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venerdì 1 aprile 2011

Un sobrio venerdì di Quaresima

E' per me sempre una gioia e motivo di profonda gratitudine andare a trovare la mia mamma. Nonostante per lei si avvicinino inesorabilmente gli ottant'anni (li festeggerà l'anno prossimo), malgrado le offese del tempo e dell'artrosi, non cessa mai di stupirmi. Venerdì scorso ci ha preparato un pranzetto con i fiocchi: i suoi morbidi, insuperabili, favolosi gnocchi di patate, conditi con quel sughetto che io non riuscirò mai a replicare; baccalà in pettorina (comprato da Specialità Lariane); misticanza di insalate; mandarini tardivi e come dolce il Rehrucken, un delirio di cioccolato e mandorle, preso direttamente dall'ultimo libro che le ho regalato, quel "Dolci a occhi chiusi", di Mariapaola Dèttore, di cui ho scritto poco tempo fa. Giornata magnifica, con un sole finalmente non avaro.








La terza onda

Barca, tuca la riva, sfrega la punta gratta la spiaggia
tera, tera incazzada che la se lamenta per ogni mè pass,
troppa, troppa la nocc che ho pasaa sura l'acqua fantasma,
tera, tera bastarda che spuserà el veent per bufam in dii oecc
unda, lama de spada, labbru de dama, lengua de früsta
unda che la carezza, unda che sgàrla e messeda i riflèss
unda, mann che me ciapa, che la me rüzza fina a cà mia
unda, unda seguunda che la me tira ancamò in mezz al laagh
vita, vita de frosna, vita sfilzada de punta in soel fuund
vita, vita mulagna, gira la roeda e tira la corda
tera, tera che specia ogni rüdera che porta foe el laagh,
tera che ogni matena cun la stessa facia la specia anca me

E sun che a specià la terza unda
e sun che per vedè cume la sarà
e sun pruunt a basà la terza unda
e sun pruunt a ciapà tücc i so s'ciàff

Dona, dona sbagliada, roesa tajada e poe trada via
dona, dona de tera, roesa che l'era mea la mia,
roesa che la te spuung e intaant che la spuung la te lassa el prufoemm
dona che impara da l'unda a regurdatt che te seret un omm.
Rema, rema via el muund fin duè l'acqua la g'ha pioe memoria
scappa da quela corda che gira che gira e te liiga al puntiil
unda, unda busarda, prema te rüzza e dopu te sbrofa
aria de carta de vedru che frega e che frega per fatt turnà indree
vita che la se incastra e l'è disegnaada a lisca de pess
vita che la sbrissiga versu quel siit in de gh'eet voeja de vèss
unda che la te porta fina a la spunda de là
per fatt sentì püssee forta la voeja de turnà a cà.

E sun che a specià la terza unda ...

Barca, tocca la riva, sfrega la punta e gratta la spiaggia
terra, terra incazzata che si lamenta per ogni mio passo,
troppa, troppa la notte che ho trascorso sull'acqua fantasma,
terra, terra bastarda che sposerà il vento per soffiarmi negli occhi
onda, lama di spada, labbro di dama e lingua di frusta
onda che accarezza, onda che rovista e mescola i riflessi
onda, mano che mi prende e mi porta fino a casa mia,
onda, onda seconda che mi spinge ancora in mezzo al lago
vita, vita da fiocina, vita infilzata di punta sul fondo
vita, vita mulagna che gira la ruota e tira la corda
terra, terra che aspetta ogni spazzatura che il lago porta a riva
terra che con la stessa espressione ogni mattina aspetta anche me.

E sono qui ad aspettare la terza onda
e sono qui per vedere come sarà
e sono pronto a baciare la terza onda
e sono pronto a prendere tutti i suoi schiaffi.

Donna, donna sbagliata, rosa tagliata e poi gettata via
donna, donna di terra, rosa che non era la mia
rosa che ti punge e intanto che punge ti lascia il profumo
donna che impara dall'onda a ricordarti che eri un uomo
rema, rema via il mondo fin dove l'acqua non ha più memoria,
scappa da quella corda che gira e che gira e ti lega al pontile,
onda, onda bugliarda, prima ti spinge e poi ti spruzza
aria di carta vetrata che sfrega e che sfrega per farti tornare indietro
vita che si incastra e che è disegnata a lisca di pesce
vita che scivola verso quel luogo dove hai voglia di stare
onda che ti porta fino all'altra sponda
per farti sentire più forte la voglia di tornare a casa.

E sono qui ad aspettare la terza onda....
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7 commenti:

  1. Eugenia,che meraviglia!Non tanto e non solo il "pranzetto coi fiocchi"ma questo bellissimo rapporto-legame con la tua Mamma.

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  2. che bello questo post, trasuda affetto e ammirazione.
    bello avere un rapporto così con tua mamma.
    che, accidenti!, è veramente una gran cuoca.

    e allora... complimenti alla cuoca!

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  3. Grazie a te e alla tua mamma, Eugenia!
    Mariapaola

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  4. Eugenia.... mi hai fatto commuovere.... davvero che bel post!!!!! Cari la tua mamma ... le mamme lori si che ci riempiono d'affetto sincero sempre e chissà perchè i piatti preparati da loro, anche se sono i più semplici, sono i più buoni del mondo!!! Un mega abbraccio complimenti per menù, foto e racconto e grazie per aver condiviso tutto questo!

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  5. eugenia com'è giovane la tua mamma:-)
    e com'è brava! ecco da chi hai imparato,
    e com'è bello cavalcare l'onda che ti porta a casa!

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  6. Sei stata molto dolce nel parlare della tua mamma ^_^
    un pranzetto con i fiocchi direi :)

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  7. @Annamaria: quello che mi ha commosso è stato vedere che, nonostante fosse appena guarita da una bronchite, ha voluto mettersi ad impastare gli gnocchi. Lei dice che sono lavoro da nulla ma io dico che questo si chiama amore.
    @Gaia: grazie davvero,chissà come sarà contenta quando le riferirò il tuo complimento.
    @Mariapaola: nonna Laura mi ha detto che il tuo dolce diventa ancora più buono dopo un periodo di maturazione di un paio di giorni (da me non ha resistito tanto...). Un abbraccio
    @Sonia:sì, è vero, le mamme hanno questo amore disinteressato che tutto dà e nulla pretende. Quanto al cibo, ci sono davvero delle cose che io, pur con tutta la buona volontà, non riuscirò mai a fare buone come lei.
    @Papavero: spero che il buon Dio me la conservi in salute ancora a lungo! Pensa che VanDeSfroos, come musicista e poeta, me l'ha fatto conoscere lei anni fa;io pensavo fosse uno dei soliti fenomeni locali e non avevo mai ascoltato una sua canzone ma poi, leggendo attentamente i testi, ho scoperto che sa cantare come pochi l'anima di noi laghée.
    @Erica: grazie, carissima. Anche mio marito dice che gli gnocchi della suocera sono i più buoni del mondo. :))

    un caro saluto a tutti
    a presto e buon finale di domenica

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