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domenica 10 luglio 2016

Ndunderi? Anch'io!

Ho seguito con curiosità il vivace carosello di ricette degli ndunderi presentato da Artemisia nei giorni scorsi ed ho apprezzato il racconto che c'è dietro: la scoperta del piatto durante una vacanza in Costiera Amalfitana; il desiderio di ritrovarne i profumi e il sapore tra le mura domestiche; le numerose variazioni sul tema. Dal canto mio, è stato impossibile sottrarsi alla fascinazione di questi gnocchi, anche perché il loro nome mi richiama alla mente un suono, come quello che produce un oggetto pesante che cade a terra e rimbalza. Quale sia l'etimo degli ndunderi non mi è chiarissimo ma ho letto sul web che "il termine dondero , di derivazione genovese (dove è anche un cognome), indica a Napoli e in Campania un oggetto massiccio, ingombrante che limita i movimenti in spazi ristretti" e questo potrebbe anche starci, date le dimensioni degli gnocchi. Cosa aggiungere? Ringrazio Artemisia per la ricetta e chi ne sa di più sugli ndunderi si faccia avanti e dica la sua. 

NDUNDERI ALLA SORRENTINA 
Con queste dosi si accontentano 5 persone 
200-230 g di ricotta vaccina; superfluo dire che occorre una "signora ricotta"
200 g di farina 00
100 g di caciocavallo, grattugiato
2 tuorli d'uovo
un pizzico di sale
una grattugiata di noce moscata
salsa di pomodoro
250 g circa di stracciatella
parmigiano grattugiato q.b.

Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e lavorarli, prima con un cucchiaio poi con le mani, fino ad ottenere un impasto dalla meravigliosa consistenza setosa. Sul tagliere, formare un paio di lunghi cordoni di circa 2,5 cm di diametro e tagliarli a guisa di gnocchoni lunghi circa 2,5 cm. Per renderli di ancor più gradevole aspetto, si possono passare sul retro di una grattugia, che andrà ad imprimere un grazioso motivo geometrico. Buttarli in acqua bollente salata e appena vengono a galla scolarli molto bene, prima raccogliendoli con un ramaiolo e poi lasciandoli riposare nel colapasta. Nel frattempo, preparare una salsa di pomodoro leggera. Io  ho messo in un tegame, a freddo,  800 g circa di pomodori pelati (bio), schiacciati con una forchetta. Ho aggiunto un bicchiere di acqua, il sale, un cipollotto di Tropea lasciato intero e ho cotto, con il coperchio, per circa 20 minuti. Quando il sugo si è ristretto, ho aggiunto una dose generosa di olio extravergine e una foglia di basilico e lasciato pippiare ancora per qualche minuto. 
Ungere leggermente  d'olio una pirofila da forno (nel mio caso, due, poiché una l'ho consegnata a mia figlia, sentendomi molto l'Adelina di Montalbano) e velarne il fondo con un po' di salsa.  Disporre in un solo strato gli gnocchi e ricoprirli con altra salsa; la stracciatella e una manciata di parmigiano grattugiato. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 20' o fino a leggera gratinatura. Solo allora, decorare con un ciuffo di foglie di basilico.


6 commenti:

  1. ciao eugenia
    anche io li ho fatti giorni fa e concordo: molto buoni, tanto più che a me gli gnocchi non fanno impazzire... sarà la presenza massiccia di grassi, sarà quel che sarà.... sono buoni!
    ho lasciato un messaggio col mio commento su aaa, in sintesi però: io ho usato meno farina e soprattutto li ho fatti cuocere molto più a lungo, perchè secondo me tutta quella farina deve avere tempo di cuocere: sugli 8-10 minuti: non si sono sfaldati
    li rifaccio nei giorni prossimi, diminuendo ulteriormente la farina e poi facendoli asciugare in frigorifero per 24 cosparsi di semola
    + io fatto versione mignon: classici gnocchi, il che forse, da quanto dici tradisce il loro nome, ma a me non piacciono i cibo troppo grandi (tipo il per me orrido: unico, grande raviolone, in voga non molti anni or sono in certi ristoranti). ciau, st

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  2. Ciao, Ste. Prendo nota delle tue varianti. Io ho seguito quanto diceva Artemisia e ho assaggiato uno gnocco appena arrivato a galla (tieni conto che rimangono un po' nell'acqua prima di risalire in superficie)perché avevo qualche dubbio anch'io; mi è sembrato cotto e li ho scolati. La consistenza, alla fine, era perfetta.
    Buona domenica e buona settimana entrante!

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  3. Ciao cara Eugenia! Data la mia latitanza dal blog, mi sono persa un bel po' delle tue meraviglie. Sto lentamente recuperando e sto salvandomi le tue ricette, perchè come ben sai ogni volta che le ho rifatte sono entrate nelle ricette famigliari. Belli questi gnocchi enormi e devono essere buoni buoni. Li proverò. Speriamo di rileggerci presto <3 Un abbraccio

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  4. ho letto anche io la ricetta di Artemisia e la voglia di farli c'era, adesso ancor di più, anche i tuoi son proprio tentatori !Buona domenica !

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  5. Grazie Fabi, Chiara e Artemisia. Non vedo l'ora di rifarli.

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