martedì 17 febbraio 2009

Tortelli di Carnevale

A memoria, ricordo che mia nonna li preparava per san Giuseppe e usava un numero incredibile di uova, mentre la mia versione è "leggermente" più blanda. La ricetta è di Armanda Capeder, presa dal libro "Torte e pasticcini" della Fabbri Editore. Ne ho fatto una versione piccina, da mangiare in un boccone, ma si possono confezionare più grandicelli.




TORTELLI DI CARNEVALE

250 ml di acqua
50 g di burro
un buon pizzico di sale
180 g di farina
4 uova intere
2 tuorli
30 g di zucchero
la scorza grattugiata di un limone (non trattato)
1 litro di olio di arachide
zucchero a velo o zucchero semolato


Portare a bollore l’acqua con il burro e il sale. Quando l’ebollizione si accenna, togliere la casseruola dal fuoco e aggiungere, in un sol colpo, la farina, mescolando energicamente con un cucchiaio di legno. Rimettere sul fuoco e continuare a mescolare, battendo con forza l’impasto contro le pareti del recipiente. Quando la pasta si staccherà dalle pareti sfrigolando, togliere dal fuoco, versare la massa nella ciotola dell’impastatrice e lasciarla intiepidire. Quindi incorporare, uno alla volta, le uova e i tuorli, lavorando con la frusta a K. Completare con lo zucchero e la scorza di limone grattugiata. Lasciar riposare l’impasto per una mezz’oretta; trasferirlo in una sac à poche munita di bocchetta tonda e friggerlo, a pezzi grandi quando una ciliegia, in olio caldo. Quando i tortelli saranno uniformemente dorati, estrarli con un ramaiolo e porli ad asciugare su carta assorbente. Disporli su un piatto da portata e spolverizzarli con dello zucchero a velo vanigliato (o rotolarli nello zucchero semolato). Si possono farcire con crema pasticciera.



6 commenti:

  1. Ti volevo ringraziare per la ricetta di questa bontà che, grazie a te, ho potuto riprodurre e offrire ai miei ospiti.
    Grazie e complimenti per le ricette che ogni giorno mi fanno ammirare il tuo blog.
    Un abbraccio.

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  2. Grazie a te, Lauretta. Fa sempre piacere avere un riscontro positivo. La cosa che più mi è piaciuta di questi tortelli è che non hanno assorbito unto per nulla: leggeri nonostante la frittura.
    Un abbraccio a te
    eugenia

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  3. sai che a me non sono riusciti?chissà cosa ho sbagliat o. eppure ho seguito tutto alla lettera. sono amareggiata perchè avevo promesso di farli a mio figlio. che frana che sono....grazie lostesso. Cinzia

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  4. mi spiace molto dell'insuccesso, cinzia. Io li ho rifatti sabato scorso, sabato grasso ambrosiano, e mi sono venuti molto bene. Hai fatto riposare l'impasto? L'olio era abbondante e alla giusta temperatura? Ricorda che i tortelli vanno cotti pochi alla volta, ché gonfiano molto in cottura, e girati ogni tanto con il ramaiolo, per permettere una cottura uniforme . Secondo la mia esperienza, non vanno fatte porzioni troppo grandi, perché non rimangono dei tortelli belli vuoti all'interno.
    Un caro saluto
    eu

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  5. una lavorata ma sicuramente saranno otti mi

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  6. grazie, tra un po' ci sarà di nuovo l'occasione per farli!

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