Il nome corretto del dolce sarebbe TORTA DI HANSEL E GRETEL, così l'aveva chiamato MarionM di Parma quando ne pubblicò la ricetta sul forum Cucina Italiana online nel 2005. Mi piacerebbe conoscere l'origine di questo curioso nome, forse ispirato ai ghiotti ingredienti che decoravano la famosa casetta della fiaba. Ad ogni modo, ieri mattina, dopo aver trascorso tre quarti d'ora a grattugiare pane secco, mi sono ritrovata con seicento grammi di preziose e dorate briciole. Come consumarne una parte? Sfoglio il mio archivio ed ecco che salta fuori un dossier tutto dedicato alle torte con il pane grattugiato. Ho scelto questa ricetta perché, pur essendo simile ad altre, contiene meno zucchero e questo non è un male.Ho ridotto la quantità di lievito a 1/2 bustina, più che sufficiente allo scopo,e aggiunto la vaniglia. La prossima volta voglio fondere il cioccolato, prima di aggiungerlo agli altri ingredienti, e aromatizzare il dolce con un po' di liquore.
Ingredienti per uno stampo Ø 24 cm
3 uova
150 g di zucchero
un pizzico di sale
1 cucchiaino di pasta di vaniglia (facoltativo)
250 ml di panna fresca
200 g di pane grattugiato
200 g di amaretti
150 g di cioccolato fondente
1/2 bustina di lievito per dolci
Polverizzare nel mixer gli amaretti e, successivamente, il cioccolato. Montare le uova con lo zucchero, fino ad ottenere una massa gonfia e chiara. Unire, a filo, la panna, un pizzico di sale e la vaniglia. Aggiungere il pane grattugiato, gli amaretti, il cioccolato ridotto in polvere e il lievito, fatto scendere da un setaccino.Versare in uno stampo a cerniera, imburrato e cosparso di farina. Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 45'. Una volta freddo, decorare il dolce con un po' di zucchero a velo.
Erano Hansel & Gretel che lasciano la scia di briciole per ritrovar la strada!?...ricordi vaghi...forse da lì il nome...cmq aldilà del nome è una torta che ispira proprio...da provare!:)
RispondiEliminaHansel e Gretel!!!Quanto tempo fa......Questa torta sembra davvero deliziosa....Brava Eugenia.
RispondiEliminaE' uno dei miei cavalli di battaglia! Anch'io vorrei sapere l'origine del nome, forse dovrebbe essere Pollicino? Le briciole...
RispondiEliminaGli amaretti però io li trito ma non troppo, insomma non a farina ma granulosi. Se ti interessa, si congela benissimo. Io la uso anche come base per gelati e frutti di bosco, cose del enere
Ciao, Isa
A proposito. Ho scoperto solo ora il modo di commentare! Leggo sempre il tuo blog, insomma faccio parte dei fan
RispondiEliminaIsa
me la stampo, è da fare...Ciao Eu
RispondiElimina@Terry:hai proprio ragione, come ho fatto a non pensarci? Si vede che ho le figlie ormai in età da marito e non racconto più loro le favole della buonanotte.
RispondiElimina@luna: grazie. DI solito, quando devo smaltire il pane secco, preparo delle torte con la mollica ammollata nel latte e mai avevo provato con il pangrattato. E' una valida alternativa.
@Isa: ciaoooo!!! finalmente posso darti il benvenuto! Occhio lettori, questa signora ne sa molto di cucina e dintorni. Tornando alle favole, anche Pollicino seminava le briciole di pane per ritrovare la strada di casa. Che bello questo ritorno all'infanzia, io adoravo ascoltare le fiabe dalla bocca dei miei nonni. Isa, quando ti va, puoi spiegare meglio come usi il composto della torta nei gelati e in abbinamento ai frutti di bosco?
Grazie
@Chiara: ho preparato la torta per un incontro con un gruppo di persone con cui ci ritroviamo mensilmente (è il mio sistema per salvaguardare la linea: preparare le torte, fotografarle, mangiarne solo un pezzetto); a giudicare dalle richieste di ricetta e velocità di spazzolamento, direi che è un dolce da rifare.
Grazie della visita
a presto
eugenia