Durante la breve vacanza a Barcellona, ho potuto gustare un'ottima tartare di tonno. Il piatto era molto ben presentato e si sa che anche l'occhio vuole la sua parte.Tornata a casa, non ho voluto aspettare oltre , ho comprato un bel filetto di tonno freschissimo e tutto l'occorrente per la ricetta. Vi garantisco un figurone con gli ospiti! Per scongiurare il pericolo anisakis, congelare il pesce per almeno 96h a -18°C nel freezer di casa (l'optimum sarebbe poter disporre di un abbattitore, che raggiunge in breve tempo le basse temperature e garantisce una migliore conservazione del prodotto). In seguito, scongelare il tonno in frigorifero.
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la tartare di tonno del ristorante Barkeno, Calle Caspe, 17 Barcellona
300 g circa di filetto di tonno
1 avocado
1 lime
2 cucchiaini di capperi sott'aceto
1 cipollotto novello tritato finissimo
sale
una punta di Sambal Oelek (o un pezzetto di peperoncino fresco tritato)
1 cucchiaino di prezzemolo tritato
1/2 cucchiaino di senape delicata
1 cucchiaino di succo di lime
olio extravergine
Per guarnire:
pane carasau
spicchi di pomodoro
cipollotto
avocado
Sciacquare i capperi, asciugarli in un foglio di carta da cucina, tritarli grossolanamente. Lavare l'avocado, pelarne una metà cospargendola immediatamente di succo di lime e tagliandola a dadini minutissimi. Conservare il resto in frigo, ben avvolto in carta alu, per la decorazione. Tagliare a minuscoli cubetti il tonno, utilizzando un coltello molto affilato. Riunire questi ingredienti in una bacinella, aggiungere il prezzemolo trito e il Sambal Oelek. In una ciotolina stemperare un pizzico di sale nel succo di lime e nella senape, montare la salsetta unendo a filo l'olio, sempre sbattendo con i rebbi di una forchetta. Condire la tartare e tenere in frigo per una mezz'oretta. Al momento di andare in tavola, pressare un po' del preparato in un coppapasta messo al centro del piatto, guarnire con spicchi di pomodoro e fettine di avocado e cipollotto. Sfilare l'anello e conficcare sulla sommità della tartare un triangolo di pane carasau. Volendo, si potrà decorare con un giro d'olio frullato con un ciuffo di prezzemolo.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWpiXcJsF23jBO5mJslehTbJ6uKdSuCnPE8xVzwxgToeoF7moyGqEpddUqoH5N1_2LY1s-SglwAG4UvWvlPSkB9hIfW_KYagJAQHlk95B_BzunoKbiduRw1Y7iNOx1QiCIThkUkA/s400/tartare-tonno2.jpg)
ecco un'altra delle tue ricette che è come un regalo! grazie!
RispondiEliminae saludos con agua a la boca!!
mmmmm di delizia in delizia!
RispondiEliminaComplimentoni!E buona giornata!
saretta :)
uhmm, questa sera sto per fare una cheviche di tonno e ho pronto mango, zenzero, cetriolo :)
RispondiEliminaspettacolare...il tonno crudo è il pesce più buono che c'è!!!
RispondiEliminasempre complimenti!
Grazie(inchino profondo)!!!
RispondiEliminaVolevo mettere anche la foto dell'originale, ma aspetto di ricordarmi o ritrovare la ricevuta del ristorante, per dare un'informazione completa.
@Artemisia: "cheviche" significa una preparazione in cui il pesce viene cotto nel succo di agrumi? Ho visto la foto del piatto, davvero appetitoso.
eu
dunque, correggo dizione spero ora giusta: ceviche.
RispondiEliminaè un piatto dell'america latina ma in particolare del Perù.
pesce crudo a dadini cotto negli agrumi per mezz'ora e accompagnato con cipolla e frutta. Ho visto un sacco di variazioni. la mia ultima versione, tonno, mango, lime, zenzero, cetriolo, frutto della passione mi è piaciuta parecchio; ma penso si possa fare in un sacco di modi una volta esplorato il paradigma.
Credo mi lancerò anch'io sulla cheviche o ceviche che dir si voglia.
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