1 finocchio
1 uovo
pangrattato
sale, pepe
burro e olio
Lavare il finocchio e dividerlo in quarti o in ottavi se molto grosso. Lessarlo in acqua bollente, leggermente salata e acidulata con qualche goccia di limone, per dieci minuti circa. Scolarlo e lasciarlo asciugare su un foglio di carta da cucina. Rompere l'uovo in una fondina , batterlo brevemente con i rebbi di una forchetta, condire con sale e pepe. Passare le fette di finocchio nell'uovo, poi nel pangrattato, di nuovo nell'uovo e infine nel pangrattato, in modo da rivestirle di una spessa coltre. Far scaldare i grassi in una padellina dal fondo teflonato e cuocere il finocchio, a calore moderato, su tutti i lati. Servire caldo. A me piace, tanto per non farmi mancare nulla, cospargerlo con una leggera nevicata di grana grattugiato.
Annota bene: a rigore, si dovrebbe usare solo burro per friggere ma io preferisco una miscela di burro e olio. Mi sembra che scongiuri il rischio di vedere il burro diventare troppo scuro.
martedì 5 febbraio 2008
Finocchi alla milanese
Non si tratta di preparazione propriamente dietetica, ma ogni tanto è bello trasgredire. Erano anni che non li mangiavo, ma ho ritrovato lo stesso gusto di un tempo, di quando me li cucinava con tanto amore la nonna (Eu)Genia.
Fantastici, Eugenia! Come per te, almeno penso, un sapore dell'infanzia che riunisce tutto il meglio: il morbido, il fritto, il colore dorato...
RispondiEliminaQuando rivado con la memoria ai miei gusti infantili, ricordo bene che non mangiavo nessuna verdura cruda ma amavo quella cotta (zucchine, finocchi, patate, carote, cavolfiore-i broccoletti erano merce esotica dalle nostre parti-carciofi e chi più' ne ha ne metta). Rivedo ancora il colapasta con gli spicchi di finocchio appena lessati, lasciati li' a raffreddare. E quel sapore, oh, quel sapore una volta cotti, che meraviglia! Basin!
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