venerdì 5 ottobre 2007

Vellutata di zucca all'arancia



Da quando Artemisia ha aperto il suo caleidoscopico blog, sono diventata un'affezionata fruitrice di ricette degli Accademici. Ieri sera, complice una mezza zucca del tipo "mantovana", comprata al mercato, ho preparato la vellutata di Cucurbita. Non avendo amaretti a disposizione, ho guarnito con scaglie di mandorle tostate. Squisita. Grazie a Cucurbita e a tutta l'Accademia.


VELLUTATA DI ZUCCA ALL'ARANCIA - di Cucurbita Serenissima

Per la vellutata ho usato più o meno mezzo chilo di polpa di zucca tagliata a cubetti, 2 grosse patate farinose, 4 scalogni, uno spicchio d' aglio, un pezzetto di cannella, un pizzico di peperoncino tritato, un dado vegetale, 12 amaretti sbriciolati, due arance, sale, olio e due noci di burro. Verrà una vellutata per 6 persone.

Soffriggere nell'olio extra vergine d'oliva gli scalogni con l'aglio e il peperoncino, solo un attimo, giusto giusto per sentire il profumo; aggiungere le patate e la zucca e farle rosolare per un paio di minuti.

Coprire d'acqua bollente dove è stato fatto sciogliere il dado e buttarci dentro la stecchetta di cannella.
Mettere un coperchio e far bollire lentamente per una ventina di minuti (fate attenzione che si attacca facilmente).

Quando il tutto è cotto e dopo aver tolto la cannella, frullare a fuoco spento con il minipimer aggiungendo il burro e il succo delle arance.

Servire in piccole ciotoline spargendovi sopra gli amaretti sbriciolati, versandovi un filo d'olio e depositandovi due ricciolini di buccia d'arancia.

Vi dirò che l'arancia l'ho aggiunta perchè la zucca che avevo, come spesso succede, non sapeva di niente ed era troppo dolce; così anche l'amaro degli amaretti (che si usano nel ripieno dei tortelli mantovani alla zucca) ha fatto la sua parte con gran successo, per non parlare del peperoncino che mi ha commosso!

Nota di Artemisia: provata anche questa, e con grande soddisfazione. E' una vellutata da premio: l'aroma dell'arancia si sposa magnificamente con la zucca.

5 commenti:

  1. Potremmo fare come certi comuni: il blog AAA gemellato con la Belle Auberge.

    Sto conoscendo, tramite te, anche l'interessante ser sergiott. e amplio cognizioni sull'affascinante cultura del lago.

    mi sa che mi piacerebbe mettere su AAA quella bellissima filastrocca delle donne che vendono verdure, la ricordi? bella anche quella che hai messo sul blog sergiottesco.

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  2. La ricordo bene, cara Artemisia! La filastrocca di quelle intraprendenti donne che, di buon mattino, salivano sui battelli della navigazione Lario con le ceste cariche di prodotti dell'orto e della pesca, e vendevano a Como e dintorni i frutti di quel faticato lavoro.Tempi duri quelli, in cui la frutta, le verdure, i pesci, il formaggio erano merce da vendere al miglior offerente, non da consumare in casa propria, e il ricavato serviva a mantenere in pareggio il magro bilancio familiare. Sono completamente d'accordo con te nell'apprezzare Sergiott, un vero cultore delle nostre radici.

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  3. questa mi era sfuggita, mica male sai?!
    brave!!!

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  4. ma quanto è buona!!! Ups, scusami, non mi sono presentata...mi chiamo elena, e seguo il tuo blog da qualche settimana. moooolto interessante e slurposo. cercavo disperatamente una crema di zucca "particolare" et voilà! non ha fatto in tempo a toccare i piatti che già era stata letteralmente risucchiata! con i relativi complimeti della famiglia famelica! ho solo sostituito un cipollotto allo scalogno (che non amo molto) e l'ho accompagnata con delle fette di pan carré tostate nel burro che le mie bimbole hanno goduriosamente puccettato nella crema. è piaciuta alla follia! stragrazie e ciao!

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  5. @erika:con un ritardo di "soli" due anni giungo a ringraziarti!Scusa davvero.
    @elena: Benvenuta! Mi fa molto piacere leggere il tuo feedback; se vuoi, la prossima volta prova a fare il soffritto con i porri: sentirai che bontà! Un bacione alle tue bimbe
    a presto
    eugenia

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