domenica 29 luglio 2012

Londra. La Cattedrale di Saint Paul.


La Cattedrale di Saint Paul, con la sua imponente cupola che ricorda per maestosità quella di San Pietro a Roma, è un'immagine iconica dell'orizzonte londinese. L'odierno edificio è il quinto ad essere stato eretto sullo stesso sito dal 604 d.C. e fu costruito tra il 1675 e il 1711, dopo che quello precedente era stato completamente distrutto nel 1666 dal grande incendio che rase al suolo i due terzi della città. Nel 1668 venne chiesto a Sir Christopher Wren, famoso architetto dell'epoca, ma anche astronomo, scienziato e matematico, di progettare il nuovo edificio che venne completato nel 1711. Fu la prima cattedrale inglese ad essere terminata mentre il suo primo architetto era ancora in vita. Fino alla sua morte, avvenuta a novantuno anni. Wren continuò a recarsi regolarmente a Saint Paul, sedendosi sotto la cupola a riflettere sul suo capolavoro di fede e immaginazione.La cattedrale venne edificata dopo la Riforma Anglicana del XVI secolo, quando Enrico VIII sottrasse la Chiesa d'Inghilterra alla giurisdizione del Papa, facendo così in modo che la Corona prendesse il controllo della vita ecclesiastica. Nel dicembre del 1697, mentre i lavori procedevano spediti, il coro venne aperto al culto. Nello stesso periodo si tenne in Saint Paul il primo di una lunga serie di eventi di importanza nazionale: una funzione di ringraziamento per la fine della guerra tra Inghilterra e Francia. Da allora, Saint Paul è diventato un luogo in cui sia i singoli che la nazione possono esprimere quei sentimenti di gioia, gratitudine e dolore che sono così importanti nella vita di ognuno. Per esempio, nel 1897 la Regina Vittoria scelse di celebrare qui il suo Giubileo di diamante (sessant'anni di regno). Un sermone venne predicato all'aperto, sui gradini della cattedrale, mentre la regina sedeva poco distante sulla sua carrozza aperta. Anche per la Regina Elisabetta II, in occasione del suo Giubileo di diamante, lo scorso giugno, è stata celebrata in Saint Paul una solenne messa di ringraziamento, seguita da una imponente processione in carrozza con la Regina. Nel 1981 vennero celebrate qui le nozze del Principe Carlo con Lady Diana Spencer, avvenimento che fece epoca e che venne seguito in mondovisione da 750 milioni di persone.
Martin Luther King si fermò a predicare a Saint Paul mentre si recava a ritirare il Premio Nobel per la Pace nel 1964 e l'ex Primo Ministro Gordon Brown, nel 2009, vi ha tenuto un discorso all'apertura del summit del G20 di Londra. Saint Paul è stata anche il luogo dove si sono tenuti i funerali di alcuni dei maggiori leader militari britannici, come quelli dell'ammiraglio Nelson e del Duca di Wellington e quelli di Sir Winston Churchill. Una immensa folla si riunì nella cattedrale subito dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 a New York e nel 2005, durante la funzione per commemorare le vittime dell'attacco terroristico a Londra del luglio di quell'anno, giovani di diverse comunità religiose accesero candele in segno di speranza in un momento così difficile. In questi modi significativi, la cattedrale di Londra intende essere un luogo di preghiera per le genti di tutte le nazioni.

(Informazioni ricavate dalla guida Saint Paul's Cathedral, in vendita nella Cattedrale)






L'interno della cattedrale non si può giustamente fotografare, anche per rispetto al luogo di culto. Per farvi un'idea della maestosità, della bellezza e della ricchezza di opere d'arte ivi contenute vi invito a fare una visita virtuale qui. Quello che a me ha maggiormente colpito è stato un dipinto che adorna l'altare della cappella dei santi Erkenwald e Ethelburga. E' risalente al 1900 circa ed è la terza opera che il pittore William Holman Hunt realizzò con lo stesso soggetto. La guida diceva che è uno dei dipinti più conosciuti del Regno Unito. Si intitola "The Light of the World" (La Luce del Mondo) ed è un'opera dai forti contenuti allegorici. Il titolo richiama il versetto del Vangelo di san Giovanni: "Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita»". (Gv 8,12).
Sul fondo si legge un versetto dell'Apocalisse: "Behold, I stand at the door and knock; if any man hear my voice and open the door, I will come in to him, and will sup with him, and he with me".
"Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me". (Ap 3,20).
Occorre prendersi un po' di tempo; sedersi; guardare il dipinto e rimanere in contemplazione: il significato arriverà chiaro al vostro cuore. Sullo sfondo c'è un giardino immerso nel buio della notte; in primo piano si staglia la figura di Gesù, che regge una lampada. La lampada è saldamente intrecciata al polso di Gesù, quasi a significare l'unione tra la Sua Chiesa e la Sua Parola. Sulla testa ha due corone; la corona terrena, quella vergognosa fatta di spine, e la corona regale, quella della sua gloria celeste. Cristo bussa a una porta chiusa, ricoperta di spine e di ruggine; a destra, sul terreno, ci sono dei frutti caduti dall'albero. Si noti che la porta non ha maniglia, perché si può aprire solo dall'interno. E' Gesù che bussa alla porta del nostro cuore e solo noi possiamo decidere se aprirgli o lasciarlo fuori. Le spine e la ruggine potrebbero significare l'aridità della nostra anima, ricoperta dai peccati e dalla incredulità. Il viso del Cristo è serio, quasi malinconico (quante porte avrà trovato chiuse?) ma soffuso di una tale dolcezza che non si può rimanere insensibili al suo richiamo. Nonostante tutte le nostre debolezze e miserie umane, Gesù continua a bussare alla nostra porta; senza impazienza e senza asprezza Egli aspetta il nostro libero "sì" e continuerà a chiamarci fino al nostro ultimo respiro vitale.

16 commenti:

  1. A Pasqua sono stata a Londra e nei miei 4 giorni di permanenza non sono riuscita a visitare la cattedrale di saint paul, la intravedevo a distanza. Il tuo post mi ha fatto rimpiangere di non esserci stata, mi auguro di ritornare a Londra e visitarla.Un post molto interessante, grazie.

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    1. Ciao, Giovanna! Negli ultimi sette mesi sono tornata tre volte a Londra ma devo dire che è l'unica città che non mi stanca. Tra cose da vedere e negozi da visitare ;) non se ne ha mai abbastanza.

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  2. Post molto interessante! A Londra purtroppo non ci sono mai stata, ma se un giorno avrò l'occasione di mettervi piede mi ricorderò di visitare questa splendida Cattedrale :-)

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    1. Ciao, Lucia, benvenuta! Ti consiglio vivamente una visita a Londra anche se, con il numero di italiani che sentirai parlare per strada, non ti sembrerà nemmeno di stare all'estero :))

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  3. Interessantissimo post cara Eugenia!!
    Un abbraccio.

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  4. grazie per il reportage perfetto!
    Un caro saluto

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  5. grazie Eugenia, rivaluti un po' la mia esperienza molto negativa a Londra....
    ho giurato che mai più ci andrò...ma a vedere le tue foto mi assalgono i dubbi--

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    1. Mi spiace, Giuliana; come mai sei rimasta delusa? Io ho aspettato tanti anni prima di andarci, ma adesso è una delle mie città preferite. E' tenuta molto bene, con strade pulitissime nonostante i milioni di turisti che l'affollano, e la gente è estremamente cortese e amichevole.Se penso ai cafoni che girano per le nostre strade (hai notato com'è aumentata la maleducazione? evidentemente i giovani trentenni appartengono ad una generazione a cui non sono stati minimamente insegnati nemmeno i fondamentali e probabilmente neanche i loro genitori hanno ricevuto un po' di educazione civica; da qui l'impossibilità di trasmettere alcunché). Ovvio che in certi quartieri è meglio non avventurarsi; ricordo che quando ero su a marzo mi addolorò molto una notizia pubblicata su tutti i giornali: una bambina indiana era rimasta colpita da un proiettile vagante, esploso da due rapinatori dentro un negozio di alimentari. Dopo il ricovero, la povera piccina si era salvata ma aveva perso l'uso delle gambe. Pensare che il suo sogno era di fare la ballerina!). Dai una seconda chance a Londra, vedrai che non te ne pentirai.
      Un abbraccio

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  6. Londra mi manca ma se dovessi andarci ricorderò questo post !Buona settimana..

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    1. Se ti interessa anche qualche indirizzo dove andare a mangiare...giusto per ricambiare il tuo carnet di indirizzi greci :)

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  7. leggendo il tuo reportage mi sono tornate in mente tante cose di Londra di cui avrei voluto parlare e invece sono scivolate nel dimenticatoio. Quasi quasi, grazie al tuo input, mi faccio un bel ripasso

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    1. Brava, Dede. Sai che leggo sempre i tuoi resoconti, anche se non commento mai (per non ripetere sempre quanto sei brava e quanto sei acuta).Buon inizio settimana.

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  8. che bella londra ci sono stata ad ottobre!!! e ci ritornerei sempre...un saluto..

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