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lunedì 9 dicembre 2013

Confettura di vin brûlé

Quest'anno, la mia confettura di Natale è ispirata al vin brûlé, la tipica bevanda, bollente e ristoratrice, che riporta immediatamente alla memoria panorami innevati, freddo dicembrino e carole natalizie. L'idea me l'ha data una carissima amica, la quale, organizzando un corso di cucina, ne ha inserita una simile nell'elenco. Io vi ho apportato le mie modifiche, aggiungendo del vino Porto che, secondo me, dà una certa rotondità al gusto complessivo della conserva e aumentando la gamma delle spezie.

 CONFETTURA DI VIN BRULE'

1 kg di mele Golden, acerbe
375 ml di vino rosso corposo
50 ml di Porto ruby
500 g di zucchero di canna Demerara
la scorza di una grossa arancia, non trattata
la scorza di mezzo limone, non trattato
10 g di cannella in stecche
1 cucchiaino di semi di coriandolo
1 cucchiaino di pepe nero di Sarawak
1/2 stecca di vaniglia
3 capsule di cardamomo (i semini contenuti all'interno)
3 stelle d'anice
8 chiodi di garofano
Procedimento
Il giorno prima. Lavare e sbucciare le mele;  privarle del torsolo e tagliarle a cubetti. Versare il vino e il Porto in una capace casseruola dal fondo pesante; unire lo zucchero, le scorze degli agrumi (prelevate con un pelapatate, solo la parte gialla) e le spezie, raccolte in un sacchetto di garza chiuso con uno spago da cucina. Portare a bollore, mescolando per far sciogliere lo zucchero. Unire le mele; far riprendere l'ebollizione poi spegnere il fornello; coprire con un foglio di carta forno e far macerare per tutta la notte, al fresco. 
L'indomani, rimettere la  casseruola sul fuoco e cuocere fino a quando le mele sono morbide. Eliminare la garza con le spezie e quasi tutte le bucce degli agrumi; frullare il resto in purea. Rimettere sul fuoco e far addensare fino alla giusta consistenza (105°C del termometro digitale). Invasare bollente nei vasi sterilizzati e ancora caldi; tappare con capsule nuove; capovolgere fino a raffreddamento.
Con queste dosi si riempiono 3 vasetti piccoli.

Annota bene: per questa confettura non usate un vino di comodo, ma un buon rosso corposo: il sapore ne guadagnerà. Si può utilizzare come una comune confettura, spalmata su fette di pane o come ingrediente di farcitura per biscotti o crostate, oppure potete servirla con dei formaggi di pregio, per esempio un cheddar stagionato.


9 commenti:

  1. Che delizia Eugenia!! Originalissima!!

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  2. ...e pure buonissima! :)
    un bacione!

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    1. Sì potrebbero sostituire le mele con le pere?

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    2. Secondo me si puo' fare benissimo.

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    3. PS scusa del ritardo con cui ti rispondo, ma a volte la posta Yahoo non mi segnala i commenti e devo fare periodicamente un controllo sulla pagina personale del blog.

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  3. Ciao Eugenia! Io, nonostante sia astemia, amo molto il vin brulè in versione liquida ;- ) Proverò la versione solida che vedo bene con il Castelmagno, che ne pensi? Certo che nella tua dispensa (e nelle tue ricette) ci sono spezie di ogni tipo! Dovrò sicuramente sostituire il pepe nero di Sarawak, che, lo ammetto, non avevo mai sentito nominare prima d'ora.

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    1. Rosissi, scusa, ma mi era sfuggito il tuo commento. Approvo l'abbinamento con il Castelmagno (ottimo) e non preoccuparti per il pepe; anche un comune pepe nero, purché fresco, andrà benissimo. Spesso, preparo queste cose un po' sfiziose proprio per consumarli, dato che faccio acquisti compulsivi quando entro in qualche drogheria ben fornita :)

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  4. Adoro il vin brulé e questa confettura la devo provare. Ho anche il Porto in casa :D

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  5. Paola, spero ti piacerà. Proprio oggi ho ricevuto parole di elogio da una persone che l'ha provata. Un abbraccio e grazie della fiducia.

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