L'altro giorno, seguendo la pagina Facebook della rivista La Cucina Italiana, sono stata attirata dalla ricetta della loro torta allo yogurt, propagandata in questi termini: "la vostra colazione non sarà più la stessa!", con tanto di punto esclamativo. Detto fatto, l'ho voluta preparare, trovandola un gradevole e onesto dolce da colazione senza tuttavia gridare al miracolo. Forse, per i miei gusti, si potrebbe aumentare leggermente la nota agrumata, aggiungendo un po' più di scorza di limone e credo non sarebbe male, a colazione, farcirla con un velo di confettura di albicocche.
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TORTA ALLO YOGURT
150 g di burro, morbido
180 g di zucchero semolato
la scorza grattugiata di un limone, non trattato
un pizzico di sale
1 cucchiaio di estratto naturale di vaniglia
4 uova, a temperatura ambiente
320 g di yogurt greco, non freddo di frigo
250 g di farina 00
80 g di amido di mais
1 bustina di lievito per dolci
burro e farina per gli stampi
zucchero a velo per decorare
Procedimento
Preriscaldare il forno, statico, a 180 gradi C. Imburrare e infarinare gli stampi. Setacciare la farina con l'amido di mais e il lievito. Mettere nella ciotola dell'impastatrice il burro, la scorza grattugiata del limone, un pizzico di sale e la vaniglia. Frullare a bassa velocità per un minuto poi aggiungere lo zucchero e montare il composto, a velocità media, per 10 minuti, per ottenere un composto soffice e spumoso. Aggiungere le uova, uno alla volta, attendendo che ogni uovo sia completamente amalgamato prima di inserirne un altro, sempre battendo a bassa velocità A questo punto unire lo yogurt, mescolando sempre delicatamente. Usando una spatola di silicone, mescolare al composto le polveri setacciate, aggiungendole gradualmente. Versare negli stampi e cuocere in forno caldo, sul ripiano più basso, per 50 minuti. Verificare la perfetta cottura infilzando al centro del dolce uno spiedino di legno: dovrà uscirne asciutto. Lasciare nel forno spento ancora 10 minuti poi sformare i dolci e farli raffreddare su una gratella. Una volta freddi, spolverarli con un po' di zucchero a velo.
Osservazioni: a degustazione avvenuta, direi che un po' più di scorza grattugiata di limone ci starebbe molto bene.
La piccola aiutante procede alla tradizionale ripulitura a mano della ciotola. Un gesto classico che entrerà a far parte dei suoi ricordi d'infanzia.
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