domenica 30 dicembre 2007

Le chiocciole e i rotoloni briosciosi


Tra le innumerevoli ricette di lievitati che circolano per il web, ritengo queste due davvero notevoli, per bontà e velocità di preparazione, nonché per la gradevolezza degli ingredienti, abbinati in modo indovinato. Sono ricette di Elena DG di Macerata. Grazie, Elena! Ogni volta che ripropongo queste specialità, fioccano gli applausi.




CHIOCCIOLE DI PANE AL GORGONZOLA E NOCI
Ingr. 300 gr di farina (mista 0 e 00), 40 gr di burro fuso e intiepidito, 12 gr di lievito di birra fresco, 50 ml di latte tiepido, un uovo a temperatura ambiente, sale e acqua q.b.
Per il ripieno: 150 gr di gorgonzola, 80 gr di noci, 150 gr di formaggio da spalmare.

Sciogliere il lievito nel latte e poca acqua con 1 cucchiaino di zucchero, lasciar riposare per 5-10 minuti. Poi impastare tutti gli ingredienti ed aggiungere un po’ di sale. Formare una palla con l’impasto che dovra’ essere un po’ più morbido del pane normale (tipo pain brioche) e porre a lievitare coperto da un canovaccio fino al raddoppio del volume. Riprendere l’impasto, sgonfiarlo e dividerlo in due. Stendere le due metà in rettangoli di circa 15 cm di larghezza e 35 di lunghezza. Spalmare di formaggio i due rettangoli, lasciando un bordo di circa 2 cm e mezzo. Porre sul formaggio spalmato dei pezzettini di gorgonzola e di noci. Avvolgere nel senso della lunghezza, arrotolare su se stessi i due rotoli (separatamente) a formare due chiocciole. Con il coltello, praticare delle piccole aperture sulla superficie delle chiocciole e distribuire sulla superficie del sale grosso. Porre a lievitare in forno a 40-50 ° fino al raddoppio. Cuocere in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti circa. Tagliare a fettine la chiocciola o…mangiarla a morsi!
Elena D.G.- Macerata



Rotolo briochoso al radicchio

INGR: 350-400 gr di farina (0 e 00), 20 gr di lievito di birra, 60 ml di latte tiepido, 1 cucchiaino di zucchero, 60 ml di olio e.v., 2 uova, sale.
Per il ripieno: un cespo di radicchio, una salsiccia o della pancetta, parmigiano grattugiato a volontà.

Tagliate il radicchio a striscioline sottili e stufatelo in pentola con dell’olio extravergine. Quando sarà ormai quasi cotto, aggiungete la salsiccia sbriciolata e sfumate con un dito di vino. Salate e pepate.
Nel frattempo, preparate l’impasto sciogliendo il lievito nel latte tiepido con lo zucchero. Lasciate riposare qualche minuto e poi aggiungete la farina, le uova non fredde, l’olio ed iniziate ad impastare. Per la quantità di farina, regolatevi in base ai liquidi. Aggiungete il sale solo verso la fine ed impastate ancora. L’impasto deve risultare liscio e morbido come quello di un pain brioche.
Mettete in una ciotola unta leggermente e ponete a lievitare coperto, in forno a 40 gradi, fino al raddoppio.
Stendete poi l’impasto ed ottenete due rettangoli (spessore circa mezzo cm, non meno). Disponete il radicchio con la salsiccia e spolverizzate con abbondante parmigiano. Arrotolate a mo’ di biscotto arrotolato dolce e ponete di nuovo a lievitare in forno intiepidito per mezz’ora. Spennellate di rosso d’uovo e cuocete poi a 190 gradi per circa 20-25 minuti.
Elena D.G.-Macerata


Note: Nella seconda ricetta, uso 5 o 6 cespi di radicchio tardivo trevisano, soffritti con uno scalogno e unisco 3 salsicce (esselunga)del tipo "tritato al coltello".

venerdì 28 dicembre 2007

Patate arrosto croccanti

Un segreto semplicissimo, che però consente di ottenere delle patate al forno veramente ottime. Trucco imparato dall'affascinante Nigella Lawson e subito adottato dal mio consorte, felice come una pasqua di poter mangiare delle patate arrosto croccanti fuori e morbide dentro. La ricetta di Nigella prevede grasso d'oca come condimento, ma noi abbiamo utilizzato del semplice olio extravergine.



Patate da forno, preferibilmente con buccia rossa e pasta gialla
semolino
sale, pepe, olio extravergine

Sbucciare le patate, tagliarle a tocchi triangolari e lavarle. Cuocerle, per pochi minuti, in acqua bollente salata. Scolarle, passarle nel semolino, adagiarle su una placca rivestita da carta forno. Salare, pepare e irrorare con poco olio extravergine. Mettere in forno caldissimo (210°C) fino a doratura.

Quenelles di formaggio


Da servire con il salmone affumicato Balik .

Occorrente:
caprini freschi
capperini sott'aceto
scorza di limone bio o lime grattugiata
una lacrima d'olio extravergine leggero

Mescolare bene, formare delle quenelles e servire con crostini di pan carré tostati, in accompagnamento al salmone affumicato.

Insalata piatto unico

ovvero: come ti riciclo la tacchinella ripiena natalizia.



Occorrente:
misticanza di insalate
spicchi di mandarino pelati al vivo
pinoli e noci pecan leggermente tostati
cranberries disidratati
Philadelphia, o altro formaggio simile, tagliato a cubetti
avanzi di tacchinella ripiena
vinaigrette

Disporre in bell'ordine tutti gli ingredienti in un'insalatiera e condire con una vinaigrette a base di: sale, pepe bianco macinato al momento, olio extravergine del lago di Como, aceto ai lamponi.

martedì 25 dicembre 2007

Luce, Pace, Amore


La pace guardò in basso
e vide la guerra.
"Là voglio andare" disse la pace.
L'amore guardò in basso
e vide l'odio.
"Là voglio andare" disse l'amore.
La luce guardò in basso
e vide il buio.
"Là voglio andare" disse la luce.
Così apparve la luce
e risplendette.
Così apparve la pace
e offrì riposo.
Così apparve l'amore
e portò vita.


L. Housman

sabato 22 dicembre 2007

I profumi del Natale


Dicono che la memoria olfattiva sia così potente da associare ad un odore un'immagine emozionale. Quando questo odore viene risentito dopo anni, la memoria olfattiva attiva il sistema endocrino per riprodurre con i neuro-chimici l'emozione o lo stato d'animo che accompagnò l'odore nel passato. Per me, l'emozione del Natale è associata al profumo del muschio fresco nel presepe, alla fragranza pungente e dolce dei rami di alloro e calicanto disposti nel vaso, in sala da pranzo, all'aroma frizzante delle scorze di mandarino messe ad essiccare sulla stufa economica.



Buon Natale, cari amici visitatori del mio blog! Che queste giornate siano serene e piene di fragranze piacevoli ed evocative, da ricordare nei giorni a venire.

mercoledì 19 dicembre 2007

Pecan Crusted Chicken Salad

Mangiata in un T.G.I. Friday's sulla 47 Broadway, a Manhattan, e trovata gustosa, nonostante il luogo di perdizione in cui me l'hanno servita.




Per ogni piatto occorre:
1 fetta di petto di pollo, impanata con un mix di noci pecan, finemente tritate, un po' di pangrattato, spezie per chili o paprika e il solito uovo. Si frigge e si lascia raffreddare, poi si taglia parzialmente a striscioline. Si dispone in una bella ciotola della lattuga romana tagliata a strisce, una manciata di cranberries secchi, noci pecan tagliate a pezzi, bocconcini di formaggio tipo Roquefort, sedano a fette e spicchi di mandarino pelati al vivo. Si condisce con una vinaigrette al balsamico e si serve con il petto di pollo accomodato sopra.

giovedì 6 dicembre 2007

Elogio del budino Elah



Non c'è nulla che mi ricordi l'infanzia più del budino Elah. Al cioccolato, of course. La nonna cercò in tutti i modi di portare me, mio fratello e i miei cugini sulla retta via del budino casalingo, fatto con latte, farina, uova, zucchero e buon cioccolato svizzero, ma invano: "O L'ELAH, O NIENTE!". Quando, un paio di volte, le nostre mamme tentarano di somministrarci un'altra marca di budino, sperando non ce ne accorgessimo, le smascherammo al volo. E furono lamenti e recriminazioni a non finire, essendo costretti a trangugiare, obtorto collo, la vile imitazione. Ricordo che, a sedici anni, ne mangiavo ancora una scodella da mezzo litro ogni sera, a guisa di dessert. Ma allora pesavo 42 chili e potevo ben permettermelo! Seguendo la consolidata tradizione, ho trasmesso l'imprinting alle figlie che, entrambe maggiorenni, ancora lo richiedono spesso. Inoltre, come argutamente mi ha fatto notare la figlia minore Giulia, la casa produttrice ha mantenuto la buona creanza di dare del lei al consumatore, mentre lo guida nella preparazione del budino.



Vista l'esperienza di lungo corso, mi permetto di suggerire il secondo metodo di cottura, che abbrevia di qualche minuto l'operazione.
Invece di mescolare subito la polvere Elah al latte, rallentando il raggiungimento dell'ebollizione a causa del continuo rimestare a cui si è obbligati, porto a bollore il solo latte, lo tolgo per un momento dal fornello, aggiungo il preparato, mescolando con un frustino, e riporto sul fuoco. Tre minuti di cottura e il budino si può versare negli stampini, precedentemente inumiditi d'acqua.

mercoledì 5 dicembre 2007

Centrifuga per insalata


Praticissima questa centrifuga:
  • una semplice pressione sul pistone centrale è sufficiente per far girare il cestello come una trottola
  • la sua forza centrifuga permette di asciugare perfettamente l'insalata, senza rovinarne le foglie
  • una seconda pressione sul freno (bottoncino nero a sinistra), arresta immediatamente il cestello
  • ottima stabilità, grazie alla base antiscivolo



Centrifuga per insalate OXO

martedì 4 dicembre 2007

Risotto al radicchio tardivo

E' una versione piuttosto dietetica ma non priva della sua attrattiva.




Per due persone:
150 g di riso Carnaroli*
un filo d'olio extravergine
uno scalogno
un cespo di radicchio tardivo di Treviso
mezzo bicchiere di Prosecco di Valdobbiadene
brodo leggero
2 cucchiaio di yogurt greco Fage 2%
1 cucchiaio di Parmigiano grattugiato
un cucchiaio di bacche rosa

Soffriggere lo scalogno in pochissimo olio, unire il radicchio lavato e tagliato a striscioline, lasciarlo leggermente appassire. Aggiungere il riso, farlo tostare per qualche minuto, sfumare con il vino precedentemente riscaldato. Quando il vino sarà del tutto assorbito, unire il brodo, poco alla volta, portando a cottura. Mantecare con lo yogurt e il Parmigiano grattugiato, profumando il risotto con le bacche rosa frantumate.

*nei risotti con le verdure occorrerebbe il Vialone Nano ma, in questo periodo, ho in dispensa, già aperto, un sacchetto da due chili di ottimo Carnaroli, della ditta Zacchetti-Crepaldi - Cascina Malpaga - Rosate (Mi). E' un riso talmente buono e tiene così bene la cottura che lo uso in ogni preparazione.

domenica 2 dicembre 2007

Tagliolini gratinati alla Maria Callas

Per preparare questi tagliolini, mi sono ispirata ad una ricetta contenuta nel libro "La Divina in cucina-il ricettario segreto di Maria Callas". La grande cantante lirica amava la buona cucina e, sovente, si faceva dettare dai cuochi dei migliori ristoranti del mondo le ricette dei piatti che più le erano piaciuti. Questa, insieme alla ricetta del Carpaccio, le venne donata dall'Harry's Bar di Arrigo Cipriani, a Venezia. Io ho cambiato le dosi e il procedimento ma la sostanza rimane la stessa. Un piatto dal gusto un po' Anni Sessanta, ma ancora proponibile e, almeno dai miei commensali domenicali, molto gradito.




Ingredienti per otto persone:
500 g di tagliolini all'uovo (Rana is the best)
burro freschissimo q.b.
80 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
150 g di prosciutto cotto
una béchamel fatta con:
30 g di farina
30 g di burro
4 dl di latte
sale, pepe bianco, noce moscata
burro e pangrattato per la teglia

Preparare la béchamel nel solito modo ossia: far fondere il burro, unire la farina setacciata, mescolare per farla sciogliere bene, aggiungere gradualmente il latte freddo, aiutandosi con una frusta per non formare grumi. Raggiunta l'ebollizione, abbassare il fuoco e cuocere la salsa per una decina di minuti, mescolando spesso con un cucchiaio di legno. A fine cottura, aggiungere un pizzico di sale, una macinata di pepe e una grattugiata di noce moscata.
Nel frattempo, mettere a bollire l'acqua, salarla e gettarvi i tagliolini. Scolarli al dente (conservando mezzo bicchiere dell'acqua di cottura), versarli in una terrina e condirli immediatamente con il burro e parte del grana. Tagliare a listerelle il prosciutto e unirlo al composto. Se i tagliolini dovessero sembrare troppo asciutti, unire l'acqua tenuta da parte. Aggiungere due o tre cucchiaiate di béchamel e amalgamare accuratamente. Ungere di burro una pirofila da forno e cospargerla di pangrattato. Con l'aiuto di un forchettone e di un mestolo, attorcigliare i tagliolini formando una specie di nido. Si dovranno ottenere otto porzioni. Disporre i nidi nella pirofila, versare sopra ognuno di essi qualche cucchiaiata di béchamel e spolverare con il grana rimasto. Gratinare in forno caldo a 190°C per circa 10 minuti.




Aggiornamento 2024 Su YouTube ho trovato il filmato in cui un cuoco dell'Harry's Bar esegue la ricetta di
questi famosi tagliolini