mercoledì 12 marzo 2025

Filetto di merluzzo arrosto con salsa alla senape

Sono sempre interessata ad ampliare il mio carnet di ricette per cucinare il filetto di merluzzo e questa volta sono stata attratta da un articolo che riportava una preparazione della grande Ina Garten.  Gli ingredienti e la modalità di cottura si adattano a molteplici tipi di pesce, come i filetti di cernia, di dentice, di rombo ma anche di pesce san Pietro. Oggi ho trovato dal pescivendolo dei cuori di filetto di merluzzo che urlavano "siamo freschissimi!" e non ho avuto dubbi. In cottura, la salsa sprigiona degli aromi stupendi e alla degustazione l'insieme ha un sapore veramente ben equilibrato. 

FILETTO DI MERLUZZO ARROSTO CON SALSA ALLA SENAPE 


Ingredienti per 2 persone
500-550 g circa di filetto di merluzzo
200 g di panna acida
uno scalogno
1 cucchiaino colmo di senape all'antica
2 cucchiaini colmi di senape di Digione
2 cucchiai di capperi, dissalati
sale fino
pepe nero macinato al momento

Procedimento
Eliminare la buccia esterna dello scalogno e tritarlo molto finemente. In una ciotola, riunire la panna acida, lo scalogno tritato, i due tipi di senape, i capperi, un buon pizzico di sale e una macinata di pepe. Mescolare tutto con cura. Tamponare il merluzzo con un foglio di carta da cucina; tagliarlo in 4 pezzi; salarlo e peparlo. Disporlo su una placca ricoperta di carta forno bagnata e strizzata (o rivestire il cassetto dell'Air Fryer allo stesso modo) e spalmarlo abbondantemente con la salsa preparata. Cuocere in forno caldo a 220°C per 10-15 minuti, a dipendenza dello spessore del pesce. Se cotto in AIR FRYER, mettere modalità BAKE, 205°C per 10'. Servire il merluzzo ben caldo, ricoperto dalla sua salsa.
Come accompagnamento sono ottimi dei finocchi al burro.






2 commenti:

  1. Sono Bernadette, ciao. Sai bene che seguo sempre silenziosamente. Volevo avere un chiarimento. Si parla e si scrive molto sul riuso degli scarti in cucina, per fare ottimi brodi, per esempio. Ma mi chiedo: si intendono scarti da coltivazioni biologiche, integrate e no. Pur lavandole bene visto che sono gli involucri esterni, non è che rilasciano nelle preparazioni residui organici e non. Nel dubbio mi sto astenendo. Ti come ti comporti? Grazie in anticipo per la risposta.

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  2. Buongiorno, Bernadette. Sinceramente, per i brodi non mi fiderei di aggiungere scarti di verdure che non siano di coltivazione biologica o a residuo zero. Se aggiungo la cipolla in un brodo (con la buccia; tagliata a metà e fatta un po' tostare in pentola per dare sapore e colore) uso esclusivamente quelle provenienti da coltivazione biologica. Spero di esserti stata utile. Un caro saluto

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