giovedì 26 aprile 2012

Pan meini ai fiori di sambuco


Verso la fine di aprile, le campagne si riempiono del sottile profumo del sambuco in fiore. Durante le passeggiate è utile munirsi di un cestino di vimini e farne un po' di provvista. I fiori, dalle caratteristiche corolle ad ombrello, si potranno impiegare, allo stato fresco, come ingrediente per un delizioso sciroppo, molto dissetante, oppure seccare al sole su graticci e conservarli poi in vasi di vetro. Ho già scritto un paio di ricette con il sambuco secco, ma voglio aggiungere questa alla mia raccolta perché la ritengo molto valida. Si ottengono dei dolcetti friabili e fragranti, deliziosi da servire con una tazza di tè. In finale, metto anche la ricetta tradizionale dei pan de mej preparati con il lievito di birra.



PAN MEINI AI FIORI DI SAMBUCO
Ricetta di Gianluca Lazzaretto, pubblicata il 13 febbraio 1997
sul quotidiano comasco "La Provincia"


Ingredienti
500 g di farina 00
150 g di farina gialla (fioretto)
150 g di zucchero
150 g di burro
2 uova
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
2 cucchiai di vino bianco
fiori di sambuco essiccati
Preparazione
Ammorbidire il burro e lavorarlo con le uova e lo zucchero. Porre il composto al centro delle farine disposte a fontana. Aggiungere il lievito e la vanillina ed impastare il tutto bagnando con il vino bianco. Lavorare bene l'impasto. Formare delle palline di circa 200 g ciascuna (io ho fatto delle palline più piccole), schiacciarle leggermente formando dei medaglioni. Pennellare con acqua e spolverare con zucchero semolato e fiori di sambuco. Disporre su una teglia da forno antiaderente e cuocere a 180°C per circa 30' (nel mio forno, li cuocio a 150°C ventilato, per 20 minuti).

Nota di colore: Si chiamano Pan de mej o Pan mein perché “mein” significa miglio,il cereale sfarinato con cui un tempo si preparavano. A Milano, il giorno di San Giorgio, protettore dei lattai, si mangiano questi dolci con una tazza di panna fresca. Quest’usanza risale all'Ottocento, quando i pan mein si gustavano con la panna regalata dai lattai il 23 aprile, in occasione del rinnovo dei contratti del latte.

PAN DE MEJ TRADIZIONALI
la mia ricetta di famiglia


Ingredienti per 9 pagnottelle:
150 g farina di mais
150 g farina di mais fioretto
200 g farina bianca
150 g zucchero
150 g burro
15 g lievito di birra
40 g circa di latte tiepido
1 uovo intero e un tuorlo
un pizzico di sale
un cucchiaio di cognac
una bustina di vanillina
3 manciate di fiori di sambuco essiccati

In un dito di latte tiepido far sciogliere il lievito di birra insieme ad un cucchiaino di zucchero. Nell'impastatrice mettere le farine mescolate con lo zucchero; aggiungere il latte con il lievito e cominciare ad amalgamare. Sempre mescolando unire il burro a fiocchetti (morbido), le uova, gli aromi e il sale.Per ultimo i fiori di sambuco, amalgamandoli con una spatola. Lasciar riposare l'impasto per circa un'ora e mezza. Trascorso il tempo di lievitazione, formare delle pagnottine tonde; pennellarle con la chiara d'uovo superstite e spargervi sopra dello zucchero semolato. In forno a 170° per circa 20'. Una volta freddi, i pan de mej si possono spolverare con zucchero a velo. Nella ricetta che usa mia mamma si consiglia di pennellare le pagnottine con uno sciroppo di acqua e zucchero (2 cucchiai di zucchero ogni bicchiere d'acqua), cospargere di zucchero semolato e altri fiori di sambuco.

14 commenti:

  1. mi piacciono sempre un sacco queste ricette che hanno una storia.
    questi biscottini un po' rustici e profumati sono una delizia!

    forse farli sicuramente anch'io, senza problemi, pasticciando un po' con le mie farine.

    quest'anno mi ero già ripromessa di provare con il sambuco, visto che l'anno scorso ho fatto un sacco di cose con i fiori di acacia, terrò presente questa tua proposta

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    1. ciao, carissima! Sui pan meini ne avrei da raccontare. Pensa che in una cittadina vicino a dove abito - Abbiategrasso, per non fare nomi - sono considerati un prodotto tipico della zona essendoci ancora alcuni caseifici dove, tra l'altro, si producono ottimo mascarpone, stracchino e gorgonzola. L'unico neo è che, nelle pasticcerie, i pan meini costano un occhio della testa (un paio d'anni fa venivano venduti a tre euro cadauno). per questa ragione, quando ne ho voglia, preferisco farmeli in casa.

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  2. Buonissimi questi biscotti, li conosco!!!! Il sambuco piace tanto anche a me, ma lo preferisco fresco...ho provato a far seccare i fiori e alla fine il profumo non mi piaceva moltissimo!
    I biscottini invece....mmmm!!!!!

    Buona giornata
    PAola

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    1. Paola, è vero che il profumo del sambuco essiccato non è granché, ma quando lo metti sui biscotti e lo passi al forno sprigiona un aroma molto gradevole. Pensa che mia madre, che ha già i suoi bei anni, a maggio dell'anno scorso, in occasione del matrimonio di mia figlia, ha voluto ad ogni costo prepararne un vassoio da offrire agli invitati prima di recarci in chiesa. Forse è per questo che sono molto affezionata alla ricetta.

      Buon fine settimana

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  3. Non vedo l'ora di andare a raccorglierli!
    E magari li infilo nei biscotti :)
    Bacione

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  4. Ciao, Sara, con queste giornate viene una gran voglia di fare una bella passeggiata in bicicletta. Buona raccolta!

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  5. ciao c'e' un bel premio per te da ritirare ti aspetto passa dal mio blog...un bacio

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  6. Favolosi, adoro i fiori di sambuco in ogni loro forma!... È da un po' che vorrei provar il pan de mei... Ma la ricetta che ho voleva i fiori secchi.... Però stan arrivando quelli freschi...quindi.. ;)

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    1. Qualche anno fa avevo provato a far essiccare velocemente il sambuco nel microonde. Avevo messo le corolle tra due fogli di carta da cucina bianca e avevo fatto andare, a media potenza, per un tot di tempo, controllando ogni minuto. Qualche fiorellino si era un po' troppo colorito, ma nel complesso l'esperimento non era mal riuscito.

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  7. Io fiori di sambuco li conosco sin da piccola, mia nonna andava a raccoglierli, tagliava i gambi fino alle corolle e poi immergendoli in una pastella li friggeva. Un pò di zucchero e via a gustarle. In Austria viene molto usato anche come bibita e quando ci vado faccio raccolta.

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    1. Grazie delle informazioni; è molto bello conoscere gli usi personali di un alimento così diffuso.

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  8. Ciao Eugenia, sapevo di poter trovare una ricetta cosi' da te...devo sempre fare qualche biscottino per la merenda che Valerio porta a scuola al pomeriggio. Chissa' se riesco a trovare i fiori di sambuco secchi in qualche negozietto bio o in erboristeria. A NY ricordo che li avevo fatti i pan meini al fiori secchi di sambuco, molto gradevoli.
    Un abbraccio

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  9. Come dicevo più sopra a Terry, qualche anno fa ho provato ad essiccare i fiori del sambuco mettendoli nel microonde (io non ho la pazienza che ha mia madre di star lì a trafficare con i graticci al sole). Avevo anche letto da qualche parte, forse su un vecchio libro di ricette lariane, che è possibile guarnire i dolcetti con il sambuco fresco. Per il tuo bambino, ti consiglio anche questi dolcetti (un po' più calorici) ma molto buoni, da fare sempre con i fiori di sambuco. In pratica, si tratta del buon vecchio impasto 4/4 declinato al sambuco e messo negli stampi da muffin.
    TORTINE AI FIORI DI SAMBUCO

    Ingredienti per circa 20 tortine (usando gli stampini piccoli cuki)
    Farina g 200
    burro g 200
    zucchero g 200
    uova pesate con il guscio g 200
    un cucchiaio di buon cognac
    fiori secchi di sambuco a piacere
    zucchero in granella q.b.
    In una terrina mettere il burro e lo zucchero e lavorare in continuazione sino a che diventino quasi spumosi, unire un uovo e due cucchiai di farina, lavorare intensamente e solo quando perfettamente incorporati, ripetere l'operazione sino a terminare uova e farina.
    Imburrare gli stampini (o una teglia da muffins) e riempirli a metà con il composto, cospargerli di fiori di sambuco zucchero in granella o semolato; porre in forno a 180°C.Saranno pronti quando avranno un bel colore dorato alla superficie.

    Un abbraccio
    eugenia
    PS hai visto che non ho ancora trovato il tempo di scrivere sui ristoranti di Londra e di Nizza?

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