giovedì 31 gennaio 2008

Mezze penne al radicchio e ricotta

Altra ricetta per chi ha i minuti contati e, magari, non la conosce ancora.


ingredienti per due persone:
160 g di mezze penne rigate
uno scalogno
2 ciuffi di radicchio tardivo
poco olio extravergine
sale, pepe nero macinato al momento
due dita di Prosecco
300 g di ricotta romana freschissima
1 cucchiaio di bacche rosa in salamoia
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato





Far appassire in poco olio lo scalogno tritato , aggiungere il radicchio, lavato, sgrondato e tagliato a striscioline. Cuocerlo pochissimi minuti, sfumare con il vino, salare e pepare. Nel frattempo, lessare la pasta. Lavorare la ricotta in una terrinetta, aggiungendo un pizzico di sale, il grana e le bacche rosa, un poco frantumate. Quando la pasta sarà cotta al dente, prelevarla con una schiumarola e gettarla direttamente nel tegame con il radicchio. Unire la crema di ricotta, un po' d'acqua di cottura (se necessario), amalgamare accuratamente e servire in piatti caldi.

martedì 29 gennaio 2008

Polpettine di vitello

Queste sono le polpettine che preferisco e che la mia famiglia colloca al primo posto nella classifica del gradimento. Pochissimi ingredienti, pochissimo tempo per prepararle, ancora meno tempo per divorarle.




Ingredienti per 4 persone:
500 g di polpa di vitello
un ciuffo di prezzemolo
sale
pepe (se piace)
pangrattato (possibilmente non comprato, ma grattugiato in casa)
olio extravergine



Passare al tritacarne il vitello; condirlo con sale, pepe e un po' di prezzemolo, precedentemente lavato, asciugato perfettamente e tritato con la mezzaluna. Aiutandosi con le mani inumidite, forgiare delle piccole polpette, appiattendole ai poli, passarle nel pangrattato e cuocerle in padella, per pochi minuti, su un fondo di ottimo olio extravergine.



martedì 22 gennaio 2008

Bucce di limone confit

Confit: metodo per cuocere e conservare gli alimenti nel loro stesso grasso.

In questo caso e per ragioni evidenti, il grasso usato è l'olio d'oliva.Ho trovato la ricetta su una rivista americana di cucina, mi ha incuriosito e ho voluto provarla. Le bucce confit ben si prestano a decorare tartine salate o piatti di pesce.




3 bei limoni carnosi, non trattati
6 cucchiai di succo di limone
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere di olio d'oliva
un pizzico di sale

Lavare con cura i limoni. Con un coltellino affilato, togliere loro la buccia, badando di eliminare la maggior parte dell'albedo, la parte bianca amara. Sbianchire le bucce immergendole in poca acqua bollente, lasciandovele per 1 minuto, scolandole e ributtandole in altra acqua pulita, sempre bollente, per tre volte. Scolarle, asciugarle su un panno da cucina, metterle in una casseruolina, unire lo spicchio d'aglio, sbucciato ma lasciato intero, il succo di limone, il sale e l'olio. Cuocere a calore debolissimo per un'ora. Estrarre le bucce con una pinza, metterle in un vasetto di vetro sterile, coprirle con l'olio, fatto passare attraverso un colino. Lasciar raffreddare, chiudere con coperchio e conservare in frigo. Dovrebbero resistere per circa un mese.

Pane all'aglio

Pare che da tempo, all'estero, sia diventato di gran moda offrire questo pane all'aglio con l'aperitivo. La cosa divertente è che lo propagandano come "italiano", anche se a me non risulta sia una specialità delle nostre regioni. Ad ogni buon conto, è una grande risorsa averne qualche pezzo in freezer per le emergenze.
Garantito: non ne avanzerà una briciola!



1 baguette
1 spicchio d'aglio
60 g di burro morbido
15 g di foglie di prezzemolo
un buon pizzico di sale

Preriscaldare il forno a 180°C. Tritare finemente il prezzemolo con lo spicchio d'aglio. Battere il burro fino a ridurlo in crema, unire il trito profumato e insaporire con un pizzico di sale. Tagliare la baguette a fettine , avendo cura di non arrivare fino in fondo ma lasciandole attaccate alla base. Spalmare ogni fetta con un po' del composto, avvolgere il pane in un foglio di alluminio e mettere in forno per circa 10' o 15' se si tratta di pane congelato. Servire caldissimo.

Passeggiando per Como

La passeggiata inizia da Porta Torre, antica porta di accesso alla città, situata al centro del lato meridionale delle mura.




Si scende e si arriva davanti alla Basilica di San Fedele, primitiva cattedrale della citta', sorta nella prima meta' del XII secolo su una precedente chiesa fatta risalire al VII secolo.


all'ingresso della basilica, sulla destra, la Cappella della Madonna della Neve, con la volta barocca decorata da quattro medaglioni e piccolo medaglione centrale. Un affresco, databile intorno al 1500, raffigura la Madonna in trono, affiancata da san Rocco e san Sebastiano.

piuttosto suggestiva questa rappresentazione del Purgatorio, che ha fatto crepitare i flash dei visitatori
All'esterno del luogo sacro, si affaccia
la bella, omonima piazza, che fu nel Medioevo centro dei commerci cittadini e sede del mercato del grano.




Proseguendo nel cammino e poco prima di arrivare in piazza Duomo, due targhe, l'una dirimpetto all'altra, suggeriscono facili ironie


un pallone solitario sembra in paziente attesa di un bambino che sta finendo i compiti, nella stanza illuminata dietro le persiane chiuse

Il Duomo
e il Broletto, sede, in epoca medioevale, del Palazzo Comunale

Il portale maggiore è affiancato da due edicole con le statue di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane: i due celebri letterati e funzionari dell’impero romano, nati nel I secolo d.C. a Como, sono stati collocati in posizione d’onore, nonostante fossero pagani.
L'edicola di sinistra, con la statua di Caio Plinio Cecilio Secondo detto il Giovane, scolpita dai fratelli Rodari


la piazza del Duomo


chiesa di san Giacomo


Piazza Cavour - pista di pattinaggio


mercatino di prodotti artigianali


formaggi lariani

peccato non vedere esposto lo zincarlin, formaggio locale per intenditori


coltelli e forbici di Premana


l'immancabile baracchino del vin brulé e dei pretzel caldi


Attracco battelli: si sbarca dal "Renzo"
Tempio Voltiano-eretto nel 1927, in occasione del centenario della morte di Alessandro Volta


lungolago




lunedì 21 gennaio 2008

Cake al cioccolato



Ingredienti per uno stampo da cake lungo 25 cm.

100 g di savoiardi *
100 g di mandorle
25 g di zucchero semolato
150 g di cioccolato fondente (100 g al 75% di cacao, 50 g al 50%)
1 tazzina di espresso
5 uova (a temperatura ambiente)
100 g di burro (a temperatura ambiente)
125 g di zucchero al velo
1 cucchiaino di pasta di vaniglia (o i semi di un baccello)

Tritare nel mixer i savoiardi e tenerli da parte. Successivamente, ridurre in polvere anche le mandorle con i 25 g di zucchero. Spezzettare il cioccolato, versarci sopra il caffè, sciogliere a bagnomaria o nel MO. Battere burro e zucchero al velo con le fruste elettriche, fino a montarli a crema soffice, unire la vaniglia e i tuorli delle uova, aggiungendone uno alla volta. Continuare a battere finché la massa diventerà chiara e spumosa. Aggiungere la miscela caffè-cioccolato, ormai tiepida, e amalgamare bene. Con l'ausilio di una spatola flessibile, unire delicatamente al composto i savoiardi tritati, la farina di mandorle e gli albumi, montati a neve. Versare il preparato dentro uno stampo imburrato e infarinato, cuocere in forno a 180°C per 50-65 minuti circa.
Personalmente l'ho cotto per 55’ e poi l’ho lasciato in forno, con sportello aperto, ancora 10’. Se durante la cottura dovesse colorirsi troppo, coprire la superficie con un foglio di alluminio.
Il dolce deve rimanere leggermente umido all’interno. Una volta freddo, si può spolverare di zucchero a velo.
* savoiardi-per queste preparazioni, trovo insuperabili i savoiardoni sardi.

Proverbio di gennaio

Per santa Agnés,
cuur la lüsérta sü per la scéés.


A sant’Agnese (21 gennaio)
la lucertola corre sulla siepe.

Gennaio sta finendo e le temperature cominciano a salire. La lucertola fa capolino dalla tana ma non si arrischia ad andare troppo in giro, preferendo rimanere sulle siepi.