Per la frolla:
200 g di farina
50 g di fecola
125 g di burro
100 g di zucchero a velo
2 tuorli
un pizzico di sale
la buccia grattugiata di 1/2 limone (non trattato)
vaniglia (facoltativo)
Per la crema:
250 ml di panna fresca
250 ml di latte
1 cucchiaino di pasta di vaniglia (o i semi di un baccello)
scorza di 1/2 limone
4 tuorli
130 g di zucchero
40 g di farina
un pizzico di sale
Per decorare:
100 g circa di pinoli
Setacciare le farine in una terrina, aggiungere il burro tagliato a dadini, la buccia di limone grattugiata, il pizzico di sale. Cominciare a manipolare fino ad ottenere un composto sbriciolato. Unire lo zucchero e i tuorli, impastare il tempo necessario a formare un panetto ben amalgamato. Fasciare nella pellicola e lasciar riposare al fresco almeno un'oretta. Personalmente, ho preparato la pasta frolla la sera precedente e l'ho conservata in frigo tutta la notte.
Al momento opportuno, prendere uno stampo da crostate dal fondo mobile(Ø 24cm), ricoprirlo con carta forno (bagnata e strizzata) tagliata a misura; stendere la frolla, adagiarla nello stampo pareggiandone i bordi, bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e riporre in frigo fino al momento di infornare.
Mettere a scaldare il latte e la panna aromatizzati con la vaniglia e la buccia prelevata dal mezzo limone rimasto. Portare quasi all'ebollizione, togliere dal fuoco, coprire e lasciare in infusione per una decina di minuti. Mescolare i tuorli con lo zucchero, la farina e il pizzico di sale. Unire il liquido filtrato, rimettere sul fornello e cuocere per qualche minuto. Lasciar intiepidire, mescolando spesso al fine di evitare la formazione della pellicina.
Riprendere lo stampo, riempirlo con la crema preparata, decorare con i pinoli e cuocere in forno a 170-180°C per circa 50'. Una volta raffreddata, cospargere la torta con dello zucchero a velo.
La ricetta è una rielaborazione di quella pubblicata sul mensile La Cucina Italiana nell'aprile 1994. Se siete iscritti al sito, potrete leggerla
Mamma che buona!
RispondiEliminaQuesta me la copio subito nella tua versione!
E' mitica!
Grazie
grazie!
RispondiEliminaottimo il pesce e una gran delizia la crostata...
:-)
la carta da forno poiché frolla fragile?
RispondiElimina@ Artemisia: la frolla rimane estremamente lavorabile e davvero buona e friabile dopo la cottura. Ho usato la carta forno perché trovo noioso dover stare ad imburrare e infarinare gli stampi con il fondo mobile.
RispondiEliminaIl dolce è stato molto apprezzato e devo convenire con chi diceva che le migliori ricette della C.I. sono quelle pubblicate negli ultimi decenni del secolo scorso. Ogni numero, infatti, conteneva tantissime ricette fattibili e appetitose. Grazie a tutti e a presto
eu
spesso con frolla e stampi metallici non c'è bisogno né di imburrare né di infarinare...però la prima volta proverei con carta :)
RispondiEliminaCiao Eugenia, ho provato a fare la crostata con la sua ricetta, pero mi e venuta un po asciutta, cioe non la potevo stendere sicome era sbricciolata (anche dopo il riposo in frigo).... Cosa avro sbagliato? Il burro deve essere freddo o temp ambiente?
RispondiEliminaVery tasty though!
Grazie, Linda
@ Arte : ricordo di non aver imburrato e infarinato gli stampini da tartelletta in metallo. Ricordi quelle tue pastine alla crema di limone e pesche? Tutto bene quella volta, uscirono perfettamente. Con gli stampi grandi ho sempre un po' di timore, tuttavia si potrebbe azzardare.
RispondiElimina@ Linda: sono sorpresa ti sia rimasto l'impasto sbriciolato. L'hai fatto a mano o hai usato il food processor? Io l'ho fatto a mano, dentro una ciotola, e ho lavorato molto bene il burro (lasciato fuori dal frigo poco prima dell'uso:era abbastanza morbido ma non molle) con la farina e gli aromi. Poi ho aggiunto il resto degli ingredienti e sono bastati pochi minuti per avere un impasto molto ben amalgamato. Credo si possa vedere anche dalla foto. Non ti scoraggiare, la pasta frolla può sembrare una cosa facile ma a volte si rivela più difficile del previsto.
un abbraccio
eu
Eugenia, Grazie per la risposta. Forse sara colpa del food processor e che il burro era freddo, appena tolto dal frigo. Riprovero ad impastare a mano e usero burro a temp ambiente.
RispondiEliminaE vero, certe cose/ricette sembrano semplici da fare, ma hanno dei piccoli trucchi/segreti che si imparano via faccendo. POi, le sue ricette sono finissime, con ingredienti semplici but taken to higher levels. Grazie mille - Linda
grazie, Linda. Hai ragione; molto spesso, specie nelle ricette dei dolci, ci sono dei piccoli accorgimenti che fanno una grande differenza.
RispondiEliminaun caro saluto
eu