giovedì 15 maggio 2008

Barcellona-Casa Milà,Park Güell,Sagrada Familia-Antoni Gaudí




Casa Milà, più conosciuta con il nome di "La Pedrera", è un'altro monumentale edificio progettato da Gaudí.L'imponente facciata in pietra, i meravigliosi balconi con le ringhiere in ferro battuto (vere e proprie sculture), il tetto decorato da comignoli con inquietanti forme antropomorfiche testimoniano il genio dell'architetto catalano. Qui devo aprire una piccola parentesi personale: non siamo riusciti a visitarla all'interno perché, in quei giorni, la città era invasa da un numero incredibile di turisti e le code all'ingresso erano impressionanti. Il tour in pullman, con visita guidata (in lingua inglese) al parco Güell e alla Sagrada Familia si è svolto senza intoppi, mentre il previsto giro della città, a bordo dei bus turistici, è stato un mezzo fiasco. Scesi dal primo autobus, la fila che ci si è presentata per salire sul secondo era talmente lunga da scoraggiare anche Giobbe. Fortunatamente, avevamo l'albergo in posizione strategica, in piazza Catalunya, e ci siamo accontentati di fare dei lunghi giri a piedi per il centro di Barcellona.




A circa 4 km da piazza de Catalunya, si trova l'originalissimo parco progettato da Gaudí su commissione del suo mecenate, Eusebi Güell. In origine doveva sorgere una città-giardino, con abitazioni, studi, una cappella e un parco, ma il costo della realizzazione aumentò in maniera così spropositata che delle 63 case previste se ne costruirono solo due. Il nostro gruppo, capitanato dalla guida Carlos (Picasso di cognome), ha iniziato la visita passeggiando sotto i portici, sostenuti da colonne inclinate, progettati appositamente per permettere ai frequentatori del parco di camminare, anche nelle ore più calde , al riparo dal sole cocente.Le colonne in pietra sembrano quasi degli alberi che spuntano dal terreno e anche le piante grasse che adornano il capitello sono state scelte proprio perché non necessitano di molte annaffiature e vivono solo con l'acqua che cade dal cielo.
Francisco Berenguer, uno dei collaboratori di ,Gaudí costruì questa casa (1903-1904) come modello delle villette che sarebbero sorte nel parco. Gaudí ci visse, prima di trasferirsi definitivamente nel cantiere della Sagrada Familia, a partire dal 1906, insieme con il padre e la figlia della sorella. Attualmente, ospita il museo a lui dedicato.
La grande piazza è delimitata da un sedile ondulato, tutto ricoperto da un bellissimo mosaico multicolore, lungo 150 metri.

Dall'alto si domina un vasto panorama della città e si vede l'ingresso del parco, con i due padiglioni laterali, anch'essi decorati da maioliche colorate.


Quello che lascia profondamente stupiti è l'infinita immaginazione di Gaudí , la sua architettura fiabesca, il suo armonizzare l'opera creata dall'uomo con la natura circostante (opera creata da Dio), l'ultilizzo fantasioso di materiali poveri o di scarto. Davvero incredibile!
La doppia scalinata, ornata da statue decorate (la celebre salamandra e il medaglione con lo scudo della Catalogna, dal quale fuoriesce una testa di serpente) porta alla sala coperta che, originariamente, era destinata ad un mercato.
Il colonnato dorico della sala coperta sorregge la terrazza panoramica.

Il soffitto è decorato da bellissimi medaglioni, composti da molteplici frammenti in vetro e ceramica policroma.

Ed eccoci arrivati alla Sagrada Familia, il tempio ancor'oggi in costruzione. La guida ci ha detto che i lavori vengono finanziati esclusivamente con gli introiti della vendita dei biglietti di ingresso(18 milioni di euro all'anno) e dal merchandising (5 milioni). Grazie a queste entrate e all'aiuto delle moderne tecnologie, si prevede di concludere i lavori entro una decina d'anni. Forse dal prossimo Natale la cattedrale si aprirà al culto. Nel 1892 Gaudì iniziò la facciata della natività. Nel 1925 venne ultimato il primo campanile dedicato a S. Bernabò. L'anno dopo Gaudì morì, investito da un tram mentre si recava a messa nella chiesa di San Felipe Neri.


La facciata della Natività





La navata riproduce l'idea del bosco: una selva di colonne che come alberi si ramificano quando raggiungono la volta. Alcune colonne arrivano a 21 metri di altezza.


I finestroni regalano meravigliosi giochi di luci ed ombre.


La facciata della Passione è molto semplice e spoglia, quasi a rispettare il dolore di Cristo.

Il bacio di Giuda e la strana tabella numerica. La somma dei numeri di ciascuna riga, di ciascuna colonna e di ciascuna diagonale è sempre 33, l'età di Gesù Cristo quando fu crocifisso.


Pietro rinnega per tre volte Gesù

Gesù porta la croce al Calvario e una delle donne che seguono il corteo,Veronica, asciuga con un lino il volto insanguinato di Gesù.
Gesù risorto ascende al cielo. Per uno strano effetto ottico, sembra che la statua sia seduta sul ponte che unisce i due campanili.

5 commenti:

  1. è molto piacevole percorrere i tuoi Album di fotografie

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  2. Grazie, Amalteo. Un caro saluto
    eu

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  3. Ho visto tutti questi posti qualche anno fa e le tue bellissime foto mi confermano che sono una vera meraviglia e tornarci ne vale la pena.Ciaooo!!!

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  4. @ astrofiammante:una città da scoprire e riscoprire ad ogni angolo. Hai proprio ragione!
    un abbraccio
    eu

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