venerdì 29 maggio 2009

Esse di frolla

Direttamente dalla scatola dei biscotti di nonna Laura, che fa una ricetta trovata sul web parecchi anni fa.




400 g di farina
200 g di zucchero
200 g di burro (morbido)
3 tuorli d`uovo
2 albumi montati a neve
aroma di vaniglia
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale


Amalgamare i tuorli con la farina (setacciata con il lievito, un pizzico di sale, la vaniglia) e lo zuc­chero; unire il burro, gli albumi montati a neve. Lasciar riposare l'impasto per un'ora e mezzo al fresco. Riprendere l'impasto e formare con esso dei rotolini a cui si darà la forma di esse. In forno caldo a 180°C finchè appariranno dorati.

Nonna Laura segue fedelmente il procedimento, compreso il riposo dell'impasto. Per colmo di golosità, pennella le estremità delle Esse con un po' di cioccolato.

Cuori di frolla al mais

Preparati e consigliati dalla nonna Laura. Una ricetta della rivista La Cucina Italiana - febbraio 1995.



175 g di farina 00
150 g di farina di mais fioretto
150 g di burro
100 g di zucchero
50 g di pinoli
3 tuorli
1 cucchiaino di lievito per dolci
scorza di limone
vanillina
pizzico di sale
200 g di cioccolato fondente 50%

Setacciare le farine con il lievito. Sciogliere il burro a bagnomaria e lasciarlo intiepidire. Fare la fontana con le farine; porvi al centro il burro, lo zucchero, i tuorli, la vanillina e il pizzico di sale. Impastare velocemente il tutto, unendo un po' di scorza di limone grattugiata e i pinoli (tenerne da parte alcuni per la decorazione). Stendere la pasta a mezzo centimetro di spessore; ricavarne dei cuori con uno stampino, adagiare i biscotti sulla lastra del forno ricoperta dall'apposita carta, decorare con i pinoli rimasti. In forno caldo a 180°C per circa 12'. Una volta freddi, pennellarli parzialmente con il cioccolato fuso.

Salmone Tandoori con riso basmati e spinaci

Quando fa caldo, mi piace offrire dei piatti speziati che stuzzichino l'appetito. Ieri sera, ho presentato in tavola questo salmone, ricoperto da una salsa a base di yogurt e tandoori curry paste (idea presa dal numero di giugno di GoodFood, anche se la rivista suggeriva l'uso del Tikka masala curry paste). Se vi piace il piccante, ve lo consiglio.

Per 4 persone:

600 g circa di filetto di salmone
2 cucchiai di tandoori curry paste (lo trovate al Gigante)
150 g di yogurt greco
1 piccolo pomodoro (spellato e finemente tritato)
1 cucchiaio di olio
2 cipollotti
280 g di riso basmati
1/2 litro circa di brodo leggero o acqua salata

Per guarnire:
1/2 cipollotto di Tropea
1 lime
una manciata di spinaci baby

Spellare il salmone, privarlo delle eventuali lische, passarlo sotto acqua corrente, asciugarlo perfettamente, tagliarlo in quattro o più tranci. Versare lo yogurt (tenerne da parte un piccolo quantitativo-servirà per la guarnizione) in una terrina, unire la pasta di curry e il pomodoro tritato. Mescolare accuratamente e immergervi il salmone, ricoprendolo da ogni parte. Accendere il forno e portarlo a 180-200°C. Ricoprire una teglietta con carta forno, adagiarvi il pesce con tutta la sua salsa e cuocerlo per circa 15'. Nel frattempo, far rosolare, in un tegame antiaderente, i cipollotti tritati con l'olio. Dopo circa 5' unire il riso, insaporirlo nel soffritto, poi coprirlo con il liquido bollente. Mettere il coperchio e cuocere per circa 12'. Scoperchiare e sgranare il riso con una forchetta. Su un piatto da portata riscaldato stendere un letto di riso; adagiarvi sopra i filetti di salmone ormai cotti e decorare con il cipollotto Tropea tritato, gli spicchi di lime, qualche foglia di spinacio e un ciuffo di yogurt su ogni trancio.


Annota bene: lo stesso trattamento lo si può riservare alla carne di pollo.

mercoledì 27 maggio 2009

Non chiamiamolo Nasi Goreng...

...oppure sì? In fondo, mi pare di aver letto, il nome significa semplicemente "riso saltato". Non tutti gli ingredienti saranno ortodossi e sicuramente mancherà qualcosa di "fondamentale", ma cosa importa? A noi è piaciuto e tanto ci basta.



per 4 persone:
200 g di riso thaibonnet
300 g di petto di pollo
400 g di gamberi già sgusciati
2 grossi cipollotti
1 spicchio d'aglio
1 manciata di fagiolini
1 pezzetto di radice di zenzero
1 stelo di lemon grass
1 cucchiaio di salsa d'ostriche
1 cucchiaino di Sambal Oelek
1 cucchiaino di triplo concentrato di pomodoro
1 cucchiaio di curcuma
salsa di soya
2 uova
sale
olio di semi

Lessare il riso; scolarlo e tenerlo da parte. Battere le due uova con un po' di sale; preparare una frittatina morbida, farla raffreddare quindi tagliarla a striscioline. Scottare, in poca acqua salata, i fagiolini; scolarli e tagliarli in due longitudinalmente. Versare un paio di cucchiai d'olio in un wok; farvi rosolare i cipollotti, tagliati a rondelle con un po' del gambo verde, lo spicchio d'aglio, il lemon grass(privato delle guaine superficiali e tagliato sottilmente) e lo zenzero grattugiato. Dopo qualche minuto, unire il cucchiaino di Sambal Oelek, la salsa d'ostriche e il triplo concentrato. Mescolare per 2', aggiungere la curcuma e, in successione, il pollo tagliato a filetti, i gamberi e i fagiolini. Cuocere rapidamente, versando qualche cucchiaio d'acqua bollente se la preparazione tendesse a diventare troppo asciutta. Completare con il riso e la salsa di soya (dosarla con giudizio e a gusto), lasciando sul fuoco qualche minuto affinché tutto si insaporisca per bene.

lunedì 25 maggio 2009

Filetti di pesce san pietro allo zenzero

L'ispirazione l'ho presa da una rivista e ne è uscito un piatto estremamente indovinato, veloce e gustoso. Oltre al pesce san pietro, si possono usare altri pesci con carni sode quali la cernia o il rombo. Secondo me, il tocco che da carattere alla pietanza è il soffritto di scalogno e burro.



per due persone:
due bei filetti di san pietro
farina
olio e burro
1 scalogno
sale, pepe
1 limone non trattato
1 pezzetto di radice di zenzero (poca roba, dev'essere solo un profumo, non una dominante)
1/2 calice di Prosecco
2 rametti di timo

Tritare finemente lo scalogno; lavare e sfogliare i rametti di timo. Sbucciare e grattugiare lo zenzero. Lavare, asciugare e grattugiare la buccia di mezzo limone. In una padella antiaderente mettere a scaldare un filo d'olio e una noce di burro; farvi rosolare, per qualche minuto, lo scalogno, badando di non farlo colorire (tenere la fiamma del fornello molto bassa). Unire i filetti (leggermente infarinati), alzare la fiamma e cuocerli per pochi minuti su entrambi i lati. Sfumare con il vino, muovendo la padella per rendere la salsa ben fluida; salare, pepare. Spostare i filetti su un lato della padella, aggiungere lo zenzero, una spruzzata di limone e le foglioline di timo. Dare una mescolata, avendo l'accortezza di irrorare i filetti con la salsa. Completare con un po' di buccia di limone grattugiata e servire caldissimo.

Annota bene: taluni raccomandano di tritare lo zenzero, avvolgerlo in una garza e spremerlo nella pietanza. Operazione encomiabile ma, a parer mio, non fondamentale per la riuscita del piatto.

Michoteta (insalata di formaggio e cetriolo)

Con questo caldo, scoppiato improvvisamente e con temperature un po' sopra le righe, vien voglia di sperimentare nuove ricette e da chi trarre ispirazione se non dalla cucina medio-orientale? Questa insalata (per la verità, io la offro come stuzzichino apri-pasto) è di derivazione egiziana ed è deliziosa. Presa dal libro "La cucina del medio oriente e del nord africa" di Claudia Roden - traduzione a cura di Mariapaola Dèttore, l'ho lievemente modificata.



250 g di formaggio feta
1 piccolo cetriolo
1 limone
olio extravergine
1 grosso cipollotto
sale
pepe nero del mulinello


Sbriciolare la feta con una forchetta, unendo, se molto asciutta, un po' d'acqua;aggiungere il succo di limone (dosandolo a gusto) ed un filo d'olio.Mescolare accuratamente. Completare con il cetriolo, sbucciato e tagliato a dadini, e il cipollotto, precedentemente affettato, messo a bagno in acqua e ghiaccio per mezz'ora e successivamnete asciugato e tritato. Condire con una macinata di pepe ed eventuale sale (attenzione: la feta è gia sapida di suo).

Cacik

Il Cacik (si pronuncia giagik)è una preparazione turca che spesso viene servita come mezze in tutto il Medio Oriente e, talvolta, viene offerta come minestra fredda. La mia versione sta a metà tra quella di Claudia Roden (la cucina del medio oriente e del nord africa) e quella di Nigella Lawson (Forever Summer).




1 cetriolo (tipo olandese)
1 spicchio d'aglio (meglio novello)
2 confezioni di yogurt greco
1 ciuffo di menta fresca
pepe bianco
un filo d'olio

Sbucciare il cetriolo. tagliarlo in quattro longitudinalmente (io elimino la parte centrale, ricca di semi) e poi a dadolini. Metterlo dentro un colapasta e spolverizzarlo di sale. Lasciarlo a perdere acqua per una mezz'oretta. Grattugiare lo spicchio d'aglio o pestarlo nel mortaio con un pizzico di sale. Unire qualche cucchiaio di yogurt, mescolando accuratamente. Aggiungere il resto dello yogurt, le foglie di menta finemente tritate, una macinata di pepe. Completare con il cetriolo, ben scolato e asciugato con della carta da cucina. Versare in una ciotola e guarnire con un ciuffo di menta fresca e un filo d'olio (facoltativo).

Tortine primavera

Sono piccoli dolcetti che si mangiano in due bocconi. D'aspetto simile ai muffin ma diversi nel procedimento di esecuzione, queste tortine hanno incontrato un forte gradimento tra i bambini, forse attirati dalla colorata guarnizione. La ricetta, molto rimaneggiata, è ispirata a quella dei "Custard buns" pubblicata sul mensile GoodFood di marzo 2009. Mi incuriosiva l'aggiunta del preparato per custard, ed ora che queste buste si trovano facilmente anche nei nostri supermercati, ho voluto provare. Naturalmente, per un giudizio ponderato, dovrei provare a rifarli senza l'aggiunta del preparato per capire dove sta la differenza, ma per ora non mi sono ancora decisa.




1 busta di preparato per crema pasticcera
150 g di burro morbido
2 uova
6 cucchiai di latte
100 g di zucchero fine
150 g di farina 00
7 g di lievito per dolci
vaniglia
Per la guarnizione
1 busta di zucchero a velo (125g)
acqua
mompariglia

Accendere il forno a 180°C e preparare delle teglie da muffin per complessive 18 impronte. Ricoprirle con gli appositi pirottini di carta. Battere il burro con il preparato per crema pasticcera. Aggiungere, sempre montando con la frusta a K, le uova (uno alla volta) e il latte. Unire lo zucchero, infine la farina setacciata con il lievito e la vaniglia. Riempire ogni pirottino con un cucchiaio di impasto e cuocere per circa 15-20°C (ognuno si regoli con il suo forno) o finché uno stecco, posto al centro del dolce, ne uscirà asciutto. Far raffreddare. Mescolare lo zucchero a velo con poca acqua fredda, fino ad ottenere una pasta densa ed appiccicosa. Pennellare con il preparato un dolcetto, cospargerlo di mompariglia e proseguire in questo modo fino ad esaurimento tortine.


Annota bene: con le medesime dosi, ma usando una busta di preparato per budino al cioccolato e l'aggiunta di 150 g di gocce di cioccolato, avevo preparato una torta (24 cm diametro-cottura 35' circa) mica male.

sabato 23 maggio 2009

Era d'estate




Una bella lotta. Per me pari merito.

venerdì 22 maggio 2009

Il venait d'avoir 18 ans


 Quale versione vi piace di più? Per me, rimane insuperabile Dalida: magnifica!

mercoledì 20 maggio 2009

Confettura di fragole alla vaniglia e Kirsch


Per ogni chilogrammo di fragole:


500 g di zucchero di canna bio
succo di un limone e mezzo
1 stecca di vaniglia
1 mela verde
2 cucchiai di Kirsch

Il giorno prima - Lavare velocemente le fragole sotto acqua corrente. Asciugarle e privarle del picciolo. Tagliarle a pezzetti. Disporle in una terrina, irrorarle con il succo dei limoni, ricoprirle con lo zucchero di canna e i semi della stecca di vaniglia. Dare una mescolata, sigillare con della pellicola per alimenti e conservare in frigo per una notte.


L'indomani - Scolare le fragole, versare tutto il liquido in una casseruola insieme alla mela, sbucciata e tagliata a pezzetti. Cuocere per circa 20' o fino a quando comincerà ad addensarsi. Passare il tutto con il frullatore ad immersione. Rimettere sul fuoco, aggiungere le fragole e cuocere ancora per una decina di minuti (fare la prova piattino). A questo punto si potrà decidere se lasciare i pezzetti di fragola o dare una frullata generale (io frullo grossolanamente). Prima di invasare, a composto ancora bollente, aggiungere il liquore e mescolare accuratamente. Versare la confettura nei vasi sterilizzati, tappare, capovolgere. Con queste dosi si riempiono 3 vasetti medi.

Annota bene: ho usato lo zucchero di canna CTM bio di Esselunga. Di color avorio, ha sapore delicato ed è di media granulosità..

martedì 19 maggio 2009

Frittata di patate, cipollotti e zucchine in fiore

Giovedì sono tornata dal mercato rionale con un cartoccio di zucchine piccine, di quelle con ancora il fiore attaccato. Qualche ora dopo sono finite nella frittata, in compagnia di teneri cipollotti e una patata lessa.



12 zucchinette con il fiore
6 uova
1 patata media
3 cipollotti
sale, pepe nero, noce moscata
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
una noce di burro

Lessare la patata, lasciarla raffreddare, spellarla e tagliarla a fette. Far stufare, in una noce di burro, i cipollotti tritati (conservando un po' del gambo verde). Unire le zucchine tagliate a rondelle, facendole saltare a fiamma allegra per qualche minuto. Aggiungere le fette di patata e lasciarle insaporire brevemente; completare con i fiori di zucchina (lavati, privati del pistillo e tagliati a larghe falde). Rompere le uova in una terrina, batterle brevemente, salare, pepare e profumare con la noce moscata. Unire il grana e le verdure raffreddate. Cuocere la frittata in una padella unta con una noce di burro.



Polpettine di pollo allo zenzero

Una ricetta tratta a piene mani dalle video ricette della Cucina Italiana online. Molto semplici nella preparazione, il tocco dello zenzero conferisce loro quelcertononsoche che le rende estremamente appetibili.



per 4 persone:
550 g di petto di pollo
2 cipollotti
1 piccolissimo spicchio d'aglio (possibilmente novello)
1 pezzetto di radice di zenzero
25 g di mollica di pane ammollata nel latte
sale
Tabasco
pane grattugiato
olio di oliva

Tritare finemente i due cipollotti. Grattugiare l'aglio e lo zenzero sbucciati. Passare al mixer la polpa di pollo; unire i cipollotti, l'aglio, lo zenzero, la mollica di pane ben strizzata, sale e qualche goccia di Tabasco. Mescolare accuratamente. Formare, con le mani inumidite, delle piccole polpette, leggermente appiattite ai poli. Passarle nel pangrattato e rosolarle in olio d'oliva. Servire con insalata mista e una coppetta di maionese al wasabi.

lunedì 18 maggio 2009

Sformato di asparagi

Di fattura molto simile allo sformato di radicchio pubblicato due anni fa, questo composto si presta molto bene a riempire piccoli stampini monoporzione. Oltre gli asparagi, si possono alternare zucchine, broccoletti, carciofi, etc.etc.



Ingredienti per quattro sformati:

1 mazzo di asparagi verdi (600 g peso lordo)
una noce di burro
1 scalogno tritato
250 g di ricotta bene asciutta
2 uova
25 g di parmigiano grattugiato
sale
noce moscata
burro e semolino per gli stampini

Mondare gli asparagi privandoli della parte più legnosa, lavarli accuratamente e farli lessare in acqua bollente leggermente salata. Scolarli ancora un po' al dente, tenerne da parte 8 punte (serviranno per la guarnizione)e tagliare il resto a rondelle. Far insaporire per qualche minuto in un soffritto di burro e scalogno; ritirare dal fuoco e lasciar raffreddare. Tritare il tutto grossolanamente con un coltello. Prendere una terrina, versarci dentro la ricotta e mescolarla bene con l'aiuto di un cucchiaio di legno. Quando sarà diventata come una crema, unire le uova, uno alla volta, il grana, una grattata di noce moscata e il trito di asparagi. Mescolare accuratamente, regolare di sale, versare dentro quattro stampini imburrati e spolverati di semolino. Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti. Estrarli, aspettare un minuto poi sformarli su piatti individuali, guarnendo con le punte tenute da parte.

giovedì 14 maggio 2009

Gelato fiordilatte con salsa di fragole al vino rosso speziato


gelato fiordilatte:

350 ml di latte fresco
250 ml di panna fresca
1/2 baccello di vaniglia
un pizzico di sale
50 g di latte in polvere
1 cucchiaino di farina di riso
120 g di zucchero

Tagliare in due longitudinalmente la vaniglia, estrarne i semi con la lama di un coltello e unirli al latte e a tutti gli altri ingredienti raccolti in una pentola. Portare quasi a bollore, mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno. Ritirare dal fuoco, dare una frullata con il minipimer per amalgamare perfettamente gli ingredienti; far raffreddare. Mantecare in gelatiera.

Per la salsa di fragole al vino rosso:
400 g di vino rosso(Montepulciano d'Abruzzo)
75 g di zucchero
buccia di 1/2 limone non trattato
buccia di 1/4 di arancia non trattata
10 bacche di pimento della Giamaica
2 stelle d'anice
2 chiodi di garofano
2 pezzetti di stecca di cannella
5 grani di pepe di Szechuan
5 g di farina di riso
300 g di fragole

Mettere in una casseruolina il vino, lo zucchero, le scorze degli agrumi e le spezie. Porre sul fornello e, al bollore, calcolare circa 15' di cottura a fuoco moderato. Trascorso questo tempo, aggiungere la farina di riso diluita in un cucchiaio d'acqua fredda. Cuocere ancora 2' poi filtrare il preparato, facendolo cadere in una ciotola dove si saranno predisposte le fragole, lavate e tagliate a metà o in quarti a seconda della grandezza. Coprire con pellicola e lasciar raffreddare. Servire il dessert presentando due palline di gelato ricoperte dalla salsa di fragole.

Patate alla spagnola

Il perché del titolo penso vada ricercato nell'uso del Pimentón, la spezia tipica spagnola ottenuta da peperoncini di determinate varietà, essiccati e affumicati al fuoco di legna. Io ho trovato la ricetta su una rivista inglese, GoodFood di aprile, tanto per essere precisi. Insolite, piccanti con una nota di acidulo, queste patate si accompagnano bene ad una bella e succulenta bistecca ai ferri.



800 g di patate a pasta gialla
3 cucchiai di passata di pomodoro
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaio di pimentón(o paprica piccante)
sale, pepe nero
2 spicchi d'aglio novello
il succo di 1/2 limone

Pelare, lavare e tagliare a tocchi le patate. Mescolare, in una ciotola, la passata di pomodoro, il pimentón , l'olio. Immergervi le patate e ricoprirle del preparato. Versare il tutto in una teglia foderata di carta forno; salare e pepare.Unire gli spicchi d'aglio, leggermente ammaccati. In forno caldo a 200°C per circa 40'. Quando mancano 5' a fine cottura, aggiungere il succo di limone. Cospargere, alla fine, di prezzemolo trito.

Minestra di piselli e gnocchetti al prosciutto


Ingredienti per 3 o 4 persone

brodo di gallina
150 g di piselli (peso netto)

per gli gnocchetti:
25 g di burro
100 g di acqua
45 g di farina
1 uovo
30 g di grana grattugiato
60 g di prosciutto cotto
sale
un pizzico di noce moscata

Mettere in una casseruola l'acqua, il burro e un pizzico di sale. Portare a bollore, ritirare dal fuoco e gettarvi, in un sol colpo, la farina. Mescolare con un cucchiaio di legno finché il tutto sarà ben amalgamato; riportare sul fuoco, cuocendo a calore moderato fino a quando il composto diventerà liscio ed omogeneo e si staccherà dalle pareti della pentola (basteranno 3 o 4 minuti). Mettere a raffreddare. Nel frattempo, con l'aiuto di un grosso coltello, tritare il prosciutto il più finemente possibile. Amalgamare alla pasta, completamente fredda, l'uovo, facendolo assorbire perfettamente. Profumare con la noce moscata e completare con il grana e il prosciutto tritato. Travasare l'impasto nel sac à poche munito di bocchetta liscia Ø 14mm. Portare a bollore il brodo, gettarvi i piselli e, successivamente, far cadere dei piccoli gnocchetti, lunghi circa 1,5 cm. Cuocere il tutto per 5' e servire.

mercoledì 13 maggio 2009

Maggio: il mese di Maria e delle rose











Oggi, 13 maggio, anniversario della prima apparizione della Madonna a Fatima (1917).
La mia rosa preferita, la Palais Royal (Meilland), è sbocciata in tutto il suo splendore.

Papavero le dedica un haiku:

pura meraviglia la tua rosa!
innocenza
turgore
ricercatezza con nonchalance
inesorabilmente splendida



Auguri a tutti quelli che compiono gli anni in questo bel mese.

lunedì 11 maggio 2009

Minestra di riso e gnocchetti di semolino

Da una ricetta di Laura Ravaioli. Un paio di settimane fa, ho servito l'ultimo bollito della stagione utilizzando un pezzo di reale di manzo (macelleria di Carrù) del peso di quasi due chili. Con il brodo ottenuto ho preparato un paio di minestre dal sapore antico,di quelle che consolano lo spirito. In special modo mi è piaciuta questa minestra con il riso e gnocchetti di semolino aromatizzati al limone.



Per 4 persone:


2 uova
un pizzico di sale
50 g di parmigiano grattugiato
150 g di semolino
buccia grattugiata di un limone non trattato (quantità a piacere)
noce moscata
un litro e mezzo circa di brodo di carne
120 g di riso per minestre

Battere brevemente le uova con un pizzico di sale; mescolare il semolino con il grana, la rapatura di limone e abbondante noce moscata. Unire i due composti, ottenendo un impasto piuttosto sodo. Con l'aiuto del sac à poche munito di bocchetta liscia (Ø 14mm) formare dei piccoli gnocchetti, lunghi circa 1,5 cm, che si faranno cadere nel brodo bollente. Unire anche il riso e cuocere per circa 10 minuti.

Annota bene: La Ravaioli consigliava di preparare gli gnocchetti utilizzando due cucchiaini da tè ma l'impasto, gonfiandosi in cottura, tende a diventare una specie di grosso canederlo. Fatta la prova, ho preferito utilizzare il sac à poche e fare degli gnocchetti più piccoli.
Se si vuol ottenere un brodo più limpido, lessare a parte gli gnocchetti (sempre in un po' di brodo), scolarli e sistemarli in un sol strato su un piatto di ampie dimensioni. Al momento di servire la minestra, riscaldarli per un minuto nel brodo bollente.

domenica 10 maggio 2009

Auguri mamme!

Rosa Pierre de Ronsard di Meilland

CHE COS’È UNA MAMMA


Rititì lo vuoi saper tu

Che cosa è una mamma?

Nessuno, nessuno dei bimbi lo sa.

Un bimbo nasce e ...va.

Lo sanno, ma forse, ma tardi

quelli che non l'hanno più.

Rititì che pensi e mi guardi,

Rititì lo vuoi saper tu?


Una mamma è come un albero grande

che tutti i suoi frutti dà:

per quanti gliene domandi

sempre uno ne troverà.

Ti dà il frutto, il fiore e la foglia,

per te di tutto si spoglia,

anche i rami si toglierà.

Una mamma è come un albero grande.

Una mamma è come una sorgente.

Più ne toglie acqua e più ne getta.

Nel suo fondo non vedi belletta:

sempre fresca, sempre lucente,

nell’ombra e nel sole è corrente.

Non sgorga che per dissetarti,

se arrivi ride, piange se parti.

Una mamma è come una sorgente.

Una mamma è come il mare.

Non c’è tesori che non nasconda,

continuamente con l’onda ti culla

e ti viene a baciare.

Con la ferita più profonda

non potrai farlo sanguinare,

subito ritorna ad azzurreggiare.

Una mamma è come il mare.

Una mamma è questo mistero:

tutto comprende, tutto perdona,

tutto soffre, tutto dona,

non coglie fiore per la sua corona.

Puoi passare da lei come straniero,

puoi farle male in tutta la persona.

Ti dirà: "Buon cammin, bel cavaliero!"

Una mamma è questo mistero.

(Francesco Pastonchi)




Grazie, Mamma!!!

sabato 9 maggio 2009

Gelato alla crème brulée

Veramente delizioso questo gelato: la profumata e densa crema alla vaniglia viene arricchita, quasi alla fine della mantecazione, da una croccante granella al caramello che la rende irresistibile. L'idea del caramello con il bicarbonato l'ho presa da un sito americano e devo dire che è stata una piacevole scoperta.




Per la crema:

300 g di panna fresca
400 g di latte fresco intero
1 stecca di vaniglia
120 g di zucchero
5 tuorli
un pizzico di sale
1 cucchiaino (5g) di farina di riso

Per la granella al caramello:

200 g di zucchero
6 cucchiai di acqua
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio

Scaldare il latte e la panna con la stecca di vaniglia tagliata in due longitudinalmente. Battere i tuorli con lo zucchero, il pizzico di sale e la farina di riso. Unire, piano piano, il liquido caldo, mescolando con una frusta. Mettere sul fornello, a calore debole, e portare quasi al punto di ebollizione (i fatidici 82°C)mescolando con il cucchiaio di legno. La crema sarà pronta quando velerà il cucchiaio. Versarla in una bacinella, filtrandola da un colino a maglie strette, e lasciarla raffreddare. Conservare in frigo.


Nel frattempo, preparare il caramello.
Mettere in una casseruolina lo zucchero e l'acqua; portare a bollore e lasciare che lo zucchero cominci a prendere un colore ambrato: occorreranno circa 10'. Quando il caramello sarà pronto, togliere la casseruolina dal fuoco e incorporare il bicarbonato, mescolando brevemente. La massa cambierà immediatamente di colore, diventando di un bel nocciola, e si inspessirà. Versare il preparato su un foglio di carta forno leggermente imburrato e lasciarlo raffreddare. Prenderne circa 1/3 (va a gusto), metterlo in una busta di robusta plastica per alimenti e sbriciolarlo grossolanamente con il pestacarne. Il resto tagliarlo con un coltello in pezzetti più grossi: servirà per la decorazione finale.


Quando la crema sarà ben fredda, mantecarla in gelatiera aggiungendo le briciole di caramello verso la fine.





Dietro suggerimento di Federica, con questa ricetta partecipo alla raccolta Al gelato non rinuncio mai! del blog Buoni e veloci della milanese Stefania.

Ananas speziato al gratin



1 ananas fresco
2 cucchiai di zucchero di canna Demerara
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di cassia in polvere
1 pizzico di pimento in polvere
1 cucchiaio di bacche di pepe Szechhuan
una noce di burro

Sbucciare l'ananas, tagliarlo in quattro longitudinalmente, privarlo della parte centrale fibrosa e affettarlo ad un medio spessore. Imburrare una pirofila da forno, distribuirvi le fette di ananas in un solo strato, cospargerle con il miscuglio di zucchero e spezie. Infiocchettare con un po' di burro. Mettere sotto il grill rovente finché lo zucchero comincerà a caramellare (basteranno pochi minuti). Per chi possiede lo speciale cannello per la crème brulée, consideri arrivata l'occasione di avvalersi del prezioso strumento :DD
Distribuire l'ananas nelle ciotole individuali e guarnire con un ciuffo di menta fresca e una pallina di gelato allo yogurt, alla vaniglia o alla crème brulée.



Salmone alle spezie



500 g di filetto di salmone
1 limone non trattato
1 spicchio d'aglio novello
2 cipollotti
2 cucchiaini di Ras-el-Hanout (miscela di spezie per cous-cous)
1 cucchiaio d'olio

Risciacquare, asciugare e tagliare in 4 tranci il filetto (conservando la pelle). Grattugiare la scorza del limone, lasciandola cadere in una terrina. Aggiungere il succo del limone, l'olio, lo spicchio d'aglio ridotto in crema, i cipollotti tritati finemente, l'olio e le spezie. Mescolare bene gli ingredienti con i rebbi di una forchetta, unire il salmone e farlo insaporire, al fresco, per un'oretta. Cuocere in forno caldo a 190°C per circa 15'.
Annota bene: si può cuocere anche in microonde, funzione CRISP, per circa 8'. Controllare a vista.

Fragole alla Ugo

Ugo chi? Ma il Tognazzi, diamine! La preparazione, nella sua semplicità, va eseguita seguendo attentamente tutti i passaggi. Raccomando il lavaggio delle fragole nel vino bianco: il sapore se ne avvantaggerà infinitamente.




Fragole (400g), vino bianco, zucchero a piacere, 1 cucchiaino di aceto di lamponi. Eventuale menta per guarnire.

Lavare le fragole col picciuolo nel vino bianco. Togliere il picciuolo, tagliarle a metà, metterle in una ciotola e spolverarle di zucchero. Versare l'aceto goccia a goccia e mescolare pazientemente fino a quando "sudano" (così prescrive Ugo). Guarnire con la menta e servire. Personalmente, lascio le fragole ad insaporirsi per almeno mezz'ora, prima di presentarle in tavola. Si accompagnano bene a della panna fresca semi-montata o al gelato alla crème brulée.

mercoledì 6 maggio 2009

Crostata al cioccolato


La ricetta è anzianotta (40 anni) ma ancora valida. La fonte è la rivista La Cucina Italiana, precisamente il numero di aprile 1969. Ho apportato qualche modifica ai quantitativi del ripieno poiché il composto mi sembrava eccessivamente ricco e zuccherino.


Per la frolla:
200 g di farina 00
100 g di burro
100 g di zucchero
2 tuorli
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di pasta di vaniglia (o i semi di 1/2 baccello)

Per il ripieno:
50 g di burro
50 g di fecola di patate
400 g di latte intero fresco
150 g di cioccolato fondente
200 g di farina di mandorle
1/2 cucchiaino di pasta di vaniglia
150 g di zucchero
4 tuorli
1 cucchiaiata di Rhum
6 o 7 savoiardi ridotti in polvere

Preparare la frolla nel solito modo. Foderare con essa uno stampo da crostate con il fondo mobile, rivestito di carta forno tagliata a misura. Riservare in frigo per almeno 1 ora.* Nel frattempo, far sciogliere in una casseruola il burro. Unire la fecola, mescolando con un cucchiaio di legno. Quando sarà ben amalgamata, versarvi sopra, poco alla volta, il latte caldo. Cuocere il composto finché starà per spiccare il bollore; unire allora la polvere di mandorle, il cioccolato fatto a pezzetti, la vaniglia e lo zucchero. Lasciare sul fuoco finché il cioccolato sarà sciolto perfettamente (basterà un minuto)e tutti gli ingredienti ben amalgamati. Versare il tutto dentro una ciotola e lasciar raffreddare, mescolando spesso. Unire i tuorli, uno alla volta, all'impasto freddo. Profumare con il liquore. Estrarre lo stampo dal frigo,bucherellarne il fondo con i rebbi di una forchetta, spolverizzarlo con le briciole di savoiardo. Riempirlo con il composto, livellando la superficie. Cuocere in forno a 180°C per circa 50 minuti.


* non faccio più riposare la pasta frolla in frigo, prima di stenderla, da quando ho avuto conferma,da signore più esperte di me, che l'operazione è superflua. Leggere qui

Insalata di avocado, spinaci e bacon

Altra insalata ispirata dalla rivista Good Food. Saporita e nutriente, se siete a dieta guardate e passate oltre...non fa per voi.




150 g di spinaci novelli
150 g di fagiolini
100 g di pancetta affumicata tagliata a dadolini
una decina di funghi champignons
1 avocado
4 fette di pancarré ai cereali

Per il condimento:
1 cucchiaio di senape all'antica
1 cucchiaio di aceto di vino rosso
3 cucchiai di olio extravergine
1 cucchiaio d'acqua
sale, pepe del mulinello

Lavare gli spinaci, asciugarli e disporli nell'insalatiera. Lessare per 3 minuti, in poca acqua bollente salata, i fagiolini; scolarli e tenerli da parte. Pulire i funghi, tagliarli a fettine e saltarli in padella con pochissimo olio. Trascorsi 3 minuti, scolarli e metterli dentro un colino a perdere l'acqua di vegetazione residua. Mettere la pancetta a dadini dentro una padella antiaderente e cuocerla a fuoco vivo finché sarà croccante. Metterla ad asciugare su un foglio di carta assorbente. Nel grasso rimasto (se ne avete il coraggio, sennò tostate il pane a secco) far colorire il pane, tagliato a piccoli cubi. Pelare l'avocado e tagliarlo in spicchi. Disporre tutti gli ingredienti nell'insalatiera (meno il pane) e condirli con la salsina alla senape. Decorare con il pane croccante.

Gnocchi di melanzane al sugo di pomodoro e santoreggia

Una ricetta di Laura Ravaioli. La polpa delle melanzane, cotte in forno, viene mescolata con uovo, farina, grana e basilico tritato. Una volta lessati, gli gnocchi si condiscono con un sugo di pomodori ramati e santoreggia (l'erba aromatica che profuma d'estate) e si servono spolverati di scamorza affumicata grattugiata. Squisiti!




Per gli gnocchi:

2 melanzane di medie dimensioni (circa 400 g cad.)
1 uovo
250 g di farina
50 g di grana grattugiato
sale e pepe del mulinello
8-10 foglie di basilico

Per il sugo:

300 g di polpa di pomodoro
1 piccola cipolla
olio extravergine
un po' di santoreggia
sale e pepe


Lavare le melanzane, tagliarle a metà per la lunghezza, cuocerle in forno per 30-40'. Estrarre la polpa (se ne dovrebbe ottenere circa 500g) e tritarla finemente con un coltello. Farla asciugare in padella per qualche minuto poi lasciarla raffreddare. Unire l'uovo, la farina, il grana, il basilico tritato, sale e pepe. Trasferire il composto in una sacca da pasticceria munita di bocchetta liscia. Farlo cadere, in abbondante acqua bollente salata, in pezzetti di circa 3 cm, tagliandoli man mano con la lama di un coltello. Gli gnocchi sono pronti quando vengono a galla. Scolarli bene con un ramaiolo e condirli con il sugo di pomodoro. Servire gli gnocchi di melanzane cosparsi di provola affumicata grattugiata. Le dosi dovrebbero sfamare 4-5 persone.

Annota bene:
per 3 persone ho utilizzato 330 g di polpa di melanzane, 160 g di farina, 1 uovo, 30 g di parmigiano, basilico. Le due melanzane le ho cotte intere (ho solo inciso la buccia con qualche taglio obliquo) in microonde alla massima potenza per 12'.