Questi biscotti, nati negli USA negli anni '40 del secolo scorso, hanno conosciuto anche da noi una vasta popolarità diversi anni fa, quando moltissimi blog di cucina fecero a gara a pubblicarne la ricetta. Essendo allergica ai tormentoni, li ignorai completamente e solo pochi giorni fa mi sono tornati in mente decidendo di provare a farli. Devo dire che la loro fama è meritata poiché il contrasto tra la superficie croccante e l'interno morbido è molto indovinato e la lunga serbevolezza ne fa il prodotto ideale per un regalino natalizio. Ecco cosa ho trovato circa le sue origini sul sito Sandy Eats : "Ho fatto delle ricerche sull'origine del biscotto crinkle e non ho trovato molto. C'è un po' di folklore in cucina secondo cui la ricetta è nata come un biscotto crinkle al cioccolato sviluppato da Helen Fredell di St. Paul, Minnesota, intorno agli anni '40. Si dice che fossero così fantastici che la stessa Betty Crocker implorò Helen di darle la ricetta. Da allora si sono evolute molte varianti del biscotto crinkle. Sono particolarmente popolari durante il periodo natalizio perché lo zucchero a velo ricorda la neve.
I biscotti increspati devono essere morbidi, umidi e gommosi. L'effetto increspato si verifica quando l'esterno del biscotto si secca ma l'interno continua a cuocere e fa espandere il biscotto, causando delle crepe. Lo zucchero a velo spolverato intorno al biscotto aiuta a dare l'effetto di crepe più profonde e ha portato al nome del biscotto.".
Nota mia: Betty Crocker è un personaggio di fantasia creato nel 1936 dall'industria General Mills per promuovere libri di ricette di cucina e prodotti speciali per confezionare i dolci. Un po' come la Betty Bossi in Svizzera o la nostra Lisa Biondi, donne immaginarie ma perfette dee domestiche dell'epoca.
CHOCOLATE CRINKLE COOKIES
adattamento di una ricetta di Sonia Peronaci
Ingredienti per 30-35 biscotti
50 g di burro, a temperatura ambiente
200 g di zucchero semolato
3 uova medie, a temperatura ambiente
un cucchiaino di pasta di vaniglia (o estratto naturale)
un pizzico di sale
100 g di cioccolato fondente in pastiglie (per me Valrhona Caraibe 66%)
50 g di cacao in polvere
120 g di farina 00
100 g di farina di mandorle
8 g di lievito per dolci
zucchero a velo q.b.
Procedimento
Fondere in microonde il cioccolato e farlo intiepidire. Nella ricetta originale il cioccolato viene tritato finemente. Con la frusta a foglia, montare in ciotola il burro con lo zucchero semolato per circa 5 minuti. Unire poi le uova, uno alla volta, la pasta di vaniglia e il sale.Unire al composto il cioccolato fuso e intiepidito, il cacao setacciato con la farina 00, la farina di mandorle e il lievito. Mescolare bene; fare un panetto appiattito; fasciarlo nella carta forno e metterlo a rassodare in freezer per mezz'ora (o 40' in frigorifero). Trascorso questo tempo, togliere il panetto dal freezer e, con l'aiuto di un cucchiaio, ricavarne delle porzioni da 20 g circa (io le ho fatte leggermente più pesanti, circa 25 g), arrotolandole tra le mani cosparse di zucchero a velo (l'impasto è molto appiccicoso) fino a formare delle palline che andranno rotolate in altro zucchero a velo fino a rivestirle abbondantemente. Posizionare le palline, ben distanziate, su due placche ricoperte di carta forno. Cuocere i biscotti in forno statico, a 175°C, per circa 12-15 minuti, in base alle dimensioni. Farli raffreddare su una gratella. Si conservano a lungo (20 giorni) se riposti in una scatola di latta.
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