giovedì 11 settembre 2008

La Madonna Nera di Candelaria


La basilica di Nuestra Señora de la Candelaria, prospiciente il mare, si trova nel comune che porta lo stesso nome, situato a circa 20 chilometri a sud di Santa Cruz di Tenerife, la capitale dell'isola maggiore delle Canarie. E' un moderno edificio realizzato con candidi intonaci e pietra grigia lavorata; costruita nel dopoguerra, rivela chiaramente l'influenza della tradizione architettonica popolare canaria.




L'altare maggiore della basilica conserva il simulacro della Vergine Nera, patrona delle isole Canarie, venerata in tutto l'arcipelago. Narra la leggenda che, all'incirca nel 1390, la statua della Madonna,galleggiando sulle onde dell'oceano, venne depositata dalle correnti sulle spiagge dell'attuale Candelaria. Qui fu raccolta da alcuni indigeni (guanches) e trasportata in una grotta vicina, dove fu conservata con grande rispetto e devozione per oltre mezzo secolo. I guanci, che ovviamente non erano cattolici prima della conquista spagnola, veneravano le divinità del Sole e della Luna e le forze della natura, ma quando la statua della Madonna Nera venne trovata nel mare, la venerarono chiamandola "Chaxiraxi", che significava "madre del Sole, o madre degli dei". La statua, sempre secondo la tradizione popolare, diede inizio a numerosi avvenimenti miracolosi ed alla conseguente conversione della popolazione alla religione cristiana. Dopo la conquista spagnola la sacra immagine fu custodita in una chiesetta a pochi passi dall'attuale basilica, fino al 1826, quando un'inondazione la strappò al tempio e la riportò in mare. L'effige mariana che oggi si venera nella basilica non è quindi l'originale di cui si parla nella leggenda, ma una copia eseguita nel 1827 dallo scultore canario Fernando Estévez. La festa in onore della Vergine Nera si celebra sia il 2 febbraio (festa della Candelora) che, soprattutto, il 14 e 15 agosto e richiama grandi folle di pellegrini da ogni parte dell'isola e da tutto l'arcipelago. La sera del 14 agosto i pellegrini si riuniscono sulle spiagge del paese e attendono l'alba svegli, tra canti e balli. Il giorno 15, invece, alcuni giovani del posto, vestiti di pelli come gli antichi indigeni guanci, rappresentano il miracolo dell'apparizione dell'immagine della Vergine sulle spiagge dell'isola e l'episodio del suo ritrovamento.




Le imponenti statue di bronzo raffiguranti nove capi guanches vigilano, spalle al mare, sulla basilica di Candelaria.

7 commenti:

  1. ciao volevo dirti che hai un blog stupendo....quei dolci sono meravigliosi e mi ha colpito molto quella crostata con la semolina e il ciocccolato am che tutto il resto:-)bacioni imma

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  2. p.s. abbiamo una passione in comune:nigella!!!l'adoro...smack

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  3. madonne nere... molte nella Francia centrale. Alcune sopravvissute ai secoli, altre copie, come questa; per esempio la famosa di Puy en Velay. Curiose le spiegazioni per giustificarne la neritudine: il fumo delle candele, la vicinanza alla pelle abbronzata dei vignerons. Ma non c'è niente da fare, quelle ricordano la loro origine orientale, una di loro addirittura con un turbante, e viene chiamata l'egiziana!

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  4. Anche in Piemonte abbiamo una madonna nera. Ad Oropa

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  5. molto interessante,grazie non sapevo che esistesse buon fine settimana

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  6. Ciao a tutte. Anche sul lago di Como, precisamente a Rogaro, c'è una Madonna Nera alla quale tutta la popolazione è devotissima.

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  7. @ Imma: grazie dei complimenti e benvenuta! E' vero, quando c'è la Lawson in tv, non mi perdo una puntata. ;)
    eugenia

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