martedì 5 febbraio 2008

Finocchi alla milanese

Non si tratta di preparazione propriamente dietetica, ma ogni tanto è bello trasgredire. Erano anni che non li mangiavo, ma ho ritrovato lo stesso gusto di un tempo, di quando me li cucinava con tanto amore la nonna (Eu)Genia.



1 finocchio
1 uovo
pangrattato
sale, pepe
burro e olio

Lavare il finocchio e dividerlo in quarti o in ottavi se molto grosso. Lessarlo in acqua bollente, leggermente salata e acidulata con qualche goccia di limone, per dieci minuti circa. Scolarlo e lasciarlo asciugare su un foglio di carta da cucina. Rompere l'uovo in una fondina , batterlo brevemente con i rebbi di una forchetta, condire con sale e pepe. Passare le fette di finocchio nell'uovo, poi nel pangrattato, di nuovo nell'uovo e infine nel pangrattato, in modo da rivestirle di una spessa coltre. Far scaldare i grassi in una padellina dal fondo teflonato e cuocere il finocchio, a calore moderato, su tutti i lati. Servire caldo. A me piace, tanto per non farmi mancare nulla, cospargerlo con una leggera nevicata di grana grattugiato.

Annota bene: a rigore, si dovrebbe usare solo burro per friggere ma io preferisco una miscela di burro e olio. Mi sembra che scongiuri il rischio di vedere il burro diventare troppo scuro.

2 commenti:

  1. Fantastici, Eugenia! Come per te, almeno penso, un sapore dell'infanzia che riunisce tutto il meglio: il morbido, il fritto, il colore dorato...

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  2. Quando rivado con la memoria ai miei gusti infantili, ricordo bene che non mangiavo nessuna verdura cruda ma amavo quella cotta (zucchine, finocchi, patate, carote, cavolfiore-i broccoletti erano merce esotica dalle nostre parti-carciofi e chi più' ne ha ne metta). Rivedo ancora il colapasta con gli spicchi di finocchio appena lessati, lasciati li' a raffreddare. E quel sapore, oh, quel sapore una volta cotti, che meraviglia! Basin!

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