Con il sopraggiungere del fine settimana, vi lascio la ricetta di questo
dolce estremamente fine e delicato che si avvantaggia, per una
perfetta armonia di sapori, del riposo di un giorno. E' una torta assai nota nelle pasticcerie di Como ed ha la caratteristica di essere cotta in uno stampo a corona (forse in onore della regina Jolanda, a cui sembra essere ispirata) e di presentare una cupoletta al centro, esaltata dalla strategica aureola di zucchero a velo che la circonda. E' molto simile, come concetto, alla torta Paradiso ma contiene un filino meno di burro. La ricetta l'ho presa da un nuovo libro dedicato alla cucina lariana che mi ha regalato di recente mia madre; nell'originale ci va la fecola di
patate ma io, per mio gusto personale, ho preferito l'amido di mais. Inoltre, si può sostituire tranquillamente la farina 00 con quella di riso, per avere così un dolce senza glutine (informarsi se il Grand Marnier e il bicarbonato di ammonio rientrano tra gli alimenti consentiti). Io ormai ne preparo due alla volta, raddoppiando le dosi, poiché mi viene spesso richiesta dalle amiche e non voglio privare la mia famiglia del piacere di gustarsene una fetta con il caffè del mattino.
patate ma io, per mio gusto personale, ho preferito l'amido di mais. Inoltre, si può sostituire tranquillamente la farina 00 con quella di riso, per avere così un dolce senza glutine (informarsi se il Grand Marnier e il bicarbonato di ammonio rientrano tra gli alimenti consentiti). Io ormai ne preparo due alla volta, raddoppiando le dosi, poiché mi viene spesso richiesta dalle amiche e non voglio privare la mia famiglia del piacere di gustarsene una fetta con il caffè del mattino.
TORTA JOLANDA
130 g di burro (morbido)
90 g di zucchero a velo + 50 g di zucchero semolato
1 pizzico di sale
i semi di ½ bacca di vaniglia
la buccia grattugiata di 1/2 limone
2 tuorli
2 albumi
1 uovo intero
100 g di amido di mais
50 g di farina 00 (si può sostituire con farina di riso)
1 g di bicarbonato d’ammonio (ammoniaca per dolci)
2 cucchiai di Grand Marnier
Accendere il forno a 170°C. Montare gli albumi con 50 g di zucchero semolato, fino ad ottenere una meringa morbida. Tenere da parte. Battere con le fruste elettriche il burro fino a ridurlo in crema; aggiungere, poco alla volta, lo zucchero a velo e gli aromi (semi di vaniglia e buccia di limone grattugiata) fino a quando tutto assumerà una consistenza soffice come la schiuma da barba. Arrivati a questo punto, unire, gradualmente, i due tuorli e l’uovo intero, non aggiungendo il secondo se il primo non sarà perfettamente incorporato. Setacciare la maizena con la farina, il sale e il bicarbonato di ammonio. Aggiungere delicatamente le polveri all’impasto, utilizzando una spatola flessibile. Completare con gli albumi, aggiungendoli in tre riprese e amalgamandoli con grande delicatezza per non smontare il composto. Versare nello stampo precedentemente imburrato e infarinato; formare, con il dorso di un cucchiaino, una fossetta al centro dell’impasto; versarvi dentro il Grand Marnier ed infornare per 45 minuti. Verificare la perfetta cottura introducendo un lungo spiedo di legno al centro del dolce: dovrà uscirne asciutto. Sformare e lasciar raffreddare la torta sopra una gratella. Una volta fredda, decorarla con un giro di zucchero a velo.
Mamma mia che bella!
RispondiEliminaE quanto sarà buona!
Rimane molto soffice e, se si ha l'accortezza di usare gli aromi naturali (scorza di limone bio e vaniglia Bourbon), si percepiscono sfumature di sapore davvero incantevoli.
EliminaUn abbraccio
Guardo le tue foto molto interessante e io chiudo gli occhi ..... immagino un pezzo di torta fondente gustare con una tazza di caffè .. la felicità
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso questa ricetta deliziosa
Buon fine settimana
Sacha
Grazie a te, Sacha! Apprezzo molto il tuo commento. Un abbraccio
EliminaE' una meraviglia! Mannaggia alla dieta altrimenti me la preparerei all'istante per la colazione di domani mattina!
RispondiElimina@Marinora: come ti capisco! io cerco di preparare dolci quando ho ospiti sennò addio sforzi!
EliminaGolosissima, complimenti.Ciao.
RispondiEliminaperfetto nella sua semplicità, ideale per la colazione ! Buon we cara Eugenia, un bacione...
RispondiElimina@Giovanna
Elimina@Chiara
grazie carissime!
Bontà e storia in questa torta speciale .
RispondiEliminaGrazie per avercela presentata.. Prossima volt che sarò a Como la proverò:)
Vaty
Ciao, Vaty, benvenuta!
EliminaFammi sapere se ti è piaciuta.
si nel caffè la mattina è il pluis ultra e poi mi piace molto anche la forma
RispondiEliminaCiao, Carmine. Ricordo che un sabato di due o tre anni fa, durante una pausa caffè in una pasticceria di Como, trovai un barista gentilissimo che mi descrisse gli ingredienti di questa torta (anch'io ero rimasta colpita dalla bella forma). Se non ricordo male, ero in una pasticceria vicino al Liceo Giovio.
Elimina..sarei curiosa di sapere il titolo del libro, se possibile! ne ho diversi , anche d'epoca , sulla cucina lariana ( sono nata ed ho ancora casa sul ramo di lecco...) ma ogni novita' mi incuriosisce!
RispondiEliminaCiao. Potrei conoscere il tuo nome?
RispondiEliminaIl libro è uscito ad agosto 2012 e si intitola:
"Le ricette del lago di Como". Editrice Lariologo. Le ricette in esso contenute sono degli chef Cesare Chessorti e Davide Lucchini e del pasticciere Paolo Verga.
Eugenia cara,
RispondiEliminaquesta torta e' davvero deliziosa! Ti ho fatto un po' di pubblicita' :-)
Ho comprato questi stampi da Medagliani da 15 cm. Ne ho fatte 2 con le tue dosi. Piccolette ma graziose
Francesca
Mi fa tantissimo piacere, Francesca, soprattutto perche' so che i tuoi complimenti non sono di maniera. Per la misura sui 15 cm mi sa che somigliano a quelle di Visini, Como, a cui si riferisce la foto piccola messa in questo post. Sono anni che non vado piu' in centro a Como e mi chiedo se le producano ancora.
RispondiEliminaGrazie del tuo commento. Un abbraccio
PS ho visto che la torta Jolanda e' salita al primo posto tra le ricette piu' popolari della settimana: grazie della pubblicita'!
RispondiEliminaEcco, ora viene anche a me voglia di farla.. ;)
RispondiEliminaGiulia, occhio all'effetto "tormentone", non vorrei mi si rivoltasse contro ;-)
RispondiEliminaMa no! Con questa Giulia va tranquilla :-) Un carissimo abbraccio ad entrambe
RispondiEliminaFamosissima torta di una pasticceria di Montecatini qui in Toscana (probabilmente chi la fa viene da Como) ma qui se la sono sempre tirata a dire la ricetta!!!! Io l'ho sempre cercata! Grazie di cuore! 😘😘
RispondiEliminaCiao, Scarlet, benvenuta. Sono contenta di esserti stata d'aiuto e spero che questa ricetta produca una torta che somigli nel gusto a quella di Montecatini che hai tanto cercato.
RispondiEliminaestate 2019: Eugenia ho rifatto questa tua torta - ottima. grazie. l'ho riportata sul mio blog, linkando ti ovviamente. gran bella cosa... ora passo al dolce bolvedro :)
RispondiEliminastefano
Quanto mi fa piacere, Stefano. Sono sicura che anche "La Bella Bolvedro" sarà di tuo gradimento e forse ancora di più. Un abbraccio.
RispondiEliminaPS scusa del ritardo con cui ti rispondo, ma ero in vacanza e ho un po' trascurato il blog.