quel bar! grazie per le tue foto, e la ricetta? buonissima e particolare :)
RispondiEliminaGrazie, Erica. Immaginavo di trovare tante fan della bella Amelie; e' stato un film davvero poetico e romantico, pur non mancando di una certa ironia (vedi gli scherzi fatti al fruttivendolo).
EliminaUn abbraccio
Ah Parigi!!!!Ci sono stata solo una volta e ci vorrei tanto ritornare ( allora non guardavo questo genere di negozietti ma ora mi ci " tufferei" dentro comprando di tutto).La tua zucca ai 4 pepi deve essere deliziosa.
RispondiEliminaP.S. aspetto il tuo responso sul pan brioche.
Un abbraccio a te Eugenia.
Mariabianca, l'ho appena sfornato ed e' una cosa stupefacente, tanto e' morbido, leggero, e profumato. Grazie ancora. A breve mettero' le foto.
EliminaBuona giornata
Bellissimo tuffo nel passato, ho gli stessi scorci e sulla foto d'angolo del caffè mi ci è venuto da ridere perchè lì incontrammo un "distinto" signore nudo e crudo che sviaggiava con un notebook in mano :-)))
RispondiEliminaBella e buona anche la ricetta!!
Che incontri, Milla!
RispondiEliminaBe', a Parigi puoi davvero farne di insoliti :)))