La domenica dell'Immacolata è stata l'occasione per una bella riunione di famiglia. Come tradizione, dopo il pranzo, c'è stato il rito della preparazione dell'albero di Natale, con relativa gara, non priva di qualche colpo basso, per aggiudicarsi il privilegio di trovare la "famosa" pigna viola-fucsia (chi la recupera, dice la leggenda familiare, avrà fortuna tutto l'anno). A gennaio, nel riporre dentro gli scatoloni gli addobbi natalizi, avevo pensato bene di scombinare un po' le carte, visto che i soliti noti, prima di scartare ogni pacchetto, tastano subdolamente per individuare la forma dell'agognato oggetto. Avevo quindi incartato singolarmente un set di 8 pigne dorate, uguali per forma e dimensione allo scaramantico aggeggio, tanto per rendere difficile la vita a chi dico io. Naturalmente, gli uomini, che a me sembrano molto più competitivi delle donne, si sono dati un gran daffare, mettendo a caso, sull'albero, sfere di vetro, uccellini d'antan e paccottiglia assortita, pur di scartare un numero maggiore di pacchetti. Risultato? Come volevasi dimostrare, la pigna l'ha trovata uno dei tre.
Ma veniamo al menu, che mi ha dato l'opportunità di preparare il carré di maiale seguendo la ricetta che Luca Montersino ha insegnato ad alcuni corsisti durante una puntata della sua Accademia televisiva. Venerdì scorso, grazie alla dritta di un'amica, ho scoperto un macellaio milanese che commercia carni provenienti dall'azienda agricola di proprietà della figlia. Un vasto assortimento di pollame di prima qualità, carni bovine e suine, riso, farina di mais e molto altro. Il carrè è venuto squisito, e lo dice una che non ama particolarmente la carne di maiale. Seguiranno a breve le ricette.
la sua salsa di accompagnamento
crema inglese alla vaniglia e panna montata
complimenti ottimo menu !!!! bellissima la tradizione della pigna viola-fucsia....e complimenti a chi l'ha trovata !!!! un abbraccio...
RispondiEliminaGrazie,Mammalorita. In effetti, vado orgogliosa di aver introdotto questa tradizione; adesso anche mia figlia, quella sposata, quando fa l'albero con il marito apre la caccia alla "sua"pigna viola.
EliminaUn abbraccio
Ah, che commensali strabeati dovevate essere a fine pasto!!
RispondiEliminaOttimo menù Eugenia!!
E la pesca alla pigna è davvero una trovata carinissima!!
Un abbraccio!
Silvia, hai fotografato perfettamente la situazione di domenica post prandium!
Eliminache simpatica usanza quella della caccia alla pigna ! Il menù è perfetto per un pranzo in famiglia! Un bacione cara Eu, buona settimana...
RispondiEliminaBuon week end, Chiara. Questa settimana sono stata ultra impegnata, arrivo solo adesso, scusa.
Eliminaa casa mia la pigna viola è un alce argentato, ogni anno sparisce e si ritrova diverse volte ma alla fine troneggia sull'albero in un punto privilegiato , portando fortuna, speriamo, a tutti noi. complimenti per il menù, attendo la ricetta del mio conterraneo montersino.
RispondiEliminamariangela
Mariangela, non è che l'alce argentato l'avevi comprato allo shop del British Museum, vero? Perché ne ho uno anch'io :)
EliminaBellissima anche la tua tradizione!
Complimenti cara Eugenia, un menù invitantissimo ed una tradizione divertente! Aspetto le ricette
RispondiEliminaUn abbraccio
Bruna, spero di riuscire a metterle presto. Quella del carré ho visto che è sull'ultimo numero del magazine Alice.
EliminaUn abbraccio a te
ho fatto i tuoi flan di zucca quache gioeno fa e sono venuti benissimo e gustosissimi, un gran bel menù
RispondiEliminaCarmine, mi fa davvero piacere!
EliminaDel resto, la cuoca Cucurbita non è l'ultima arrivata e ne sa parecchio in fatto di ricette. Grazie della condivisione. A presto
wow che schiccheria! sono in attesa delle ricette. Sono anche in attesa di ispirazione per il menuù del 24 e del 26, perchè quest'anno saremo qui a Venezia. Mio figlio vuole gli anelli di calamari e di cipolla fritti...quindi vedremo che cosa mi inventerò per il 24...so che qui da te posso trovare diverse cose belle, spero di riuscire a replicarle.
RispondiEliminaA rileggerci presto
Fabi, anch'io sto meditando sui menu del 24 e 25. Non ho ancora le idee chiare anche perché, in questi giorni, sto producendo dolci a ritmo serrato per le varie occasioni benefiche e amicali della parrocchia. Oggi mi sembrava di stare in un laboratorio di pasticceria: ho sfornato pandolci genovesi (con una ricetta della mia amica Valeria), gingerbread profumatissimo, biscotti di frolla e tartellette con ganache al cioccolato e zenzero. Sono distrutta!
RispondiEliminaBacioni.
prova
RispondiEliminaI fratelli Caponi!
Eliminarimango sempre affascinata dalle tue ricette e dalle tue foto! sono sempre splendide entrambi...una creatività non indifferente! brava Eu come sempre. abbracci da ponente
RispondiEliminaBacioni, Puddin!
EliminaConfermo che il flan di zucca era stra-buono... e detto da una a cui non piace la zucca...... :)
RispondiEliminaVedi che dai e dai...te l'ho fatta piacere :))
RispondiElimina