Non sono una grande amante delle cheesecake ma in famiglia piacciono molto e quindi mi adeguo. Devo riconoscere, tuttavia, che rispondono brillantemente al dilemma di cosa preparare come dessert nelle calde giornate primaveril-estive e risolvono un sacco di situazioni: basta cambiare la frutta o l'aroma predominante per ottenere un dolce sempre diverso e all'altezza di ogni situazione. Questa ricetta è una rielaborazione di quella apparsa sul numero di maggio della rivista di Esselunga - mensile chiamato con indiscutibile orgoglio aziendale "Da Noi", quasi a sottolineare il fatto di essere diverso dalla concorrenza. In effetti, la rivista non è male; ci sono belle foto, molto ben ambientate; ricette interessanti e abbastanza facili nell'esecuzione; il fatto poi che venga offerta in omaggio ai clienti lo considero un valore aggiunto (sia chiaro: non vengo pagata per fare la pubblicità al supermercato, né ci lavorano i miei congiunti). Nell'originale, la salsa ai frutti di bosco veniva cotta brevemente, fatta raffreddare e versata sulla torta senza tanti complimenti. A me sembrava che senza un addensante questa salsa se ne andasse in giro per i fatti suoi, colando da tutte le parti; per prudenza ho preferito aggiungere una punta di gelificante, in modo da formare una specie di coperchio morbido che accogliesse i lamponi messi come decoro.
NEW YORK CHEESECAKE AI FRUTTI DI BOSCO
Ingredienti per 8 persone
Stampo rotondo, con bordo a cerniera apribile, ø18 cm.
Per la cheesecake:
150 g di biscotti Digestive
70 g di burro
300 g di ricotta freschissima
300 g di mascarpone
1 baccello di vaniglia
130 g di zucchero semolato
2 uova, a temperatura ambiente
1 pizzico di sale
Per la gelatina ai frutti di bosco
100 g di mirtilli
100 g di lamponi
100 g di fragoline di bosco
20 g di zucchero
il succo di ½ limone
1 cucchiaino scarso di Agaranta (gelificante vegetale in polvere, bio, comprato da Naturasi')
Per guarnire
150 g circa di lamponi
Preriscaldare il forno a 150-160°C. Mettere i biscotti nel mixer e frullarli fino a ridurli in polvere. Aggiungere anche il burro, fatto sciogliere e intiepidire, e frullare di nuovo. Versare il composto sul fondo di uno stampo antiaderente appena unto di burro, pressandolo bene in uno strato uniforme.
Togliere dal frigo, con un certo anticipo, ricotta e mascarpone (non devono essere freddissimi). Con un coltellino affilato, incidere il baccello di vaniglia nel senso della lunghezza e prelevarne i semi. Metterli in una ciotola e aggiungervi la ricotta, il mascarpone, un pizzico di sale e lo zucchero. Mescolare con cura, senza sbattere troppo per non incorporare aria. Unire anche le uova, uno alla volta, per ottenere una crema omogenea. Versare sulla base di biscotti, livellando la superficie. Cuocere in forno per circa un’ora. Far raffreddare il dolce a temperatura ambiente. Nel frattempo, preparare la salsa ai frutti di bosco. Risciacquare delicatamente i frutti di bosco. Metterli in un pentolino, unendo lo zucchero e il succo di limone. Cuocere per 5 o 6 minuti, badando di non farli spappolare. A parte, mescolare in un pentolino mezzo bicchiere di acqua fredda e un cucchiaino scarso di Agaranta*. Portare ad ebollizione, mescolando per 1 minuto. Aggiungere il composto alla frutta, mescolando con cura, riportando sul fornello. Non appena spiccherà l'ebollizione; spegnere. Far intiepidire. Quando la torta sarà diventata fredda, sganciare l’anello e, con l’aiuto di una larga spatola, staccare il dolce ed appoggiarlo sul vassoio da portata, già coperto da un centrino di carta. Lavare l’anello e riposizionarlo intorno al dolce. Foderare i bordi interni dell'anello con una striscia di acetato, poi chiudere la cerniera intorno alla torta. Versare sopra la salsa e mettere tutto in frigo a rassodare per una notte (il sapore se ne avvantaggerà). La descrizione e' un po' farraginosa; spero mi capirete senno' perdonate questa povera donna che non sa fare di meglio. Al momento di servire, decorare la cheesecake con i lamponi, precedentemente lavati e asciugati su della carta da cucina.
*l'Agaranta e' un gelificante a base di Agar Agar estratto da alghe e di arrowroot (Maranta arundinacea L.). La giusta combinazione dei due ingredienti determina una particolare consistenza malleabile che fa di Agaranta il sostituto ideale della colla di pesce, 100% vegetale, incolore e neutro nel gusto.
Togliere dal frigo, con un certo anticipo, ricotta e mascarpone (non devono essere freddissimi). Con un coltellino affilato, incidere il baccello di vaniglia nel senso della lunghezza e prelevarne i semi. Metterli in una ciotola e aggiungervi la ricotta, il mascarpone, un pizzico di sale e lo zucchero. Mescolare con cura, senza sbattere troppo per non incorporare aria. Unire anche le uova, uno alla volta, per ottenere una crema omogenea. Versare sulla base di biscotti, livellando la superficie. Cuocere in forno per circa un’ora. Far raffreddare il dolce a temperatura ambiente. Nel frattempo, preparare la salsa ai frutti di bosco. Risciacquare delicatamente i frutti di bosco. Metterli in un pentolino, unendo lo zucchero e il succo di limone. Cuocere per 5 o 6 minuti, badando di non farli spappolare. A parte, mescolare in un pentolino mezzo bicchiere di acqua fredda e un cucchiaino scarso di Agaranta*. Portare ad ebollizione, mescolando per 1 minuto. Aggiungere il composto alla frutta, mescolando con cura, riportando sul fornello. Non appena spiccherà l'ebollizione; spegnere. Far intiepidire. Quando la torta sarà diventata fredda, sganciare l’anello e, con l’aiuto di una larga spatola, staccare il dolce ed appoggiarlo sul vassoio da portata, già coperto da un centrino di carta. Lavare l’anello e riposizionarlo intorno al dolce. Foderare i bordi interni dell'anello con una striscia di acetato, poi chiudere la cerniera intorno alla torta. Versare sopra la salsa e mettere tutto in frigo a rassodare per una notte (il sapore se ne avvantaggerà). La descrizione e' un po' farraginosa; spero mi capirete senno' perdonate questa povera donna che non sa fare di meglio. Al momento di servire, decorare la cheesecake con i lamponi, precedentemente lavati e asciugati su della carta da cucina.
*l'Agaranta e' un gelificante a base di Agar Agar estratto da alghe e di arrowroot (Maranta arundinacea L.). La giusta combinazione dei due ingredienti determina una particolare consistenza malleabile che fa di Agaranta il sostituto ideale della colla di pesce, 100% vegetale, incolore e neutro nel gusto.
Io invece le adoro!!! Buonissimaaaaa!!!
RispondiEliminaanche a me piacciono moltissimo, ma non uso mai il mascarpone, preferisco la philadelphia
RispondiEliminaAnch'io amo le cheesecakes,hanno una texture a cui non resisto.Preferisco il( la?) Philadelphia ,e ci metto anche uno strato di sour cream. Odio il fatto che abbiano cambiato la ricetta dei digestive ed oggigiorno vengono fatti con l'olio di palma..Grrrr...
RispondiEliminaUn salutone
Bene, siamo tre a uno :-)
RispondiEliminaSulla consistenza dii quelle cotte al forno devono ancora lavorarcisopra perche' non ho ancora raggiunto il massimo. Provero' con il Philadelphia per vedere la differenza. Nelle cheesecake a crudo non mi piace metterlo perche' mi sembra dia un tono troppo formaggioso alla torta. Edith, sono davvero affranta quando leggo la lista degli ingredienti anche di un semplice biscotto non posso fare a meno di pensare a quante schifezza ingoiamo senza averne del tutto la consapevolezza. Meno male che, nonostante l'eta', non sono molto golosa.
PS in verita', l'altro giorno mi sono proprio data la zappa sui piedi. Ho preparato dei mini sticky toffee pudding (con salsa, ovvio) che erano una bonta'. Me ne era rimasta la voglia dopo il viaggio a Londra e non ho resistito. La strada per l'inferno e' lastricata di buone intenzioni...
Buon agiornata a tutte.
Devo cominciare a fare e fotografare qualche cheesecake,non ne ho una nel mio blog.
RispondiEliminaLa tua e' molto invitante.
Mariabianca, non appena la pubblichi correro' a vederla: le tue ricette sono una certezza!
Eliminao sto con eugenia...neanche a me fanno impazzire le cheesecale...le trovo "troppo".... Detto cio' in uk ci sono cheesecale tradizionali, non troppo alte e fatte con curd cheese/formaggio fresco leggermente acidulo, cheesecake cotte intendo, che sono buone, una tantum+ nel ripieno pero' io aggiungerei una nota acidula, creme fraiche, prescinseua, yogurt greco...per "tagliare" la ricchezza di un dlce che e' di base molto ricco. Per gli appasionati di cheesecake americane segnalo questa famosa ricetta usa dal new york times. http://cooking.nytimes.com/recipes/1016079-deluxe-cheesecake
RispondiEliminaAl mio ristorante facevamo a volte dei piatti de/strutturati: procedura che non amo molto, ma che semplifica moltissimo per la cucina... come dire si scompone un piatto nei suoi elementi, a volte funziona bene, come in questa cosa di ottolenghi che consiglio:: una cheesecake deconstructed
http://www.theguardian.com/lifeandstyle/2013/jul/05/plum-greengage-apricot-cake-recipes
(ps funziona anche molto bene con il crumble: cuocendo frutta e topping separatamente e poi combinando sul piatto)
stefano
O mamma, che ricette! Grazie grazie. Quella del NYT la metto tra i preferiti, Di solito cerco le ricette salate di Ottolenghi e queste mi erano sfuggite. Sono andata a vedere che faccia hanno le prugne greengage e penso che potrei sostituirle con le nostre regina claudia o qualche altra varieta' verdina. Ecco, questo tipo di dessert mi attira di piu' , penso proprio che lo offriro' durante qualche cena estiva.
RispondiEliminaA presto
PS ho letto il tuo post sulla torta pasqualina e non ho osato intervenire (non sum digna), dato l'altissimo lavoro di ricerca e la bellissima trattazione dell'argomento. Mi hai fatto venir voglia di provarci con la prescinseua; guarda caso ho comprato da Whole Foods del caglio vegetale (strano souvenir, vero?) e appena ho un po' di tempo voglio vedere cosa ne viene fuori usando la ricetta che hai linkato.
...eugenia ma dai... se non commenta una brava come te ai fornelli, chi? ... vegetarian rennet: ottimo acquisto... ci fai ottime semplicissime cagliate che in primavera estate sono molto piacevoli, sui crostini, col miele ecc... giusto per divertirsi ovviamente... e poi ci potresti fare un buonissimo e tradizionale, ancorché' ormai caduto nel dimenticatoio, dolce inglese: il junket, una cagliata appunto, ma che non viene rotta, se non al momento di portarla in tavola, servita poi con un velo di panne e zucchero scuro ma non troppo, una spolveratina di noce moscata e magari se li hai dei petali di rosa.... come qui
RispondiEliminahttp://4.bp.blogspot.com/-kopC-Zym3SI/VCQEVSdxiLI/AAAAAAAADAM/wxrf9U_kRCg/s1600/Junket.jpg
la consistenza e' molla/scivolosa/slipery/tremolante ecc... o la ami o la odi....
io amo, con biscottini mandorla magari (o savoiardi! :) )
ovviamente funziona solamente se si usa ottimo latte, crudo preferibilmente, super cremoso
un gran bel cheese cake se posso dire un cheese cake cosi buono a new york non si trova :-)
RispondiEliminaeheheh...grazie Carmine, sei un gentiluomo.
Eliminapura golosità e freschezza!
RispondiEliminaIn assoluto il mio dolce preferito.... che golosa visione, complimenti!!!!!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaConosco un'esperta nell'arte delle cheese cakes e più volte ho beneficiato del suo sapere, ma l'ho ancora messo in pratica.
RispondiEliminaHai ragione, con la stessa base si può variare torta semplicemente cambiando la frutta. La tua ai lamponi è sicuramente una scelta ottima.
A presto,
V.
Recentemente, ho visto un vecchio filmato di Nigella Lawson in cui cuoceva a bagnomaria una cheesecake al cioccolato. Che sia questo uno dei segreti? Comunque, ho in archivio un'altra ricetta e mi sa che la pubblico presto.Ciao!
RispondiElimina