mercoledì 2 febbraio 2011

Cake al cocco e caffè con glassa al cioccolato

Ho preso la ricetta di questo dolce dall'ultimo numero della rivista News, distribuita da Esselunga (gennaio 2011, pag.18) ed ho pensato di completarlo con una glassa lucida al cioccolato (la ricetta della glassa è di Angelo Principe e mi è stata regalata da un gentilissimo conoscente che ha frequentato uno dei suoi ultimi corsi). Contrariamente alle mie abitudini, ho apportato pochissime modifiche al dolce, riducendo solamente la quantità di latte (50 g anziché 150 ml)e diminuendo il lievito per dolci (1/2 bustina anziché una intera). L'unica cosa che mi è parsa incongruente nella ricetta è l'indicazione "per 4 porzioni". Con queste dosi ho riempito ben due stampi da cake (23x10cm e 27x11cm) ed ho accontentato almeno 10-12 ghiottoni.



200 g di farina 00
50 g di latte fresco parzialmente scremato
125 g di burro
100 g di cocco grattugiato
100 g di zucchero
50 g di zucchero a velo
50 g di farina di mandorle
4 uova
2 cucchiai rasi di caffè solubile
1/2 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

Battere a schiuma il burro con lo zucchero semolato e quello a velo. Unire i tuorli delle uova, uno alla volta, lavorando bene con le fruste. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e aggiungerli al composto di burro. Setacciare la farina con il lievito; unirla all'impasto, proseguendo con la farina di mandorle e il cocco. Sciogliere il caffè nel latte e incorporarlo al composto, mescolando accuratamente. Versare la massa in due stampi da cake imburrati e infarinati e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 45-50'. A cottura ultimata, togliere i dolci dal forno e farli raffreddare sopra una gratella. A tempo debito, rivestirli con la glassa al cioccolato o spolverarli semplicemente con zucchero a velo.

Glassa al cioccolato (Angelo Principe)



90 g di zucchero semolato
70 g di acqua
60 g di panna fresca
30 g di cacao amaro
3 g di gelatina in fogli (1,5 fogli Paneangeli)

Mettere a bagno la gelatina in acqua fredda. Portare ad ebollizione l'acqua e la panna. A parte, lavorare con la frusta il cacao con lo zucchero, versarvi sopra il liquido bollente e miscelare. Rimettere sul fuoco, cuocendo fino a raggiungere i 103°C. Togliere dal fuoco, far raffreddare fino a 60°C ed unire la gelatina sgocciolata, stemperandola accuratamente nel composto. Versare sulla torta quando la glassa avrà la temperatura di 30°C.
Se non si usa subito, si può conservare in frigo. Prima di adoperare, portare la glassa ad una temperatura di 30°C.

Dosi originali:
kg 0,360 zucchero semolato
kg 0,290 acqua
lt 0,240 panna fresca
kg 0,120 cacao amaro in polvere
kg 0,012 gelatina in fogli

Annota bene: la prossima volta voglio eliminare il caffè per lasciare intatto tutto il gusto del cocco.



7 commenti:

  1. Peccato non far parte dei 12 ghiottoni accontentati :)!! Sembra davvero ottimo :)

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  2. @Lauretta&Mary: grazie del divertente commento, mi avete strappato un sorriso!

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  3. Sglurp sicuro non è avanzata neanche una fetta da dividere tra noi che leggiamo e ammiriamo questo fantastico dolce?

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  4. Porzioncine minime minime, eh? Ha proprio la consistenza umida che piace a me, e combinazione delle combinazioni, domani viene una mia amica e volevo giusto prepararle un cake speciale, come questo! ma senza caffè, in effetti, hai ragione...uno è fresco, il cocco, l'altro mi sa di caldo! Col cocco ci vedrei delle mandorle però..però in effetti sono tutti e due dolciastri, forse il caffè stacca un po' di più. E...se fosse solo cocco!! Insomma, è da provare! .-)
    Cmq mi hai incuriosito con la storia delle lasagne, così ho cercato, in ordine: sull'Artusi (nisba), sul web (indicazioni "pressaposchiste") e alla fine ho trovato un estratto delle Lasagne alla bolognese delle sorelle Simili: non parlano di numero di strati, ma solo di fare la pasta non troppo fine. Per il resto dicono come comporre gli strati (uno di ragù e uno di besciamella, non assieme...) e concludono ..."e via dicendo" ma non parlano del numero degli strati ottimale!! Certo che otto...già con quattro viene un discreto mattoncino, ma con otto...io preferisco che si espandano in larghezza, più che in altezza. Sai che ti dico? Non esiste il numero ottimale e tuo marito vuol contrabbandare quello che preferisce lui come "versione ufficiale". O no? ;-)
    Scusa il post lunghissimo!!
    Cinzia

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  5. uh che bellezza questa cake... coperta dal cioccolato è davvero meravigliosa ^_^

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  6. Bellissima glassa, cosi' lucida, e' davvero come quella delle pasticcerie ! Meditavo l'uso dell'agar agar, mescolandolo a panna e latte dopo l'ebollizione. Sull'ultimo numero di Saveur ci sono un paio di pagine pratiche sull'uso di questo gelificante vegetale.
    Per una consistenza 'budino', 1 cc. raso (2 gr) x ogni 1/2 lt. di liquido. Per una consistenza 'gelée', raddoppiare la dose a parita' di liquido. Imperativo poi raffreddare in frigo le preparazioni, per completare il processo.

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  7. @sonia: purtroppo, la torta e' finita da un pezzo. L'avevo portata ad una riunione di lavoro con un gruppo di amiche ed e' "svaporata" all'istante.
    @Cinzia: gli strati delle lasagne, sette per la precisione, non sono un pio desiderio di mio marito ma l'asserzione di un suo collega, dirigente di produzione di una nota azienda, leader nel mercato della pasta fresca. Non ho ancora avuto tempo di andare a controllare sui sacri testi la veridicita' di cotanta affermazione ma, in verita', io mi accontento dei cinque strati che sono solita confezionare. A proposito di Simili e altri luminari del settore, ho notato che loro mettono sul fondo della teglia un primo straterello di ragu' mentre io (ma sono comasca e non faccio testo) ho sempre messo la besciamella. Fammi sapere se la torta ti e' piaciuta.
    @Erica: ho voluto sperimentare questa ricetta di copertura lucida al cacao anche se, personalmente, preferisco un'altra versione, piu' cioccolatosa, imparata da un'amica del forum della cucina italiana.
    @fedeccino: anch'io, recentemente, ho comprato delle confezioni di agar agar in polvere ma non ho ancora avuto l'opportunita' di fare esperimenti. E' strana pero' l'indicazione di far raffreddare in frigo: ho preparato alcune gelatine con agar agar e mi si sono sempre solidificate anche a temperatura ambiente.

    un abbraccio a tutte e buona domenica
    eu

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