Due sabati fa siamo stati a casa di mia madre, al lago, e l'abbiamo trovata indaffaratissima: stava finendo di cuocere i pan de mej mentre, sul tavolo di cucina, troneggiavano tre esemplari appena sfornati di miascia, l'antica torta di pane di origine tremezzina. Tutta questa grazia di Dio era destinata ad un'asta benefica, finalizzata a raccogliere fondi per la parrocchia; abbiamo immaginato (pronostico confermato dai fatti) che si sarebbe scatenata, tra gli estimatori, la solita contesa a suon di vertiginose offerte al rialzo, per l'accaparramento dell'agognato dolce. Il fatto è che, ormai, più nessuno ha tempo o voglia di preparare la miascia con le proprie mani e quando capita l'occasione di poterne gustare una fetta, meglio ancora se preparata da persona di provata capacità, la festa è grande. La ricetta la potete trovare qui sul blog, ma non siate troppo fiscali con le dosi: la miascia è un dolce che si prepara a shtimm, a stima, secondo quello che offre la dispensa, e non saranno una pera o una mela in meno o in più a rendere questo dolce meno straordinario. Vi raccomando una sola cosa: non dimenticate il rosmarino. E' quello l'ingrediente segreto che dona un'aromaticità particolare alla miascia.
corro subito a leggere la ricetta: l'aspetto mi fa subito intuire che è uno di quei dolci che mi fanno impazzire!
RispondiEliminaMi incuriosisce l'aggiunta del rosmarino.....interessante!!!
RispondiEliminaLa Torta della mia infanzia (senza rosmarino e con gli amaretti)!!
RispondiEliminaProverò anche questa versione.
elena
ps sono mezza comasca :)
La torta mi piace molto..adesso cerco la ricetta!!
RispondiEliminaSono cosi affascinanti le ricette della tradizione!!
RispondiEliminaGrazie per questa chicca!
Caspita che buona deve essere, e poi adoro i ricicli.
RispondiEliminaBrava, arrivi a fagiolo, dalla montagna mi sono portata un sacco di pane da utilizzare al meglio.
RispondiEliminaMandi
fantastica torta Eu! mi ricordo di aver letto tanto tempo fa di questa ricetta! abbracci da ponente, P
RispondiEliminaDalle tue foto intuisco tutto: sapori, fragranze e l'amore per la cucina e la tradizione. Che acquolina e che bei pensieri.
RispondiEliminaSerena notte carissima
che meraviglia! una ricetta da tramandare assolutamente!!!!!
RispondiEliminaEugenia, grazie per questa ricetta tradizionale, mi sembra già di sentirne il profumo... Trovo che il rosmarino si sposi meravigliosamente con mele e pere!
RispondiEliminaGrazie veramente di cuore a tutte. Sono di volata; a breve anche la ricetta dei pan meini nella loro ultima versione (mia madre non fa mai una cosa uguale alla volta precedente....).
RispondiEliminaCiao
belle queste ricette tradizionali ! mi piace l'aggiunta del rosmarino, dona un sapore inconfondibile! buona settimana Eugenia...
RispondiEliminaCiao, Chiara. Grazie della visita; buona settimana anche a te.
RispondiEliminaPer elena: mi fa piacere conoscere una conterranea. Scrivimi ancora!
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