Anche questa ricetta, come la precedente, proviene da un corso con tema "La castagna, dall'antipasto al dolce" tenuto da Danilo Angè allo Spazio Medagliani a fine novembre. Si tratta di una specie di paté dove, al posto del classico fegato, entrano in scena le castagne fresche, precedentemente sbucciate, lessate e private dell'ultima pellicina. Ne risulta un antipasto insolito e stuzzicante, dove il sapore della castagna è difficile da individuare; la cosa può essere oggetto di simpatici inviti, ai vostri ospiti, a scoprire l'ingrediente misterioso. Approfitto dell'occasione per ringraziare pubblicamente la gentilissima Marì, per aver condiviso il fascicolo con le ricette dello chef.
Ingredienti per 6 persone
100 g di prosciutto cotto, tagliato a cubetti
100 g di castagne lessate
100 g di carne di vitello, tagliata a cubetti
50 g di cipolla tritata
1 foglia di alloro
25 g di lardo, tagliato a cubetti (io ho scelto quello di Arnad)
50 g di Marsala secco
75 g di burro freschissimo
120 g circa di pistacchi sgusciati
olio extravergine
Far appassire la cipolla tritata in una casseruola con un filo d'olio e l'alloro; unire il lardo, poi la carne di vitello. Dopo qualche minuto, sfumare con il Marsala. Far evaporare; aggiungere il prosciutto e le castagne sbriciolate; far insaporire brevemente. Raffreddare; frullare al mixer e passare al setaccio. Montare con le fruste elettriche il burro ammorbidito; unire la passata di prosciutto e castagne; regolare di sale e di pepe. Attenzione al sale poiché lardo e prosciutto sono già abbondantemente sapidi. Rivestire con pellicola una scodella (o un piccola terrina)di medie dimensioni; pressarci dentro il paté (io l'ho successivamente messo sottovuoto) e far riposare in frigorifero almeno 12 ore prima di sformare la cupoletta su un piatto di servizio e ricoprirla con i pistacchi tritati. Servire con crostini di pane e un'insalatina.
Annota bene: le dosi dell'impasto sono dimezzate rispetto alla ricetta originale. Invece della terrina si possono confezionare dei piccoli bocconcini (tartufini) da far rotolare nella granella di pistacchi. Ben disposti su di un vassoio, magari alternati ad altri composti, per esempio al formaggio e spezie o frutta secca, diventeranno un insolito finger food da presentare alle vostre feste.
Annota bene: le dosi dell'impasto sono dimezzate rispetto alla ricetta originale. Invece della terrina si possono confezionare dei piccoli bocconcini (tartufini) da far rotolare nella granella di pistacchi. Ben disposti su di un vassoio, magari alternati ad altri composti, per esempio al formaggio e spezie o frutta secca, diventeranno un insolito finger food da presentare alle vostre feste.
Una delle ragioni per cui amo il Natale sono proprio le terrine, dalle più classiche alle più innovative.....guai se mancassero!
RispondiEliminaBella questa interpretazione con la purea di castagne, mi piace molto, magari le "regalerei" pure una piccola nota alcolica, forse con una glassa al Marsala....o al Madeira....o al passito di ramandolo?!!
Un saluto,
Fabiana
La nota alcolica, sia pur leggera, è già presente con il Marsala.Anche per me Natale non è Natale senza il mio paté di fegato. Gira che ti rigira, ne ho provati tanti, ritorno sempre alla vecchia ricetta di mia nonna: insuperabile!
EliminaI pistacchi di Bronte qui in Sicilia sono buonissimi:) Bella ricetta, complimenti. Ti seguo da Trapani.
RispondiEliminaCiao, Francesca, piacere di conoscerti!
EliminaOttimi i pistacchi di Bronte; quando li trovo non me li faccio mai mancare, anche se costano una fucilata ;)
Una eccezionale bontà, meravigliosamente preparata...tratti che contraddistinguono ogni tua ricetta. Un abbraccio carissima
RispondiEliminaGrazie, Fabi, sempre gentilissima ma mi sopravvaluti.Un abbraccio
Eliminauna presentazione impeccabile cara Eugenia, sei maestra in questa cose! Buona domenica , un bacione...
RispondiEliminaGrazie a te, Chiara, per la presenza e i commenti puntuali. Buon martedì!
Eliminawow, questa e' davvero una idea fantastica... le potrei fare la sera prima? sono certa che mia suocera ne andrebbe matta...e bisogna fare le suocere felici giusto?
RispondiEliminaGiulia, puoi farla tranquillamente il giorno prima anzi, i sapori si amalgamano meglio. Se ben isolata dall'aria, la terrina si conserva per qualche giorno.
EliminaBuona giornata!
Dimenticavo di aggiungere che i pistacchi li aggiungerai all'ultimo. Ciao.
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