domenica 4 maggio 2008

Barcellona-Mercato La Boqueria































La prima tappa della nostra visita a Barcellona è stata il mercato della Boqueria-Rambla, 85-89-quartiere Barceloneta. Celeberrimo per la varietà e la qualità dei prodotti in vendita, nonché per quell'atmosfera animata e colorata che lo contraddistingue. Meta di turisti provenienti da ogni dove, il mercato non delude le aspettative: è proprio come te lo sei immaginato. Cascate di frutta esotica, carni di tutti i tipi (comprese le interiora), pesci e crostacei appena pescati, uova di giornata, verdure di ogni tipo, spezie, bonbons, formaggi e salumi di grande bontà.







Visitando la Boqueria verso l'ora di pranzo, niente di meglio che fermarsi ad uno dei chioschi di ristoro: cibo freschissimo appena prelevato dai banchi di vendita e cucinato al momento sotto i vostri occhi.






Impossibile resistere alla tentazione di portarsi a casa qualche souvenir gastronomico. Un paio di scatole di autentico Pimentón de la Vera e un blocchetto di Jamón Ibérico de bellota (Dehesa de Extremadura). Il prosciutto costa un botto ma si scioglie letteralmente in bocca.

Curiosità: il migliore, quello vero tutelato dal Consorzio di 20 allevatori, è il "Jamon de Bellotas" cioè prosciutto di maiale allevato solo con ghiande (Bellotas). Real Ibérico è un marchio inventato per l’esportazione: per gli stranieri non è facile memorizzare la dizione “Jamón Ibérico de bellota”, che ha un significato preciso: jamón vuol dire prosciutto; ibérico individua una razza autoctona spagnola e de bellota significa che i maiali, almeno negli ultimi mesi di vita, si sono nutriti solo di ghiande, vagabondando in semilibertà fra prati e colline, sotto querce e sugheri. Sono quattro, in realtà, le denominazioni d’origine dell’Ibérico: Guijuelo (Salamanca), Dehesa de Extremadura, Jamón de Huelva, con centro nel paesino montano di Jabugo, e Los Pedroches (Córdoba), queste ultime due in Andalusia.

7 commenti:

  1. Adoro quiel mercato!Rimasi a bocca a perta quando lo vidi..la varietà, i colori, la coreografia...
    Bellissimo come Barcelona!
    Buona settimana
    saretta ;)

    RispondiElimina
  2. Eu, non mi spiego come mai sei così avara in fatto di foto in giro. sono magnifiche, letteralmente

    RispondiElimina
  3. Dede mi ha tolto le parole di bocca. Che meraviglia di mercato.
    Frutta e verdura presentate superbamente. Eu, che cosa mai sono quelle mezze "palle" ricoperte di pellicola con un cucchiaino infilato? sembra appartengano al reparto frutta.

    RispondiElimina
  4. ecco dov'eri finita!!!
    bello bello e quei succhi di frutta spremuti al momento sono buoni!
    anche io mi sono innamorata di quel mercato. ci sono stata poco fa.
    belle foto, grazie!

    RispondiElimina
  5. Che meraviglia! E quel prosciutto mi riporta a storie d'altri tempi. Pensare che sino al Millecento o giù di lì anche i nostri maiali vivevano allo stato brado... altro che mangimi! Grazie Eugenia, sei mitica!

    RispondiElimina
  6. Grazie, ragazze; siete sempre troppo generose con me.Forse la mia avaarizia dipende dalla fatica di ridurre quelle 300 e passa foto a dimensioni ragionevoli. Mi è successo anche quando siamo andati a Gran Canaria: le foto scattate erano talmente tante che mi è passata completamente la voglia di pubblicarle. Così facendo, purtroppo, ho perso parte dei ricordi. Se non li fisso immediatamente al ritorno dal viaggio, si perdono nel marasma di una memoria che stà diventando vecchia.

    @ esther:credo tu intenda quel frutto tagliato a metà, ricco di semi neri. E' la Red Pitaya, anche chiamata "Dragon Fruit", per la scorza che ricorda le scaglie di un drago.Mi sono comprata una vaschetta di frutta contenente anche questa varietà, ma devo dire che non mi ha entusiasmato troppo.

    A presto
    eu

    RispondiElimina
  7. forse il mercato più bello che io abbia mai visto; un granchio che correva come un pazzo sul banco del pesce il più vivo ricordo.

    il dragon fruit è un po' scemo, ma tanto bello (pure lui).

    RispondiElimina